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Lab Tribune Italian Edition No.4, 2017

4 Trends Lab Tribune Italian Edition - Novembre 2017 Intervista: «L’odontoiatria è finalmente approdata nell’era digitale» Dalla sua introduzione nel 2013, la piattaforma ConnectDental di Henry Schein ha aiutato numerosi professionisti dentali a compiere il difficile salto all’odontoiatria digitale. All’EAO 2017 Dental Tribune ha incontrato Patrick Thurm, Vice President Technology Global Prostethic Solutions Henry Schein, per esaminare come l’odontoiatria sia cambiata nell’era digitale e perché Henry Schein ConnectDental costituisce una guida in un mercato in continua crescita. pegnati a aiutare i professionisti del dentale a integrare con successo la tec- nologia digitale in ogni fase dei flussi di lavoro clinici. Di conseguenza, conti- nueremo a estendere ulteriormente la piattaforma ConnectDental. Dal lato tecnico, cerchiamo di trovare le miglio- ri soluzioni da offrire. Dal momento che siamo un’azienda globale, occu- piamo sicuramente ottime posizioni in quest’ambito essendo in grado di includere qualsiasi nuova tendenza nel nostro sistema attraverso le partnership con tutti i fornitori importanti. All’in- terno di Henry Schein lavoriamo stret- tamente con i nostri affiliati CAMLOG e Biohorizons in implantologia e con altre Divisioni della società, come Hen- ry Schein Orthodontics. Collaboriamo anche con clinici di fama, con cliniche, laboratori e università per sviluppare soluzioni d’eccellenza. Anche la forma- zione è un punto focale dove investiamo molte risorse. Quindi c’è molto da fare. A Milano si discute del nuovo Regolamento dei dispositivi medici Magna Charta europea dell’uniformità e tracciabilità < pagina 1 come ha rivelato la stessa Marletta, se alcuni funzionari che in questi anni si sono inoltrati in questa “sel- va oscura” abbiano ricevuto propo- ste allettanti dai Paesi europei più bisognosi della loro esperienza. La pienezza della sala, rimasta tale per tutta la durata dell’incontro, ha confermato che il tema dell’uni- formità europea dei “dispositivi” medici (termine anch’esso di pro- blematica definizione) è argomento meritevole della miglior attenzione, destinato sicuramente a provocare aggravi per le Aziende specie quelle medio piccole che dovranno appog- giarsi a una “persona responsabile” che come Giano bifronte, diventerà punto di riferimento all’interno dell’azienda e interfaccia all’ester- no, delle Istituzioni vigilanti. La preoccupazione per i futuri aggrevi che si leggeva nei volti è riecheggiata nelle parole di Gianna Pamich, presidente dell’UNIDI or- ganizzatrice, ben consapevole delle risorse necessarie per “mettersi a posto” nei prossimi 3 anni, ma al tempo stesso fiduciosa che le Azien- de italiane (anche quelle minori co- stituenti il 90 per cento del tessuto produttivo, ndr.) “sapranno essere all’altezza”, come lo è stato il Mini- stero con cui c’è un rapporto che Pamich definisce “meraviglioso”. La preoccupazione della Presidente è attenuata tuttavia dalla soddisfa- zione perché dal Regolamento sca- turirà nuova occupazione: «Per far fronte alle normativa prevediamo oltre cento assunzioni» dice. Un nodo tuttavia rimane irrisol- to ed è il cd. postalmarket, attraver- so il quale possono essere immessi sul mercato (e di fatto lo sono) e a rischio di salute dispositivi non conformi alle garanzie fornite dal Regolamento. Ma per combattere il fenomeno la Pamich conta molto sull’intervento combinato del Mi- nistero e dei Nas, oltreché sulle indi- spensabili segnalazioni dei privati. m.boc Dental Tribune Online: Quattro anni fa, al Congresso EAO avevamo parlato dell’introduzione della piattaforma ConnectDental. Com’è cambiato da allora a suo parere il panorama dentale? Negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a una sempre maggior pene- trazione della tecnologia digitale nei laboratori odontoiatrici e negli studi. Queste tecniche vengono ora utiliz- zate in tutto l’ambito odontoiatrico, non solo dagli implantologi e sempre più dagli ortodontisti, ma anche dai medici generici. Naturalmente, l’inte- grazione è stata realizzata in diversi momenti ma stiamo assistendo a una crescente rete con sistemi aperti che guadagnano sempre più quote di mer- cato. Tutto ciò ha un impatto positivo sulla penetrazione, il che è esattamen- te quello che avevamo previsto quattro anni fa. Non si parla più di tecnologie, ma di integrazione e soluzioni. L’IDS di quest’anno ha chiaramente dimo- strato che l’odontoiatria è finalmente arrivata nell’era digitale e tutti i gran- di fornitori di materiali e tecnologie ambito ora siamo in grado ora di of- frire soluzioni complete con software di pianificazione implantologica che consentono agli studi e ai laboratori di produrre direttive chirurgiche combi- nate. Questo significa che non devono più contare su fornitori esterni, posso- no così fornire un servizio molto più veloce al paziente. In realtà gli implan- tologhi lavorano con guide chirurgi- che per ogni impianto che fanno. L’odontoiatria digitale offre delle pos- sibilità straordinarie e la piattaforma ConnectDental ne ottimizza l’utilizzo, come soluzione chairside in combina- zione con DentsplySirona Cerec o utiliz- zando uno scanner intraorale e servizi di laboratorio per i quali lavoriamo a stretto contatto con 3Shape e altri pro- duttori leader nelle impronte digitali. Questo è anche il motivo per cui non lo definiamo più “sistema aperto” ma ConnectDental Trusted Solutions. Signi- fica che le soluzioni da noi offerte sono accuratamente provate e testate. Come e dove vede il futuro di ConnectDental? Come consulenti attendibili, siamo im- Patrick Thurm, Vice President Technology Global Prostethic Solutions Henry Schein. (Fotografia: Henry Schein, Germania) hanno adeguato il loro portafoglio per contribuire a questo trend crescente. Con un numero di soluzioni sempre crescente, l’ingresso nel settore può essere difficile. Come riesce ConnectDental a fornire un orientamento? Questo per noi, è il ruolo principale di Henry Schein ConnectDental. La piat- taforma aiuta a selezionare preven- tivamente a scegliere e collegare pro- dotti per aiutare i dentisti nell’offerta di nuovi modi di trattamento e nel conseguimento di una maggior sod- disfazione del paziente. Nel frattem- po, anche la stampa 3D è finalmente arrivata in odontoiatria. In questo L’overdenture: una riabilitazione che può migliorare la qualità di vita dei pazienti Oggi parliamo di overdenture. Negli ultimi anni in ambito odontoiatrico sta cambiando la consapevolezza degli addet- ti ai lavori nei confronti del trattamento implanto-protesico dell’overdenture. Considerata un giusto compromesso tra fattori economici e biologici, si è presa sempre più coscienza del ruolo, a volte elettivo, che ha nella risoluzione di casi cli- nici e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti. L’overdenture su impianti presenta numerose sfac- cettature ed evoluzioni e nell’edentulia mandibolare, l’utilizzo di attacchi singoli a basso profilo è una solu- zione che, nella sua praticità, si pone come lo standard di riferimento per questo tipo di pazienti. In un momento storico dove l’età media è in aumen- to e le richieste ed esigenze sono di livello e qualità sem- pre più alto, si ha bisogno di avere nel proprio bagaglio lavorativo un trattamento che sia veloce, sicuro, pratico, di standard elevato e soprattutto economico. L’overdenture è una protesi di successo, in continua crescita. Le percentuali di sopravvivenza implantare vanno dal 92% al 100%, indipendentemente dal tipo di ancoraggio utilizzato o dall’età dei pazienti. Per il mascellare superiore l’approccio diagnostico deve essere affrontato seguendo una guida protesica imprescindibile che è il posizionamento dei denti con un montaggio diagnostico. Il progetto protesico di un mascellare superiore non do- vrebbe essere deciso in base alle richieste del paziente o alle preferenze del clinico. La protesi del mascellare superiore rap- presenta una spazio ben definito che si deve individuare e clas- sificare. Spesso per garantire estetica e funzione le protesi ne- cessitano di una flangia protesica che non può essere costruita su una di tipo ibrido o toronto per ovvi motivi igienici. Quindi quel che si può fare è stabilizzare sempre più la protesi rimovibile in modo tale che i pazienti possano av- vertire la sensazione di una protesi fissa ma che può essere rimossa per motivi igienici e allo stesso tempo avere le giu- ste dimensioni per garantire funzione, estetica e soprattut- to sopravvivenza a lungo termine del progetto protesico. Agli International Rhein Days svoltisi a Bologna all’i- nizio di giugno si è visto come in questo passaggio risulta utile l’OT Equator con il suo sistema di passivazione delle barre denominato Seeger. Sulle barre si possono posi- zionare gli equator calcinabili se abbiamo la necessità di contenere i costi altrimenti si ha la possibilità di inserire in tecnica di fusione classica e al CAD-CAM gli Equator filettabili, in TiN altamente resistenti all’usura. Per lo sviluppo della parte tecnica dei lavori è di im- portanza fondamentale poter collaborare con odontotec- nici che sappiano far parte di una squadra consentendo al dentista di crescere. L’overdenture quindi non è solo un tipo di riabilitazione implanto-protesica. È una famiglia di riabilitazioni con la possibilità di riabilitare differenti tipologie di atrofie ossea senza scendere a compromessi, con un trattamento affidabile e predicibile. Roberto Scrascia

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