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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 2, 2018

eventi _ Biological Oriented Preparation Tecnique In 400 al Museo dell’Auto di Torino richiamati da Ignazio Loi e dalla BOPT Q uando Ignazio Loi è entrato nell’Auditorium del Museo dell’Autmobile di Torino, la mattina del 7 aprile, per tenere la sua relazione sulla BOPT, ossia la Biological Oriented Preparation Tecnique, già 400 tra clinici e studenti erano ad attenderlo, mal- grado la giornata prefestiva. Un auditorim affollato che per tutta la relazione, si sarebbe dimostrato par- ticolarmente attento e partecipe. Rigore sabaudo o interesse all’ascolto di un affermato relatore? A Renzo Zago, marketing manager della Kulzer organizzatrice dell’evento e a me, l’onore di presentarlo nella città alla quale devo il mio background formativo come odontoiatra e la mia prima, quasi decennale, esperienza di docente. Grazie a Loi, il Museo dell’Automobile il 7 aprile ha vissuto una giornata di intenso coinvol- gimento. Conferenziere di richiamo approdato a Torino da Cagliari dove esercita come libero pro- fessionista; studioso poliedrico, Loi ha iniziato ad occuparsi di endodonzia per abbracciare successi- vamente il campo della protesi al raggiungimento della sua maturità professionale. E quale clinico attento ha trascorso anni a seguire i dettami delle scuole protesiche più influenti confrontandosi con parodontologi e protesisti di fama internazionale in cerca di strategie innovative. Anche a Torino, quella mattina, allo spegner- si della luce e in un silenzio quasi assordante, ha avuto inizio con lui un viaggio dove il pubblico si è lasciato ancora una volta trasportare volentieri in un itinerario profondo e collaudato, tra scoppi di applausi e anche qualche standing ovation. An- cora una volta Loi ha infatti ripercorso la strada che per molti anni l’ha visto “operare il lato sano per renderlo uguale a quello malato”, com’egli de- scrive gli interventi di chirurgia resettiva e di al- lungamento di corona clinica che gli consentivano di ottenere un sorriso simmetrico prima della sua redenzione alle preparazioni verticali. I principi biologici che guidano la preparazione e il posizionamento di un margine protesico all’in- terno di un solco gengivale libero sono noti e nel rispetto di quell’ampiezza biologica, Loi e Antonel- lo Di Felice, il suo odontotecnico, hanno spiegato come mettere a punto un nuovo modo di interpre- tare il profilo di emergenza protesico, dimostran- do di aver sconvolto le loro decennali convinzioni orizzontali per sviluppare un protocollo protesico semplificato, donando così, in pochi step, salute parodontale ed un’estetica da sogno. Ovviamente non tutti i casi possono esser semplificati eliminando la fase chirurgica, ma il relatore quella mattina ha mostrato come, ri- spettando i limiti della biologia, molti casi pos- sano godere di livellamenti delle parabole sia in senso apicale (qualora vi sia l’ampiezza biologica per un nuovo profilo di emergenza più apicale), sia in senso coronale (se e quando le nuove for- me protesiche invitano la gengiva marginale a collocarsi stabilmente a livello più coronale). Come precisa lo stesso relatore la scelta dell’acronimo BOPT, che spopola sui social e ai congressi tra critiche e approvazioni, non è esat- ta, non essendo “una tecnica di preparazione”. Loi non recrimina la paternità di una tecnica di pre- parazione che vede in Morton Amsterdam, pro- fessore emerito della University of Pennsylvania di Philadelphia, il padre morale di tutta una pro- genie di clinici che, negli anni a seguire, si sono dedicati allo sviluppo della preparazione verticale nei pazienti più difficili, quelli perio-protesici. Ignazio tenendoci per mano ci ha accom- pagnato nel suo viaggio: la giornata è trascorsa veloce nella sala completamente buia senza la luce degli smartphone, per un giorno tutti irrag- giungibili. Ci ha voluto dire che forse c’è anche un altro modo di vivere e di lavorare per cambiare e per inseguire un sogno non è mai troppo tardi, perché i sogni vanno protetti anche quando di- ventiamo grandi. _Stefano Lombardo 42 cosmetic dentistry 2_2018

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