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Dental Tribune Italian Edition No. 12, 2017

Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2017 Speciale 21 Utilizzo dell’olio essenziale della Melaleuca Alternifolia nel trattamento parodontale non chirurgico siderava; • Gruppo C: nessuna applicazione di gel nelle tasche trattate in stu- dio e nessun trattamento a livello domiciliare. I dati raccolti sono stati inseriti in un foglio di calcolo elettronico (Microsoft Excel 2013) e successivamente sottoposti ad ana- lisi statistica mediante un software (R version 3.1.3, Development Core Team, R Foundation for Statistica Computing, Wien, Austria) e ana- lizzati mediante test di ANOVA e di Tukey come post hoc. La signifi cati- vità per tutti i test è stata posta per P>0.05. Risultati L’analisi dei dati ha rilevato che nella va- lutazione della profondità di sondaggio (Fig. 1) i dati ottenuti nel gruppo control- lo non hanno dimostrato differenze si- Fig. 1 - Analisi dei dati della profondità di sondaggio. Fig. 2 - Analisi dei dati del sanguina- mento al sondaggio. gnifi cative tra i quattro tempi valutati (P>0.05) infatti i pazienti tendevano a rimanere stabili o addirittura a peggio- rare durante il trattamento. Per quanto riguarda invece i gruppi trattati con clorexidina e Melaleuca Alternifolia è stata rilevata una diminuzione signifi - cativa degli indici tra T0 e T3 (P<0.05): questo risultato fa dedurre come un trattamento parodontale non chirur- gico, abbinato a terapia di supporto, pos sa migliorarne l’effi cacia. Analizzando i dati ottenuti dal sanguinamento al sondaggio (Fig. 2) non è stata rilevata nessuna differenza nel gruppo con- trollo (Gruppo C) rispetto ai due gruppi che utilizzavano l’antibatterico locale, presumibilmente per campionatura ridotta e non omogeneità dei gruppi a T0: nonostante ciò si può evincere guardando il grafi co il miglioramento nei 2 gruppi che utilizzavano antibatte- rici locali. Conclusioni Dai risultati ottenuti dallo svolgimen- to di questo lavoro, si può affermare che dopo un’adeguata motivazione e istruzione all’igiene orale domiciliare, il trattamento parodontale non chirurgi- co associato ad antibatterici locali è fon- damentale per i pazienti parodontali. Si è dimostrato come un antibatterico naturale sia effi cace quanto un antibat- terico di sintesi, con il vantaggio che un prodotto naturale può essere utilizzato più volte al giorno e senza nessuna limi- tazione nel tempo. Monica Granata*, Luca Politi*, Franco Vezzoni** * Libero professionista, ** Docente e Ricercatore Università di Pavia Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una generale diffusione delle medicine non convenzionali, ovvero medicine al- ternative e complementari a quelle clas- siche. Questo cambiamento si è potuto notare anche in ambito odontoiatrico all’interno del quale, sempre di più, si stanno cercando prodotti alternativi alla clorexidina al fi ne di ridurre o eli- minare gli effetti iatrogeni di tale anti- batterico. Per questo motivo si è voluto utilizzare nei protocolli clinici del trat- tamento parodontale non chirurgico, un prodotto antibatterico a base di olio essenziale della Melaleuca Alternifolia, più comunemente chiamato Tea Tree Oil (TTO). Il trattamento parodontale non chirurgico risulta essere un trat- tamento necessario per tutti i pazienti affetti da parodontite: l’igiene orale professionale e la levigatura radicolare sono un fondamento irrinunciabile di ogni terapia causale. Gli antibatterici locali, in particolare nelle forme di gel o collutori, sono utilizzati per migliorare i risultati clinici di questi trattamenti in quanto esplicano la loro azione bat- tericida contro batteri Gram positivi e Gram negativi. È importante però sot- tolineare come i trattamenti parodon- tali non chirurgici non possano essere effi caci senza una costante igiene orale domiciliare da parte del paziente. Olio essenziale della Melaleuca Alternifolia È ottenuto dalla distillazione a vapo- re delle foglie e dei rami terminali della Melaleuca Alternifolia e viene defi nito dalla popolazione aborigena come “il guaritore più versatile della natura” infatti è usato fi n dai tempi antichi per curare le ferite e le infezioni. Negli anni ’20 il primo a studiare e se- gnalare le proprietà benefi che dell’olio essenziale fu il dottor Arthur Penfold, un noto chimico australiano, che lo de- scrisse come 13 volte più potente dell’a- cido carbonico, un comune disinfettan- te di quel tempo grazie ad una prova conosciuta come il Rideal-Walker, dove le diluizioni del disinfettante di prova vengono confrontate con le diluizioni standard del fenolo: la scoperta si diffu- se rapidamente e nel 1925 venne identi- fi cata scientifi camente la sua effi cacia terapeutica, tanto da essere successiva- mente inserito nel kit dato ai militari durante la Seconda Guerra Mondiale. L’interesse per questo olio essenziale è ancora attuale, infatti è tra i pochi olii essenziali ad essere presente nella farmacopea europea e contemporane- amente ad essere inserito in una mo- nografi a da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali: entrambe garantiscono la valutazione scientifi ca, la supervi- sione e il controllo della sicurezza dei medicinali. Scopo del lavoro Considerando le ultime ricerche scien- tifi che che mostrano uno sviluppo cre- scente delle resistenze da parte dei bat- teri ad antibiotici comunemente usati, sarebbe interessante sapere se esistono valide alternative naturali. Lo scopo del presente studio è quello di dimostrare che un trattamento parodontale non chirurgico associato a prodotti conte- nenti l’olio essenziale della Melaleuca Alternifolia abbia la stessa effi cacia di un trattamento parodontale associato ai prodotti contenenti clorexidina, veri- fi cando inoltre se esiste una differenza statisticamente signifi cativa tra un trat- tamento parodontale non chirurgico associato agli antibatterici locali, sinte- tici o naturali e uno per cui invece non è prevista questa associazione. Materiali e Metodi Per il presente studio sono stati selezio- nati 39 pazienti, tra quelli afferenti al servizio di Igiene Dentale e di Parodon- tologia dell’Università degli Studi di Pa- via, con età compresa tra i 18 e 70 anni in base ai seguenti criteri di inclusione: • presenza di tasche parodontali con sondaggio maggiore di 3 mm; • denti monoradicolati e pluriradi- colati ad eccezioni dei denti con le forcazioni esposte. Sono stati determinati fattori di esclu- sione dallo studio per evitare la creazio- ne di “falsi positivi” e “falsi negativi”: • pazienti con stimolatori elettrici cardiaci; • pazienti sottoposti a trattamenti farmacologici come terapie ormo- nali, anti-ipertensivi, anti-epilettici; • pazienti affetti da diabete Mellito (di tipo 1 o 2); • pazienti affetti da patologie infet- tive. Prima di iniziare lo studio è stata di fon- damentale importanza la spiegazione del trattamento e della programmazio- ne delle sedute a ciascun paziente, con la successiva compilazione del consen- so informato. Durante la prima visita (T0) sono stati stabiliti precisi criteri di selezione dei dati e degli indici registra- ti, che sono stati i seguenti: profondità di sondaggio e sanguinamento al son- daggio. Queste registrazioni sono state effettuate dopo 45 giorni (T1), dopo 3 mesi (T2) e dopo 6 mesi (T3). Successi- vamente i pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi omogenei in base al tratta- mento che veniva eseguito e consiglia- to a livello domiciliare: • Gruppo A: irrigazione delle tasche trattate con gel alla clorexidina all’1% e consigliati degli sciacqui con un collutorio contenente clorexidi- na allo 0,2% due volte al giorno per sette giorni, preferibilmente 30 mi- nuti dopo aver lavato i denti; • Gruppo B: irrigazione delle tasche trattate con gel all’olio di Melaleu- ca Alternifolia (TEBODONT) al 2% e consigliati degli sciacqui con un col- lutorio contenente olio di Melaleu- ca Alternifolia all’1,5% senza limiti di tempo, quindi il paziente poteva utilizzarlo in qualsiasi momento della giornata e per quante volte de-

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