18 Speciale Perio Tribune Italian Edition - Settembre 2019 Allergie da contatto della mucosa orale Giovanna Mosaico*, Cinzia Casu** *RDH, Brindisi, Italy; *Odontoiatra, libera professionista, Cagliari. Le reazioni di ipersensibilità di tipo ritardato o reazioni allergiche di tipo IV possono causare diverse manife- stazioni orali. Gli antigeni responsa- bili di questo tipo di reazione sono per lo più esterni, solitamente metalli e farmaci. Segni e sintomi delle aller- gie da contatto orale possono essere l’espressione clinica della stomatite allergica da contatto, della glossite migrante benigna, delle reazioni li- chenoidi e della sindrome della bocca urente. La sindrome da allergia orale o sindrome da allergia alimentare ai pollini è una reazione di ipersensibi- lità della mucosa orale scatenata dal contatto con cibi a base vegetale e si manifesta più comunemente con il prurito delle labbra, della lingua e della bocca. Le malattie allergiche, diffuse in tutto il mondo, hanno una fi siopatologia infi ammatoria indotta dall’esposizione a specifi ci allergeni. Le reazioni allergiche richiedono lo sviluppo di cellule regolatrici che in- cludono cellule presentanti l’antige- ne e i linfociti T che rispettivamente orientano e guidano la risposta im- munologica e l’attività di cellule quali mastociti e basofi li che a loro volta ri- lasciano i mediatori delle reazioni al- lergiche e degli eosinofi li sostenendo l’infi ammazione protratta. La mucosa orale, a differenza dei tessuti respiratori e gastrointestinali, è composta da un abbondanza di cel- lule dendritiche e la loro interazione con le cellule T sembra funzionare come sito tollerogenico riguardan- te la risposta alle molecole degli al- lergeni; nella bocca vi è inoltre una minima presenza di cellule infi am- matorie, in particolare eosinofi li e mastociti1. La mucosa orale è esposta a diver- si stimoli nocivi, irritanti e allergeni. Segni e sintomi delle allergie da con- tatto orale possono essere l’espressio- ne clinica della stomatite allergica da contatto, della glossite migrante be- nigna, delle reazioni lichenoidi e della sindrome della bocca urente2. Le reazioni di ipersensibilità di tipo ritardato o allergia di tipo IV (iper- sensibilità da contatto) possono es- sere localizzate oppure diffuse sulle mucose orali e in media compaiono 24-72 ore dopo l’ingresso dell’antige- ne, solitamente allergeni da contatto. Gli antigeni che causano questo tipo di reazione sono per lo più esterni, in particolare i metalli e i farmaci. È stato dimostrato che le più comuni manifestazioni orali delle allergie da contatto della mucosa orale di tipo ritardato sono associate a diversi sin- tomi soggettivi che includono dolore, bruciore e secchezza della lingua e della mucosa orale, cheilite, gengi- vite, stomatite, dermatite periorale, sindrome della bocca urente, reazio- ne lichenoide e granulomatosi oro- facciale3, 4. La stomatite allergica da contatto è una malattia immunoinfi ammato- ria della mucosa orale caratterizzata clinicamente da placche eritematose, vescicole, ulcerazioni e/o ipercherato- si accompagnate da dolore, bruciore o prurito. È determinata da una rea- zione immunitaria di tipo ritardata dell’ipersensibilità mediata da cellule T generata da una seconda o succes- siva esposizione al contatto con un allergene della mucosa orale in un soggetto geneticamente suscettibile sensibilizzato5. I principali fattori eziologici che causano le allergie da contatto orale sono i materiali dentali, i prodotti per l’igiene orale, i farmaci e alcuni ali- menti vegetali1, 2, 6. Tra i materiali dentali possono provocare allergie: - Materiali dentali a base di Metalli: solfato di nichel, mercurio, palladio e oro; - Materiali dentali a base di Resine: resine acriliche, idrochinone, perossi- do di benzoile. A tal proposito una gran parte della popolazione è portatore di pro- tesi fi sse o rimovibili; tali dispositivi, realizzati con varie leghe metalliche, possono essere associati a una serie di effetti collaterali sulla salute orale comprendenti la sindrome della boc- ca urente, la pigmentazione orale, l’i- persensibilità alle reazioni lichenoidi e possibili effetti genotossici e citotos- sici7. Il materiale dentale che causa la maggior parte delle reazioni avverse è l’amalgama e l’incidenza di reazioni lichenoidi orali adiacenti ai restauri in amalgama si verifi ca più spesso ri- spetto ad altri materiali dentali8. Tra gli agenti aromatizzanti posso- no causare allergia da contatto: - Aldeide cinnamica, eugenolo, balsa- mo del Perù, mentolo, oli essenziali, menta piperita, olio di anice/olio di abete, propoli. Tra i conservanti: - Gallati e acido benzoico2. Alcuni farmaci utilizzati nel trat- tamento dell’asma, come i cortisonici e i broncodilatatori per via inalatoria, possono essere correlati ad alcune le- sioni orali, in particolare la candidosi orale cronica e la lingua scrotale sono le più diffuse seguite dalla glossite migrante benigna9. La sindrome da allergia orale (OAS) o sindrome da allergia alimentare ai pollini è una reazione di ipersensibi- lità a cibi vegetali, frutta e/o verdura, noci e spezie, che si manifesta con prurito delle labbra, della lingua e del- la bocca10. La relazione tra allergie sta- gionali e ipersensibilità alimentare è stata rilevata per la prima volta negli anni ‘4011. Uno studio ha messo in cor- relazione, inoltre, le allergie ad alcuni conservanti alimentari con l’insor- genza delle afte. Infatti i ricercatori hanno visto che 21 pazienti su 24 con stomatite aftosa ricorrente erano al- lergici ad alcuni conservanti contro 3 su 21 dei pazienti controllo, cioè che non avevano afte12. I sintomi di OAS si verifi cano di solito entro pochi mi- nuti dall’esposizione ai frutti o alle verdure e durano da alcuni minuti ad alcune ore. Sono solitamente limitati all’orofaringe e sono generalmente lievi e transitori. Il sintomo più comu- ne è il prurito orale-faringeo, in parti- colare delle labbra e della regione del palato; anche se raramente, può ma- nifestarsi anche angioedema orale e periorale. I pazienti in genere descri- vono prurito o formicolio nelle labbra o nella bocca, bruciore e gonfi ore ora- le, o costrizione alla gola dopo l’inge- stione di frutta fresca o verdura. L’esa- me obbiettivo può rivelare gonfi ore della lingua, edema uvulare, eritema e gonfi ore delle labbra, eruzione or- ticante periorale e facciale ed edema periorbitale. La sindrome da allergia orale è una reazione di ipersensibili- tà a specifi ci alimenti a causa di una precedente sensibilizzazione agli al- lergeni inalatori del polline di alcune piante, in particolare: ulivo, betulla, ambrosia, artemisia, graminacee e cedro giapponese. La OAS differisce dalle allergie alimentari semplici perché in queste la reazione allergica si sviluppa dopo sensibilizzazione diretta alle proteine alimentari piuttosto che a reattivi- tà crociata tra proteine alimentari e allergeni inalanti come avviene per la OAS. Inoltre le allergie alimentari semplici possono essere causate da alimenti vegetali e non vegetali e pos- sono indurre reazioni allergiche siste- miche inclusa l’anafi lassi. La sindrome da allergia orale è una ipersensibilità immediata di tipo I mediata da anticorpi IgE indotta dalla sensibilizzazione del polline. La sen- sibilizzazione al polline porta al suc- cessivo sviluppo di reattività crociata agli allergeni alimentari. La reattività crociata si sviluppa come conseguen- za di epitopi condivisi nelle strutture primarie e terziarie di pollini e al- lergeni alimentari. Gli anticorpi IgE specifi ci del polline sono in grado di riconoscere allergeni alimentari omologhi che condividono gli stessi epitopi. I complessi di allergeni IgE si legano alla superfi cie dei masto- citi e dei basofi li della mucosa orale, innescando il rilascio localizzato di istamina che si traduce nei sintomi dell’OAS. Con la crescente prevalenza di allergia ai pollini, la OAS è destina- ta ad aumentare, inoltre l’OAS è più frequente nei soggetti con una prece- dente storia di atopia10. Trattamento Evitare ed eliminare i fattori scate- nanti noti è generalmente il trat- tamento principale per le allergie da contatto a materiali e prodotti dentali. Per l’OAS una dieta di esclusione di tutti i frutti e ortaggi freschi della stessa famiglia di piante o di quelli noti per la reazione crociata con lo stesso polline potrebbe essere ec- cessivamente restrittiva e ritenuta non necessaria nella maggior par- te dei casi. La sindrome da allergia orale tende ad essere perenne, forse a causa della continua esposizione agli aeroallergeni corrispondenti e a reazione crociata. Gli antistami- nici possono essere d’aiuto quando assunti prima di mangiare frutta e verdura cruda. Gli allergeni sono tipicamente labili e quindi sensibili al calore. Cucinare alimenti sospetti è quindi una potenziale soluzione. È stato riportato ad esempio che il kiwi se cotto a vapore per 5 minuti a 100° C ne aumenta la tolleranza nei bambini allergici. Un’altra possibilità terapeutica è l’immunoterapia dei pollini som- ministrata per via sottocutanea o sublinguale. Sebbene l’immunote- rapia dei pollini possa essere effi ca- ce in alcuni pazienti, i risultati sono variabili7, 10. Conclusioni Il primo passo nella diagnosi delle allergie delle mucose orali è l’esame completo del cavo orale. Inoltre è importante un’attenta storia dei pro- dotti dell’igiene orale, delle allergie inalanti da pollini, farmaci e materia- li dentali3, 9. La diagnosi deve essere completa- ta da un patch test per poter confer- mare l’ipersensibilità da contatto6. Fig. 1 - Reazione lichenoide da contat- to della mucosa orale con l’amalgama. Fig. 2 - Paziente allergico al kiwi, legu- mi, olio di arachidi, polline degli ulivi e graminacee. Fig. 3 - Reazione pigmentata da contat- to all’amalgama della mucosa orale. bibliografi a 1. Incorvaia C., Fuiano N., Frati F., Marcucci F.. Avances of Knowledge on allergic infl ammation and the oral mucosa. Recent Pat Infl amm Allergy Drug Discov.2014;8(3):173-7. 7. Alnazzawi A.. Effect of Fixed Metallic Oral Applicances on Oral Health. 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