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Dental Tribune Italian Edition No. 2, 2017

8 Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2017 Rubrica Medicina Orale Test salivari e diagnosi precoce delle patologie sistemiche: il futuro è già presente Prof. Luca Viganò, fondatore e presidente AIRO – Accademia Italiana Ricerca Orale www.ricercaorale.it I test salivari sono un campo in rapida espansione. Queste metodiche permettono di fornire dati sempre più precisi sulla salute del paziente, a basso costo e con metodiche non invasi- ve; inoltre, sono una valida alternativa ai prelievi ematici o dell’urina. Numerosi ricercatori effettuano ricerche sempre più mirate sulla saliva e su come il suo dosaggio sia un indice importante per la cura delle malattie, per lo screening delle malattie orali o sistemiche, per il monitoraggio delle infezioni, il rilevamento di farmaci e per la valutazione dei disturbi endocrini e il rischio di sviluppo del cancro. Diversi test di laboratorio sono già disponibili per valutare la presenza di farmaci, ormoni, virus e altri componenti microbici nella saliva. Inoltre, diversi test diagnostici salivari di laboratorio sono disponibili a livello commerciale per valutare la presenza di patogeni paro- dontali. Altri test permettono la valutazione del rischio genetico di un paziente per lo svilup- po di malattia parodontale. I medici, gli odontoiatri e gli igienisti li utilizzano per valutare lo stato parodontale del paziente e i polimormismi individuali. Test diagnostici salivari sono disponibili per il papilloma virus umano (HPV): questo virus, se localizzato sulla mucosa, può provocare tumori del cavo orale. Tali metodiche rappresentano un futuro già presente, che deve diventare routine negli studi odontoiatrici. Le ricerche descrivono la recente scoperta di nuove possibilità diagnostiche basate sul pro- teoma salivare e sul trascrittoma: queste metodiche preparano il terreno per una migliore comprensione dei test che probabilmente saranno sviluppati e completeranno i test esisten- ti. Si spera che i professionisti del cavo orale potranno acquisire familiarità con entrambi i test diagnostici parodontali e salivari e il loro inserimento nelle loro pratiche quotidiane. La saliva è un fluido che bagna la cavità orofaringea. Composto, per la maggior parte, di se- crezioni da tre coppie di ghiandole salivari maggiori: parotide, ghiandole sottomandibolari e sublinguali. Contiene inoltre le secrezioni provenienti da numerosi ghiandole salivari mi- nori: labiali, buccali, linguali e palatali. La saliva contiene anche componenti, poi riscontrati nei test salivari, come il DNA batterico e gli anticorpi, il DNA virale e anticorpi, gli ormoni steroidei, i marcatori tumorali e l’RNA messaggero (mRNA). L’associazione statunitense Food and Drug Administration (FDA) ha recentemente approvato il test della saliva, questo a ri- prova dell’importanza della prevenzione di diverse patologie, tra cui il cancro orale. Oltre ai componenti intrinseci, la saliva contiene la maggior parte delle molecole presenti nel pla- sma; questo permette ai ricercatori dosaggi ormonali e la valutazione dello stato immuno- logico, di influenze nutrizionali e metaboliche. Molte molecole clinicamente importanti possono essere rilevate tramite test salivare. Analisi del proteoma salivare L’analisi del complemento libera delle proteine in tutta la saliva e ha portato all’individua- zione di circa 1000 proteine. Il termine “proteoma” è usato per descrivere l’insieme delle proteine di un organismo o di un sistema biologico, ovvero le proteine prodotte dal genoma. Il proteoma è più grande del genoma, specialmente negli eucarioti, perché ci sono più pro- teine che geni. La maggior parte delle proteine del plasma sanguigno che si riscontrano nella saliva probabilmente non sono secrete dalle ghiandole salivari, ma entrano nella saliva tra- mite i complessi di giunzione cellulari. Indipendentemente dal meccanismo per la secrezio- ne di queste proteine plasmatiche, sembra che la saliva sia una fonte facilmente accessibile per il monitoraggio di molte proteine che hanno origine nel sangue. Trascrittoma salivare Il trascrittoma comprende un nucleo di varie specie di RNA presenti nella saliva. I ricercatori hanno identificato più di 3000 specie di RNA, la maggior parte delle quali sono mRNA. Fino ad oggi, i ricercatori hanno clonato 117 specie di mRNA salivari, molte delle quali possono essere utilizzate come biomarcatori salivari di varie forme di cancro. Attualmente sono in fase di studio sia l’mRNA sia il microRNA, varianti del trascrittoma salivare, e il loro utilizzo nella diagnostica salivare. Specificità e sensibilità Nel valutare l’utilità dei test diagnostici salivari come misure cliniche, sia per lo screening sia per la diagnosi, dobbiamo considerare la specificità e la sensibilità. La specificità è la capacità di un test di analisi di rilevare un particolare biomarker. Molti biomarcatori hanno reagenti specifici – in genere anticorpi altamente specifici – in grado di rilevare ogni biomarker. I test per gli acidi nucleici dei geni per singoli polimorfismi per l’mRNA salivare spesso hanno anche un elevato grado di specificità. La sensibilità indica il numero di casi positivi individuati, e un test con un elevato livello di sensibilità rileva un livello elevato di posizioni e un basso livello di casi falsi negativi. Perché un test sia utile, il rapporto tra sensibilità e specificità dovrebbe essere relativamente elevato. La comunità di ricerca saprà perfezionare e validare i vari test diagnostici salivari utilizzan- do diverse metodiche. I test in uso attualmente, sia batterici che genetici, per il rilevamento di agenti patogeni parodontali e geni coinvolti nella malattia parodontale sono di grande valore potenziale e di sicuro screening per la diagnosi della malattia parodontale e per la promozione della cura personale. Alcuni autori discutono come malattie infettive, quali HIV, l’epatite C e l’HPV (di cui si effettua già lo screening), siano rilevabili con diagnostica salivari. Questi test sono utili per comprendere la relazione tra HPV e cancro orale e nello screening per le infezioni virali HIV e l’epatite C. Attualmente la ricerca in corso esplora cosa aspettarsi in futuro per quanto riguarda la dia- gnostica salivare. Questa ricerca è un interessantissimo settore emergente, con una grande promessa per il sviluppo di test diagnostici salivari per il carcinoma orale, così come per malattie come il cancro del pancreas e malattie croniche come il diabete e le malattie car- diovascolari.

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