Hygiene Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2018 Speciale 11 Applicazione del protocollo GBT nel trattamento di un caso di gengivite Mensi M. DDS*, Viviani L .**, Agosti R.** * Ricercatore e Professore aggregato di Parodontologia, Igiene domiciliare e Chirurgia Orale, Dip. di Specialità chirurgiche, Scienze radiologiche e Sanità pubblica, Divisione di Odontoiatria, Università degli Studi di Brescia. ** Scuola di Odontoiatria, sezione di Parodontologia, Dipartimento di Specialità Cliniche e Radiologi-che Scienze e Sanità pubblica, Università di Brescia, Brescia Italia. il biofilm, alla possibilità da parte dell’operatore di regolare potenza, irrigazione e temperatura dell’ac- qua dell’apparecchiatura utilizzata (Air-Flow Prophilaxis Master® EMS) insieme alla tecnologia No-Pain® della strumentazione ultrasonica che contribuisce notevolmente al comfort intra-operatorio del pa- ziente e al risparmio di tempo per l’operatore. bibliografia • Marleen Marga Janus, Catherine Min- ke Charlotte Volgenant, Bernd Willem, Brandt, Mark Johannes Buijs, Bart Jan Frederik Keijser, Wim Crielaard, Egija Zaura & Bastiaan, Philip Krom (2017) Effect of erythritol on microbial ecology of in vitro gingivitis biofilms, Journal of Oral Microbiology, 9:1, 1337477, DOI: 10.1080/20002297.2017.1337477. • Bartold, P. 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Cohen (2003) The etiology and prevalence of gingival recession, JADA February 2003 Volume 134, Issue 2, Pages 220–225, DOI: https://doi.org/10.14219/jada.archi- ve.2003.0137. < pagina 7 Si procede dunque con il proto- collo GBT (Guided Biofilm Therapy) che prevede: - Sciacquo con collutorio a base di Clorexidina (0.12%) per 60 secondi; - Posizionamento dell’Optragate® (Ivoclar) a protezione dei tessu- ti peri-orali del paziente e per facilitare l’operatore durante lo svolgimento della terapia, grazie alla retrazione dei tessuti labiali e delle guance; - Applicazione del rilevatore di placca bifasico: permette la di- stinzione fra i depositi di placca recenti da quelli meno recenti (Figg. 1a-1c); Istruzione e motivazione all’igie- ne orale domiciliare guidati dal rilevatore di placca, mostrando visivamente al paziente l’attuale stato del suo mantenimento; - - Rimozione della placca sopra- gengivale con polveri a bassa abrasività (polvere di Eritritolo - Polvere PLUS® EMS) usando il manipolo sopra-gengivale con livello di potenza 50%, di irri- gazione 100%, distanza 5 mm e inclinazione, dal margine gen- givale verso la corona tra i 30° e i 60° fino a rimozione completa del colorante; - Rimozione della placca dai tes- suti orali (gengiva, mucosa ora- le, lingua e palato) con polveri a bassa abrasività (polvere di Eritritolo - Polvere PLUS® EMS) rimuovendo completamente il reservoir batterico dai tessuti, si effettua usando il manipolo sopra-gengivale con livello di potenza 30%, di irrigazione 70% e distanza 5-10 mm (Figg. 2a-2c); - Debridement meccanico con strumentazione piezoelettrica No-Pain® che rispetta i tessuti Figg. 3a-3c - Termine della terapia. nelle visioni vestibolare (3a), palatale (3b) e linguale (3c) Figg. 4a-4f - Confronto fra inizio e termine della terapia. Le immagini (4a-c) mostrano le aree vestibolare palatale e linguale prima della terapia, mentre le immagini (4d-f) mostrano le aree vestibolare palatale e linguale dopo della terapia. dentali grazie ai movimenti li- neari e al controllo automatico della potenza emessa in base alla resistenza incontrata, con livello di potenza 50% e di irrigazio- ne 100%, solo nelle zone in cui il tartaro è presente fino a sua completa rimozione (Figg. 3a-4f); - La paziente è stata istruita all’u- tilizzo dello spazzolino manuale a setole morbide con tecnica di spazzolamento a rullo, degli sco- volini nelle zone interprossimali (da 3.3 a 4.3) e filo interdentale. Si rivede la paziente a 2 setti- mane per valutare la guarigione (P. Mark Bartold, 2000) dei tessuti e la qualità del mantenimento domici- liare (Figg. 5a-5c). La terapia insieme al buon con- trollo domiciliare del livello di plac- ca sopra-gengivale sono state in grado di risolvere la gengivite (Bru- ce L Pihlstrom, 2005). A causa dello stimolo irritativo cronico dato dal tartaro, dell’infezione localizzata data dall’accumulo di placca batte- rica residuano recessioni gengivali (Moawia M. 2003) che verranno rivalutate anche a fronte del prece- dente trattamento ortodontico che ha comportato l’estrusione degli incisivi centrali inferiori. L’obiettivo primario della terapia è stato pie- namente raggiunto: risoluzione dei sintomi della paziente (sanguina- mento allo spazzolamento e dolore). Un’ottima compliance domiciliare è stata valutata anche tramite una nuova applicazione del rilevatore di placca (Figg. 6a-6d). Conclusioni e discussioni Il protocollo GBT è risultato essere efficace nella rimozione del biofilm sopra e sotto gengivale e risolutivo per quanto riguarda l’infiammazio- ne gengivale, con efficacia del tutto sovrapponibile alle metodiche tra- dizionali, di rimozione del biofilm. È stato mostrato particolare gradi- mento da parte della paziente ver- so il trattamento ricevuto, grazie alla delicatezza della polvere usata per rimuovere meccanicamente Figg. 1a-1c - Applicazione del rilevatore di placca che verrà usato come guida durante la terapia, nel versante vestibolare (1a), palatale (1b) e linguale (1c). Si noti lo scarso livello di igiene orale domiciliare e l’assenza di utilizzo dei presidi interdentali. Figg. 2a-2c - Foto scattate dopo l’utilizzo del manipolo sopra-gengivale, nelle aree vestibolare (2a), palatale (2b) e linguale (2c), senza la detartrasi con strumento piezoelettrico. Figg. 5a-5c - Rivalutazione a 2 setti- mane si noti la completa risoluzione dell’infiammazione gengivale, nelle visioni vestibolare (5a), palatale (5b) e linguale (5c) Figg. 6a-6d - Confronto fra stato iniziale e alla valutazione a 2 settimane (6a, 6c), il rilevatore di placca (6b, 6d) mostra chiaramente il miglioramento della compliance del paziente.