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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.2, 2017

case report _ implantoprotesi Dopo 12 settimane, eseguita la scopertura con lembo ruotato per il riposizionamento del tessuto cheratinizzato intorno alle viti di guari- gione, si procedeva a rilevare le prime impronte in alginato. Sviluppati i modelli, veniva realizza- to il porta impronte individuale in resina forato nella posizione degli impianti per ottenere un’im- pronta di posizione con i transfer implantari, i quali, prima della presa dell’impronta, venivano legati utilizzando un filo interdentale spugnoso sul cui si applicava una resina calcinabile per fis- sare la posizione dei transfer. In seguito si proce- deva alla presa dell’impronta master (Figg. 5-7). _Realizzazione Protesi L’impronta di posizione veniva sviluppata con un silicone di colore rosa per simulare la gengiva attorno agli analoghi e in gesso extra duro Fuji Rock Optiscan tipo 4. (Figg. 8-9) Si costruiva il vallo occlusale in cera su base di resina fotopolimerizzabile simulando i volumi necessari per il sostegno labiale, si costruiva un masticone in cera di altezza 22 mm anteriore e 20 mm nella parte posteriore, con uno spes- sore occlusale di 2 mm nella parte anteriore e 4/6 mm nella parte posteriore. In studio veniva registrata la dimensione verticale utilizzando la forcella occlusale Candulor; sul piano frontale si allineava il vallo in cera superiore parallelamente alla linea bipupillare, mentre in rapporto al piano sagittale, parallelo al piano di Camper, che de- corre dal margine inferiore del trago alla spina nasale anteriore. Si adattava il volume vestibolo labiale fino alla riabilitazione estetica dei tessuti. Utilizzando il form selector si determinava la for- ma dei denti anteriori corrispondenti alla forma B63 Sr Phonares 2 Ivoclar, mentre nei posteriori forma 04 Bonartic Candulor in colorazione A2. Fig. 8 Fig. 9 2_2017 25

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