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Dental Tribune Italian Edition No. 10, 2016

6 Dental Tribune Italian Edition - Ottobre 2016 Gestione dello Studio - Normative ESACROM Srl Via Zambrini 6/a - Imola (BO) Italy - www.esacrom.com - Tel. +39 0542 643527 Ultim’ora Imola 2016 The Aliens of Ultrasonic La svolta nella chirurgia dei tessuti duri Dipartimento di Scienze Orali, Nano e Biotecnologiche • Miglior efficienza di taglio • Minor riscaldamento tessuti • Minor effetto abrasivo • Antiriflesso Esacrom Ricerca & Sviluppo Spessore 0,3 mm “Studi di comparazione degli inserti T-Black hanno riscontrato una riduzione del surriscaldamento dei tessuti ed una notevole resistenza all'usura ed alla corrosione”. Prof. A.Scarano, DipartImento di Scienze Orali, Nano e Biotecnologie Università “G.D’Annunzio” Chieti. I nuovi prodotti ESACROM Sinus Lift Nuovo inserto speciale Scollamento & Rimodellamento diamantato diamantato Nuova normativa per un utilizzo agevolato del lavoratore a tempo parziale Una novità degna di nota, nel varie- gato panorama del lavoro a tempo parziale, attiene al cosiddetto part- time agevolato. A seguito della ema- nazione della cosiddetta Legge di sta- bilità 2016 (legge n. 208/2015), difatti, i Ministeri del lavoro e dell’econo- mia, con Decreto interministeriale del 13 aprile 2016, hanno definito le modalità amministrative attraverso le quali i lavoratori vicini alla pen- sione possono, su base volontaria, usufruire della trasformazione age- volata del rapporto di lavoro da tem- po pieno a part-time, consentendo di perseguire il doppio vantaggio di essere agevolati nel raggiungimento del traguardo pensionistico, fruen- do di orari lavorativi meno gravosi, e permettendo contestualmente ai più giovani l’ingresso nel mondo del lavoro, in una sorta di costruttiva staffetta generazionale. La rimodulazione del rapporto di la- voro passa per un accordo tra datore di lavoro e lavoratore/pensionando e l’orario lavorativo non potrà mai essere ridotto al di sotto del 60% qualora il rapporto a tempo pieno previsto dal contratto collettivo di riferimento sia di 40 ore. Nulla vie- ta, che il lavoratore possa svolgere lavoro supplementare, anche se con molta parsimonia, al fine di evitare che la trasformazione del rapporto di lavoro possa essere considerata, dagli organi di vigilanza, in fraudem legis cioè creata ad hoc al solo scopo di conseguire l’agevolazione senza alcuna riduzione effettiva dell’orario di lavoro. Il contratto agevolato di part-time, una volta sottoscritto dalle parti, do- vrà essere trasmesso alla Direzione del lavoro competente per territorio affinché entro cinque giorni rilasci autorizzazione d’accesso al beneficio nonché al Centro per l’impiego. Tra- scorsi inutilmente altri cinque giorni lavorativi dalla richiesta e senza co- municazione di diniego, l’istanza an- drà trasmessa all’INPS che, a propria volta, dovrebbe rispondere entro i successivi cinque giorni. A fronte della riduzione di orario, il lavoratore percepisce non solo la retribuzione riproporzionata ma anche un’ulteriore somma che cor- risponde a quanto il datore di lavo- ro avrebbe dovuto versare all’INPS quale contribuzione per le ore non lavorate (nel caso di un part-time al 40% di ore lavorate, le 24 ore non la- vorate). Quest’ultima somma eroga- ta dall’azienda è omnicomprensiva e non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente (esen- te IRPEF) né viene assoggettata ad alcuna forma di contribuzione pre- videnziale, ivi inclusa quella relativa all’assicurazione INAIL (premi assi- curativi). Inoltre, l’INPS riconoscerà al lavo- ratore la contribuzione figurativa commisurata alla retribuzione corri- spondente alla prestazione non effet- tuata, in modo che non abbia alcuna riduzione all’importo della pensione per il periodo di part-time agevolato. Per l’attuazione dell’agevolazione e per l’erogazione della contribuzione figurativa ai lavoratori che ne faccia- no richiesta, il Governo ha stanziato 60 milioni di euro per l’anno 2016, 120 milioni per il 2017 e 60 milioni per il 2018. In considerazione di ciò, il numero di domande che potran- no essere accolte saranno limitate rispetto alle prime stime fatte, che valutano in quasi 400 mila la platea dei potenziali lavoratori interessati. La disposizione legislativa, tuttavia, riguarda i soli lavoratori dipenden- ti del settore privato che maturino, entro il 31 dicembre 2018, il requisito anagrafico per il conseguimento del diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia e che abbiano, all’atto della trasformazione del rapporto, i requisiti minimi di contribuzione per il diritto al predetto trattamen- to pensionistico di vecchiaia (ver- samento contributivo per 20 anni). Devono inoltre risultare iscritti all’assicurazione generale obbligato- ria e alle sue forme sostitutive con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Ne discende che a tale agevolazione non potranno accedere i lavoratori con rapporto a tempo determinato, ovvero che abbiano in essere un rap- porto di lavoro part-time e/o siano dipendenti di una pubblica ammi- nistrazione, pur in presenza dei re- quisiti anagrafici e pur maturando il diritto pensionistico entro fine 2018. Restano altresì esclusi i lavoratori au- tonomi o i collaboratori coordinati e continuativi. Marco

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