12 Speciale < pagina 11 Descrizione Sono stati inclusi in questa serie 22 pazienti tra gli 11 e i 14 anni con almeno 1 canino permanente mascellare con sospetta in- clusione (in totale 32 canini) posizionato palatalmente o cen- tralmente nella cresta alveolare. Tutti i pazienti non erano stati sottoposti a precedenti trat- tamenti ortodontici, non riportavano perdita precoce dei ca- nini o molari decidui né presentavano inclusione vestibolare o sindromi varie. Abbiamo monitorato i nostri pazienti per un periodo di 48 mesi ad intervalli bimestrali, come descritto nel protocollo di Baccetti et al14, 15. Le misure proposte da Ericson e Kurol sono state calcolate sulle radiografie panoramiche a T1 e T2, ovvero l’inclinazione mesiale della corona del canino rispetto alla linea mediana (angolo α); la distanza della punta della cuspide del canino per- manente dalla linea occlusale (d); e la posizione mediale della corona nei settori 1-5 (s1-s5)9 (Fig. 1). Ortho Tribune Italian Edition - Ottobre 2021 L’esito positivo della PDC è stato definito come la comple- ta eruzione del dente, permettendo così il posizionamento del bracket per l’allineamento finale dell’arcata quando necessa- rio. L’esito negativo era rappresentato dalla mancata eruzione del canino permanente (inclusione) al termine del periodo di osservazione clinica (48 mesi dopo l’osservazione iniziale), ri- chiedendo così l’esposizione chirurgica e il trazionamento or- todontico (Figg. 2-13). Ventisette (84%) dei trentadue canini inclusi hanno rag- giunto una posizione eruttiva normale. Cinque hanno avuto bisogno di esposizione chirurgica e trazione ortodontica. In seguito alle nostre osservazioni si può concludere che, fino a quando l’eziologia dell’inclusione canina non sarà com- pletamente chiara, sarà opportuno eseguire un trattamento intercettivo, per evitare che l’inclusione si verifichi: l’estrazio- ne del canino deciduo è una procedura a basso costo, minima- mente invasiva, che ha la possibilità di diminuire il tempo di trattamento complessivo e l’invasività di un trattamento orto- dontico completo con esposizione chirurgica e trazionamento ortodontico di un canino incluso. Ricordiamo che l’inclusione del canino può anche porta- re al riassorbimento delle radici degli incisivi, sia laterali che centrali15, una conseguenza grave da evitare in qualsiasi mo- mento. Conclusioni Quando almeno uno dei segni prognostici per l’inclusione è presente si consiglia vivamente l’estrazione del canino deci- duo, una procedura marginalmente invasiva a volte ancora sconosciuta, che potrebbe prevenire un problema più grave. 1. 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