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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 1, 2018

case report _ soci attivi AIOP Case report: protesi adesiva di paziente con grave usura dentale. Follow-up a 4 anni Autori_Stefano Granata, DDS, Ivo Sighinolfi, DT _Introduzione I n questo articolo viene presentato un caso clinico di un paziente affetto da grave usura dentale, riabilitato secondo le più recenti cono- scenze in ambito restaurativo, al fine di conser- vare al massimo il tessuto dentale, sfruttando contestualmente nuovi materiali che permettano tecniche adesive e ottima estetica. I pazienti parafunzionali rappresentano una delle sfide più complesse per l’Odontoiatra. Le patologie di questi pazienti possono colpire sin- golarmente o in combinazione, le articolazioni temporomandibolari, i muscoli masticatori e i denti. Esistono molti dubbi ancora sulle cause (singole o multifattoriali) così come sulle tera- pie da adottare1. In passato e recentemente, il restauro di questi pazienti prevedeva spesso ri- abilitazioni full-arch, con preparazioni coronali complete sugli elementi dentali residui, spesso accompagnate da necessarie terapie endodon- tiche e ricostruzioni complesse con perni di vario tipo per il restauro dei pilastri residui. La conseguenza di tali preparazioni porta a perdi- te di tessuto dentale fino al 70%2, 3. Le stesse complicanze endodontiche dei denti rimasti vivi nel tempo tendono ad essere rilevanti4, 5. L’in- troduzione di nuove ceramiche caricate come i disilicati di litio a partire dagli anni 20006, han- no aperto nuove frontiere per tre caratteristiche principali di tali materiali: possibilità di essere mordenzati e cementati adesivamente con ce- menti resinosi, tipico delle ceramiche7, 8, alta re- sistenza meccanica rispetto alle ceramiche feld- spatiche, estetica elevata9. Negli anni l’efficacia di tali proprietà ha spinto utilizzi sempre più estremi. Oggi il disilicato di litio può essere uti- lizzato in tutte le tipologie di restauro singolo, dalle veneers anteriori, fino alle corone singole posteriori, con preparazioni orizzontali, anche con preparazioni verticali a finire10, 11, ponti di 3 elementi anteriori finanche riabilitazioni com- plesse e pazienti con usura12-14. La nostra scel- ta clinica in generale ci fa preferire il Disilicato pressato (E-Max press Ivoclar Vivadent Naturno, Bz Italy), rispetto al CAD, (E-max CAD), in quanto presenta maggiore resistenza meccanica 11%15, migliore precisione16 e minore usura dentale fino a 6 volte rispetto al CAD7. Le parafunzioni a ca- rico dei denti vengono genericamente distinte con il termine di bruxismo. Esistono di due tipi di bruxismo: serramento (clenching) e digrigna- mento (grinding). Queste attività possono essere legate al ritmo circadiano, per cui distinguiamo un “bruxismo diurno” dal “bruxismo notturno”17. Se ci riferiamo all’usura dei denti, a un’analisi più complessa, risulta che il consumo delle superfici dentali può avere differenti origini. Distinguiamo 4 diverse categorie di usura dentale18-21: erosio- ne (chimica), attrito (meccanica da sfregamento dentale), abrasione (meccanica da spazzolamen- to), abfraction (lesioni cuneiformi da forze com- pressive e tensili tipiche del serramento mandi- bolare). Un paziente può presentare una o più di tali usure; la combinazione di queste, determina un progressivo consumo delle superfici dentali e nel tempo, a seconda della gravità si innestano processi di alterata funzione masticatoria le cui conseguenze possono essere di vario tipo. Per alcuni autori esiste una correlazione diretta tra parafunzioni e disturbi dell’ATM22-24, altri la ne- gano25, 26. Recentemente autori riferiscono che di per se, in assenza di altri sintomi, l’usura e l’eventuale riabilitazione occlusale non necessa- 22 cosmetic dentistry 1_2018

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