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Laser Tribune Italian Edition No.1, 2017

LASER TRIBUNE The World’s Newspaper of Laser Dentistry • Italian Edition Maggio 2017 - anno IX n. 1 di Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2017 - anno XIII n. 5 Allegato n. 1 www.dental-tribune.com Efficace, indolore e senza effetti collaterali o indesiderati Euuo i vantaggi della terapia uon L-PRF (che partecipano alla rigenerazio- ne dei tessuti) e fattori di crescita (Tabb. 1, 2). Nei casi più impegnativi, il coagulo di fibrina può, ovviamente, essere mi- scelato con un sostituto osseo per co- adiuvare il processo di rigenerazione. I derivati del sangue, per le loro pro- prietà biologiche e promotrici dei processi di guarigione sono stati utilizzati già dal 1998, grazie a Marx, che adoperò per primo concentrati piastrinici in chirurgia orale. L’evo- luzione delle tecniche ha portato a L-PRF, un prodotto “chiuso”, ovvero ottenibile attraverso un’unica cen- trifugazione e soprattutto senza l’u- tilizzo di alcun anticoagulante. > pagina 14 Tabb. 1, 2 G. Falivene, F. Cassero, A. Mascolo Velocità di rigenerazione e qualità dei tessuti neoformati: due fattori essenziali, per soddisfare le richie- ste del paziente e le necessità del clinico, avendo a disposizione un consistente supporto osseo. Ecco perché ricorrere ai vantaggi della terapia con L-PRF, efficace, in- dolore e senza effetti collaterali o indesiderati. Nessun materiale di sintesi: L-PRF è un derivato del flu- ido più essenziale del nostro orga- nismo: il sangue. Viene prelevato, centrifugato e utilizzato come un cerotto bioattivo da posizionare nella zona da rigenerare. In questo modo, le normali capacità di guari- gione vengono esaltate e velocizzate in maniera assolutamente naturale e ben tollerata dal paziente. Il segreto della terapia è nello stesso acronimo, L-PRF (Platelet Rich Fibrin e Leucociti). Il coagulo di fibrina ot- tenuto attraverso la centrifugazione del sangue con il protocollo chiuso certificato da Intra-Lock, crea una struttura trimolecolare bioattiva ricchissima di piastrine (che rila- sciano fibronectina, fattori di cre- scita endoteliale, vitronectina e fi- brinogeno) e di molecole promotrici la rigenerazione tissutale. Ma non solo: il concentrato altamente bioat- tivo contiene anche notevoli quanti- tà di linfociti B e T (che mediano un intervento aspecifico nella risposta dei tessuti alla ferita), monociti (che hanno un ruolo essenziale nella osteogenesi e nell’angiogenesi), cel- lule staminali, granulociti neutrofili Aspetti biochimici, fisici e clinici del laser nella gestione delle mucositi G. Ottaviani, S. Zacchigna, M. Biasotto La mucosite del cavo orale rappre- senta una complicanza frequente nell’ambito della gestione delle tera- pie di supporto nel paziente oncologi- co. La sua patobiologia è stata descrit- ta da Sonis (in un articolo intitolato The pathobiology of muuositis) come un evento suddivisibile in 5 diverse fasi: 1) iniziazione; 2) up-regulation e generazione di segnali messaggeri; 3) amplificazione del segnale; 4) ul- cerazione; e 5) guarigione. A oggi la sua gestione prevede l’impiego della laser terapia, così come riportato in numerose revisioni sistematiche e metanalisi pubblicate in letteratura, nonché nelle linee guida di società in- ternazionali riguardanti le terapie di supporto in campo oncologico (MA- SCC/ISOO). > pagina 15 Scopri di più su Fig. 1

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