16 attualità Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2019 È il digitale a spingere il mercato domestico e la produzione vola verso il miliardo < pagina 15 dell’80% rispetto a 10 anni fa. L’export traina la produzione Come già riscontrato negli anni passati, i valori positivi della produzione sono supportati so- prattutto dalle esportazioni. In- fatti, a oggi, oltre il 61% di tutta la produzione italiana è rivolta verso l’estero. Questa forbice tra il mercato domestico e le espor- tazioni tenderà ad ampliarsi ulte- riormente, viste le previsioni 2018 che stimano in + 3,8% la crescita della produzione destinata al mercato interno e in + 6,3% quella verso il mercato estero. Stime prudenziali anche riguar- do il tema “export”: il valore com- plessivo di tutte le esportazioni (che includono anche le esportazio- ni di alcuni dealer oltre a quelle dei fabbricanti) è stimato in quasi 650 milioni di euro, con una crescita Digitale e servizi i driver di sviluppo del mercato interno Risultati positivi anche sul merca- to interno, con una crescita miglio- re di quella prevista l’anno scorso, quando si dichiarava una cresci- ta attesa per il 2017 tra il + 0,8% e l’1,3% circa, mentre i dati defi niti- vi del 2017 mostrano un trend del + 1,9% e anche nel 2018 si prevede che la crescita continui, con un + 2,3% circa. Il mercato interno pre- senta tuttavia luci e ombre. Plcuni settori crescono molto e altri inve- ce sono in una fase stagnante, se non recessiva. Per la prima volta quest’anno i ricercatori vogliono mettere in evidenza come l’am- bito dei servizi – che attualmente vale circa il 10% del mercato - sia in forte espansione ed è il settore che registra la crescita maggiore (+ 15% nell’ultimo periodo ma è più che raddoppiato nell’ultimo decennio). In particolare, la parte dei servizi di produzione digitale customizzata (allineatori e lavorazioni Cad-Cam) e il mondo dei software sia gestio- nali che di supporto alle tecnologie digitali. Si ritiene ancora parziale la misurazione del settore del ser- vizio di assistenza tecnica, in parte gestito direttamente dalla distri- buzione, le cui dimensioni e dina- miche sarebbe interessante appro- fondire con una indagine specifi ca in futuro. Il consumo cresce a tassi più contenuti anche se nel labora- torio il forte impatto dei materiali per Cad-Cam consente una crescita più importante nonostante il forte calo delle leghe preziose. Attrezzature: le nuove tecnologie trainano la crescita P seguito dei forti investimenti in attrezzature degli anni passati, dovuti in gran parte agli incentivi fiscali, si assiste a una stagnazio- ne delle vendite nelle attrezzature per lo studio anche se quelle per il laboratorio, che includono anche le tecnologie digitali da studio come gli scanner intraorali, pre- sentano una crescita importante. all’interno dell’ambito delle attrezzature sono le tecnologie digitali per la protesi, che registrano una forte crescita, con un trend di quasi + 14%. Controtendenza Un futuro positivo per il digitale per lo studio dentistico In conclusione, nel mercato dome- stico si possono osservare etero- geneità di andamento, con ambiti in forte crescita e straordinaria- mente condizionati dal tema delle tecnologie digitali (e non solo in ambito protesico). Da osservare che per quanto riguarda le tec- nologie per lo studio dentistico, siamo ancora in una fase di piena introduzione sul mercato, per cui si prevede un forte aumento dei prossimi anni di utilizzatori di scanner intra-orali che oggi hanno una quota di circa il 12% e che po- trebbero arrivare a coprire il 50% degli studi entro il 2022. Questi elementi emergono dalle ricerche Key-Stone OmniVision Digital e Sell-Out Pnalysis, che consentono sulla base della serie storica di sti- mare anche proiezioni future. Un futuro prossimo, quindi, nel quale non sarà possibile tra- scurare l’impatto dell’evoluzione digitale, qualunque sia il compar- to di appartenenza delle aziende. UNIDI Dispositivi medici: facciamo chiarezza < pagina 15 La definizione di dispositivi medici vedrà un importante am- pliamento, al fine di includere dispositivi che non hanno una de- stinazione d'uso in ambito medi- cale. Parallelamente, i fabbricanti avranno l’obbligo di individuare all'interno della loro organizza- zione almeno un responsabile di tutti gli aspetti riguardanti la conformità ai requisiti richiesti. Plla rigorosa procedura di ven- dita verranno affiancate nuove procedure che sono volte a mi- gliorare la capacità di tracciare i dispositivi durante la fornitura e che faciliti al contempo i fab- bricanti nel richiamare in modo rapido ed efficiente i dispositivi medici che presentano rischi per la sicurezza. Una serie di parame- tri che però ad oggi si scontrano con le problematiche di attuazio- ne, con il rischio di creare una paralisi. «È strano che le varie Unioni Europee dei Consumatori non abbiano ancora fatto sentire la propria voce a Bruxelles, visto che il problema riguarda tutti i cittadini/pazienti EU e visto che non è ancora stato sufficiente il peso delle sole associazioni di ca- tegoria sul Parlamento europeo per sollecitare una pragmatica presa di posizione che eviti, in caso di tempo insufficiente per la (ri)-certificazione dei prodot- ti in questione entro la data di applicazione (26 Maggio 2020), di impedire automaticamente la commercializzazione di tutti quei prodotti già distribuiti con le pre- vigente MD 93/42, con le immagi- nabili conseguenze per gli studi odontoiatrici, i laboratori odonto- tecnici e quindi, in definitiva, per i cittadini pazienti» ha spiegato il dott. Quaranta. «Immagino che Parlamento Europeo e Commis- sione Sanità, nell’interesse di tut- ti (pazienti inclusi), arriveranno ad evitare il blocco del mercato odontoiatrico con l’utilizzo di un tipico sistema all’italiana, ovve- ro il già preannunciato e codifi- cato “periodo di grazia sino al 26 Maggio 2024”, così come lo hanno definito nella nuova MDR/IVDR, che dovrebbe riguardare tutti i prodotti già esistenti sul merca- to. È ovvio che questo “periodo di grazia” non può essere la panacea per evitare la (ri)-certificazione dei prodotti esistenti, soprattutto perché non produrrà una soluzio- ne ad ampio raggio, né per tutti i prodotti». Un problema che vede il mondo dentale in fermento, consapevole dei tempi ristretti. In una comu- nicazione dell’UNIDI si legge che tra meno di un anno è prevista la piena applicazione del nuovo Re- golamento sui dispositivi medici (MDR). Una legislazione che avrà l’effetto di rafforzare il controllo sul mercato dei dispositivi al fine ultimo di tutelare la salute dei cittadini europei. Un obiettivo to- talmente condiviso dall’industria dentale italiana ed europea, la cui realizzazione dipende da uno sforzo comune dell’industria, del- la distribuzione, degli utilizzatori professionali e, in primis, dei sog- getti preposti al controllo: autori- tà competenti e organismi noti- ficati preposti alla certificazione dei dispositivi medici immessi sul mercato Europeo. Un programma sicuramente ambizioso ma che si vede scon- trare con una realtà diversa, so- prattutto in un periodo comun- que difficile per la società, che porta allo stato attuale una dif- ficile tracciabilità di un valido percorso di attuazione per poter centrare l’ambizioso obbiettivo posto. «Personalmente, mi limi- to a dire che tutte le associazioni coinvolte nel dentale presenti a Bruxelles devono farsi sentire con il Parlamento Europeo, per assi- curare una soluzione al problema in tempi appropriati o chiedere, alternativamente, di far fermare l'orologio di questo meccanismo perverso, congelando il restan- te tempo di transizione per en- trambi i regolamenti, sino a che il sistema delle certificazioni/(ri)- certificazioni non sia andato a re- gime» ha a sua volta commentato il dott. Quaranta «Tutto ciò solo nel preciso interesse del cittadi- no paziente, quindi anche di tut- ti noi, che il Parlamento Europeo dichiara di voler tutelare a chiare lettere». Dental Tribune Italia