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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.2, 2017

case report _ restauro immediato Fig. 1a Fig. 1b Fig. 1c Fig. 2 ossea residua tramite fresa a rosetta montata su manipolo dritto sotto irrigazione di soluzione fi- siologica per favorire la guarigione e la chiusura della ferita per prima intenzione (Fig. 3). Dopo aver posizionato all’interno degli alve- oli disabitati delle spugne emostatiche di fibrina (Spongostan® Dental, Ethicon, Johnson & John- son) si effettua una sutura con filo 3-0 in seta (Perma-hand Seide, Ethicon, Johnson & Johnson) e si ottiene una chiusura per prima intenzione della ferita (Fig. 4). Figg. 1a-1c_Visione extraorale, vestibolare intraorale e occlusale intraorale dell’arcata inferiore. Fig. 2_OPT iniziale: edentulia dei settori mandibolari posteriori. Fig. 3_Estrazione elementi residui e alveologengivoplastica. Fig. 3 2_2017 11 lo stimolo irritativo cronico generato dalla protesi mobile incongrua7. La perdita ossea nel setto- re mandibolare anteriore è invece ridotta per la presenza degli elementi dentali residui e l’assen- za dello stress provocato dalla protesi mobile. Il processo di riassorbimento osseo è influenzato, inoltre, da una serie di modifiche del metabolismo del tessuto osseo tipico dell’invecchiamento. In seguito alle considerazioni cliniche riguar- do alle varie opzioni di trattamento prospettate, si decide, in comune accordo con la paziente, per una soluzione implanto-protesica fissa di tipo Toronto, stabilizzata da 5 impianti posizionati nell’area interforaminale. La scarsa disponibilità ossea in senso cranio- caudale nei settori posteriori mandibolari e la prossimità del nervo alveolare inferiore (NAI), pongono un limite dimensionale alla terapia im- plantare in queste aree. Le possibili alternative alla riabilitazione scelta sono l’utilizzo di impianti corti oppure un intervento di rigenerazione ossea, al fine di recuperare un volume di tessuto osseo dei set- tori posteriori tale da consentire l’inserimento di impianti. La scelta della seconda opzione com- porterebbe un inevitabile allungamento dei tem- pi del trattamento, per consentire la guarigione dell’innesto e un aumento delle possibili compli- canze post-chirurgiche8. Si procede, quindi, all’estrazione degli ele- menti dentali rimanenti e all’allestimento di un lembo mucoperiosteo per regolarizzare la cresta

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