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today Expodental Meeting Rimini 2018

Expodental Meeting • Rimini 17 Da una ricerca sul sorriso ad un nuovo modo per riconoscere un volto Bradford (UK) - Secondo uno stu- dio recente non sono solo le eviden- ti fattezze fisiche da cui un uomo si può distinguere da una donna, ma anche da differenze più sottili celate alla vista. I ricercatori dell’Universi- tà di Bradford hanno scoperto che i sorrisi di uomini e donne differisco- no in modo significativo, al punto che l’intelligenza artificiale (AI) è in grado di individuare il sesso in modo preciso in base a nessun’altra informazione. Gli attuali metodi di riconosci- mento del sesso nell’ambito dell’in- telligenza artificiale adottano un mix di caratteristiche geometriche e facciali sia statiche che dinamiche. La nuova ricerca è la prima nel suo genere che utilizza solo la dinamica del sorriso per distinguere un uomo da una donna. Evidenziando con una speciale mappatura 49 punti di riferimento sul viso, e prestando un’attenzione particolare alle aree intorno agli oc- chi, alla bocca e al naso, la ricerca è stata in grado di valutare attraverso il movimento dei muscoli, i cam- biamenti fisici mentre una persona sorride. Dopo aver raccolto i dati, il team ha creato un algoritmo e lo ha sperimentato sui filmati dei parteci- panti colti nell’atto di sorridere. Se- condo i risultati, il computer ha dato una risposta corretta nell’86% dei casi anche se i ricercatori ritengo- no il risultato si potrebbe facilmente migliorare. «Dal momento che il sistema misu- ra i movimenti muscolari sottostanti del viso durante il sorriso, credia- mo che le dinamiche rimarranno le stesse anche se, a seguito di un in- tervento chirurgico cambiano le ca- ratteristiche fisiche esterne» dice il ricercatore principale, Hassan Ugail, direttore del Center for Visual Com- puting dell’università. Intitolato “Is gender encoded in the smile? A computational framework for the analysis of the smile driven dynamic face for gender recognition”, lo studio è stata pubblicato su Visual Computer il 5 marzo 2018. Dental Tribune International < pagina 16 Ritengo che la maggioranza si adatterà al processo di digitalizzazione e prin- cipalmente lavorerà con la tecnologia moderna. Alcuni resteranno attaccati ai metodi convenzionali, ma saranno una minoranza. È come nel caso di chi ascol- ta i dischi di vinile: ci sono solo poche persone al giorno d’oggi a farlo, eppure esistono. Come per i prodotti, spero in soluzioni che migliorino la qualità della scansione. Inoltre, abbiamo molte opzio- ni digitali già disponibili che potrebbero essere integrate e connesse tra di loro. Per esempio, in implantologia, le unità radiografiche in 3D e gli scanner di su- perfice 3D esistono già. In futuro, preve- do un assistente virtuale o qualche tipo di occhiali a realtà aumentata che aiute- ranno il dentista a posizionare l’impianto dicendogli di spostarsi a destra o sini- stra o di aggiustare un angolo o altro. Un modo di procedere che sarebbe molto utile. Sono convinto che verrà sviluppato. Per più di 20 anni, lei ha tenuto interventi congressuali e molti corsi di CAD/CAM in odontoiatria. Ha anche scritto un libro di testo sull’argomento. Cosa trova maggiormente affascinante nel campo CAD/CAM? La cosa che mi affascina di più è che si tratta di un settore in costante evo- luzione. Spesso si pensa che non ci sia niente di più avanzato e nuovo rispetto alla macchina che già possiede, ma poi compare un nuovo dispositivo. Uno svi- luppo incredibile. Paragonando l’odontoiatria digitale, da quando lei iniziò la sua carriera fino ad oggi, dove vede gli sviluppi maggiori? E ci sono scelte curative oggi disponibili che qualche anno fa non avrebbe mai immaginato? Alcune cose possibili oggi non avrei mai sognato lo fossero qualche anno fa. Ho iniziato ad esempio nel 1994 con una macchina CEREC 1 e quando sono passato alla CEREC 2 nel 1996 non credevo ai miei occhi. Era il primo software che avevamo per le corone ed eravamo strabiliati dall’essere in grado di farle. Al giorno d’oggi, esistono mol- te più cose che non mi sarei atteso e l’aspetto più stupefacente è che il tutto non sembra finire. Ho appena compiu- to 60 anni e alcune persone mi chie- dono ogni tanto della pensione ma io rispondo che non ci sto assolutamente pensando ora perché questo fenomeno è così affascinante che non potrei im- maginare di non farne parte. Dental Tribune Internnational SOTTO IL PATROCINIO INTERNAZIONALE DI VUCCEVVO A LUNGO TERMINE: VTRUMENTI E VTRATEGIE IN TERAPIA RIGENERATIVA CENTRO CONGRESSI LINGOTTO Via Nizza, 280 TORINO A D V SIMPOSIO NAZIONALE ( A 4 ) OSTEOLOGY 2 1 0 x 2 9 7 TORINO 27–29 Settembre 2018 WWW.OSTEOLOGY-TORINO.ORG CHAIRMEN VCIENTIFICI RELATORI E MODERATORI Mario Rovvuzzo Mariano Sanz Istvan Urban Roberto Abundo | Raffaele Acunzo | Mario Aimetti | Precious Larae Baiocco | Mario Beretta | Eriberto Bressan | Francesco Cairo | Diego Capri | Daniele Cardaropoli | Paolo Casentini | Raffaele Cavalcanti | Denis Cecchinato | Vivianne Chappuis | Matteo Chiapasco | Luca Cordaro | Pierpaolo Cortellini | Massimo De Sanctis | Luca De Stavola | Filippo Fontana | Alberto Fonzar NEW! OYVA POVTER & OVTEOLOGY YOUNG VPEAKERV AWARD (OYVA) 2018 | Luca Gobbato | Filippo Graziani | Ronald E. 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