20 Meeting & Congressi Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2018 “Endodontics: clinical solutions”: resoconto del III Congresso Internazionale della SIE Dall’8 al 10 novembre, presso il S. Raffaele Congress Center di Milano, III Congresso Internazionale della SIE su “Endodontics: Clinical Solutions”. Patrocinato dall’Università Vita- Salute San Raffaele, dalla FNOMCeO, Collegio dei Docenti, ANDI e AIO na- zionali e presenti autorevoli rappre- sentanti di ESE, AAE ed FDI, l’evento è stato supportato da 22 Aziende e 3 Media Partner, convogliando più di 1.100 partecipanti. I lavori hanno avuto inizio con l’in- contro conclusivo dei SIE Endodontic Courses: molti degli iscritti ai corsi re- gionali, con sede a Genova, per il corso avanzato, Bologna e Brescia, per quelli base, più alcuni ospiti stranieri, han- no seguito le relazioni di Italo di Giu- seppe ed Enrico Cassai, su due temi della disciplina endodontica. Nel pomeriggio, posti in piedi per il classico corso pre-congresso: Augusto Malentacca ed Arnaldo Ca- stellucci, entrambi past-president, hanno intrattenuto i partecipanti con due spettacolari relazioni su “Problem solving within the scope and challenges of endodontic pro- cedures”. In chiusura la consueta assemblea societaria. Venerdì 9, dopo l’apertura lavori e il saluto delle Autorità, si sono svolte le prime due sessioni congressuali affidate a Filippo Cardinali, Vitto- rio Franco ed Antonis Chaniotis, Pio Bertani, Mohammad Hossein Nekoo- far e Stephane Simon. Dopo il lunch break, terza sessione delle Master Cli- nician Session sponsorizzate dai cin- que Main Sponsor (Walid Nehme per Dentalica Micromega, Vinio Mala- gnino per Sweden&Martina, Vittorio Franco per Dentsply Sirona, Marco Martignoni per Simit Next e Giovan- ni Olivi per Fotona). In parallelo, le fasi finali dei Premi Garberoglio, La- vagnoli e Riitano; fasi finali anche del Premio Miglior Poster SIE. In serata la Cena Sociale presso la Sala Duo- mo dell’Hotel Gallia, premiati, con la simbolica “spilletta” SIE, i nuovi Soci Attivi: Calogero Bugea, Marco Cinelli, Gennaro Ferraioli, Gianluca Fumei, Fabrizio Libotte, Giovanni Messina, Lucia Reggio e Francesco Sforza e da parte del CD uscente, la consegna a Francesco Riccitiello di un ricordo per i suoi due anni di presidenza. Ancora pubblico delle grandi oc- casioni sabato 10 per le ultime due sessioni con protagonisti Riccitiello, - Premio Francesco Riitano per tomography “Micro-computed evaluation of ProTaper Next and WaveOne Gold glide path and shaping outcomes in maxillary rst molar curved canals” a Fabio Tutino*, Mario Alovisi, Giorgia Carpegna, Damiano Pasqualini, Nicola Scotti, Elio Berutti. - Premio The Best Poster SIE, “Ef- fectiveness of the One Flare and 2Shape systems compared with the Reciproc System in Removing Root Canal Filling Material followed by Ultraso- nic Passive Irrigation: A Micro Computed Tomographic Study a Marc Krikor Kaloustian*, Alfred Naaman, Walid Nehme, Franck Diemer, Issam Khalil. Dinanzi ad un pubblico rimasto numeroso fino alla fine, l’arrivederci del Presidente al 36° Congresso sulla “Moderna endodonzia tra tecnologia ed esperienza” in programma dal 7 al 9 Novembre 2019 al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna. Italo di Giuseppe, Coordinatore della Comunicazione SIE Greco, Sequeira-Byron e Mannocci. Quindi Nehme, Cantatore, Gagliani, Giovarruscio e Sauro. In contempo- ranea, due sessioni di ricerca libera; tre Teatri Clinici (18 relatori, tre gran- di topics, ognuno nelle sue impli- cazioni), che sostituivano le Tavole Cliniche istituzionali SIE e quelle Cliniche (sponsorizzate da Dentsply Sirona, Dentalica Micromega, Simit next, Fotona, Sweden&Martina, Sep- todont, JMorita, Komet ed Acteon). Nella room Caravella S. Maria il presidente ha invitato a salire sul palco il neo eletto Consiglio direttivo 2019/2020: Past President Francesco Riccitiello, Presidente Vittorio Fran- co, Presidente Eletto Roberto For- nara, Vice Presidente Maria Teresa Sberna, Segretario Filippo Cardinali, Tesoriere Cristian Coraini, Coordina- tore Culturale Andrea Polesel, Coor- dinatore della Comunicazione Deni- se Irene Karin Pontoriero, Revisori Katia Greco e Franco Ongaro. Nominati poi i vincitori delle 4 Sessioni finali dei Premi SIE: - Premio Riccardo Garberoglio con “Variation of vascular and blood indicators of early endothelial dysfunction after root canal the- rapy: a clinical and biomolecular study” a Beatrice Giuggia, Lore- dana Bergandi, Allegra Comba, Mario Alovisi, Giorgia Carpegna, Damiano Pasqualini, Nicola Scot- ti, Elio Berutti. - Premio Giorgio Lavagnoli per “Immediate Crown Replacement: report of extensive radicular frac- ture case series with intra-canal anchorage” a Davide Guglielmi*. La rivoluzione digitale: il Presidente eletto AIOP racconta un momento straordinario per la protesi DurantedildCongressodInternazionaledAIOPd-dAccademiadItalianaddidOdontoiatriadProtesica,ddeld15,d16ded17dnovembred2018dsidèdsvoltadl’intervistadindesclusivadperdildDentald TribuneddeldPresidentedElettoddell’Accademiadperdildbienniod2019d–d2020.dUndconfrontodchedhadoffertodun’interessantedpanoramicaddell’odontoiatriadmodernadeddelled prossimedtappedchedcidaspettanodindundperiododstoricodstimolantedindquelladchedoggidmoltiddefinisconodlad“rivoluzioneddigitaleddell’odontoiatria”. Buongiornoddott.dCarlodPoggio,d ledchiedereidinnanzituttod unadsuaddichiarazionedcomed PresidentedElettodAIOPdperdild bienniod2019d2020. Prima di tutto voglio dire che il Con- siglio Direttivo presieduto dal mio predecessore Paolo Vigolo ha fatto un ottimo biennio come dimostra questo bellissimo congresso. Siamo in sala con un corso precongressuale interamente di tecnologia digitale. La domanda che ci eravamo fatti era: “Verranno i nostri soci dentisti analogici a sentire un corso tutto di odontoiatria digitale?”. Il risultato è che c’è la sala piena. Questo dimostra che è in atto una transizione che si sta attuando, poiché se oggi la diffusione degli scanner intra orali è del 5% o an- che meno e contemporaneamente in una presentazione puramente digita- le la sala è piena di professionisti che ascoltano discorsi interamente sulle tecnologie digitali, vuol dire che in tanti stanno alla finestra ad osserva- re. Sull’onda di questo abbiamo pro- grammato per il prossimo biennio un percorso forte delle nostre robuste tra- dizioni ma sempre attento all’innova- zione. Per esempio, a Riccione il 5 e 6 aprile, in una sessione live davanti al pubblico, ci saranno tre tecnici diversi che riceveranno sul posto un caso cli- nico protesico completamente digita- le e lo svilupperanno con tre software diversi per vedere le potenzialità di elaborazione. Celebriamo inoltre i 40 anni di AIOP e andremo a ripassare le chiavi del successo della nostra storia e in parallelo dei lavori protesici, an- dando a evidenziare le caratteristiche che le tecnologie analogiche ci han- no garantito e verificando se i nuovi strumenti che stanno giungendo ora tra le nostre mani possano garantire i medesimi risultati. Ci sono dei fonda- mentali che non cambiano anche se le tecnologie cambiano. Le nuove tecni- che devono dare possibilità di innova- zione, miglioramento, semplificazio- ne e prevedibilità. Devo dire che è un bel momento per occuparsi di protesi, vediamo intorno a noi un bel fermen- to e lo affrontiamo come Accademia con 40 anni di esperienza sulle spalle. Possiamodribadiredl’importanzad deldrapportodcondildpaziented nell’otticadancheddellednuoved tecnologiedproposte? C’è una crescente consapevolezza che tutti gli strumenti digitali danno un potenziale di miglioramento per la comunicazione con il paziente, per esempio se utilizzo uno scanner intra orale certamente sostituisco il mate- riale da impronta, e quindi sostitui- sco una tecnica con un’altra tecnica, ma allo stesso tempo questa nuova tecnologia digitale permette in una prima visita di fare una scansione al paziente e fargli vedere un modello tridimensionale della sua bocca, dove può vedere e capire al meglio una serie di problemi e di possibili tratta- menti. C’è una potenzialità di comu- nicazione notevole, come anche per la radiologia tridimensionale, ossia con la possibilità di far capire ad un pa- ziente perché ha necessità di una te- rapia piuttosto che un’altra: con una ricostruzione tridimensionale risulta molto più semplice che con una radio- grafia tradizionale. Ovviamente tutto questo deve essere fatto con etica e attenzione verso l’interesse finale del paziente, che non è l’interesse del den- tista ma la soluzione migliore in virtù delle potenzialità delle nuove tecno- logie quando queste sono orientate verso il benessere del paziente stesso. Chiaramente come sempre succede ogni innovazione può essere usata in molte direzioni, ad esempio poiché il digitale permette un coinvolgimento anche emotivo del paziente, questo permette potenzialmente di proporre delle terapie, il che può attivare mec- canismi di espedienti commerciali, innescando un senso del bisogno non corrispondente alle necessità di tera- pia. Come tutte le innovazioni ci sono aspetti positivi e negativi, capita di sentire sia esaltazioni sulla rivoluzio- ne digitale che commenti che attri- buiscono al digitale tutte le colpe di una crescente commercializzazione feroce e incontrollata dell’odontoia- tria. Tutto questo risulta amplificato da una società anch’essa digitale è da un mondo che va più veloce, dove tut- to ciò che ci circonda può essere usato molto bene quanto molto male. Un aspetto molto importante, che come Accademia di clinici e tecnici conti- nueremo a sottolineare, è la centralità del rapporto clinico-tecnico per il rag- giungimento di risultati di eccellenza. Nonostante a volte pressioni commer- ciali non ci stancheremo di ripetere che non esiste protesi di eccellenza senza il contributo odontotecnico. Sono molto contento di essere accom- pagnato in questo biennio da Vincen- zo Castellano, Dirigente della sezione odontotecnica di AIOP. Unaddelledsensazionedemersad daidrelatoridèdchedl’odontoiatrad nondriescedoggidadstaredaldpassod condladrivoluzioneddigitale.d Quantodc’èddidverodindquestad dichiarazionededperchédquestod succede? Questa affermazione può essere in- terpretata in vari modi. Prima di tut- to bisogna considerare l’attitudine individuale rispetto al digitale, per esempio di un odontoiatra di 50 anni che si è formato circa 25 anni fa e che potrebbe avere dei vantaggi con il flusso di lavoro digitale non essendo ovviamente un “nativo digitale”, può > pagina 21