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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.2, 2016

2_2016 l’intervista _ Lee Culp 06 La curva di apprendimento della tecnologia Da 20 anni in prima linea nell’evoluzione digitale in campo dentistico, Lee Culp può essere definito un vero pioniere digitale. All’International Expert Symposium, tenutosi a Madrid quest’anno, Culp ha tenuto una lezione sull’impatto dell’odontoiatria restaurativa digitale nel miglioramento della comunicazione e il lavoro di gruppo nella pratica quotidiana. Dental Tribune Online ha avuto l’opportunità di discutere con lui in merito al suo laboratorio digitale, Sculpture Studios, e alla digitalizzazione dell’odontoiatria. _DT: nonostante l’odontoiatria stia di- ventando sempre più digitale, la comunità dentale sembra ancora divisa sulla que- stione. Lee Culp: sì, abbiamo chi accoglie la tec- nologia digitale e chi è ancora dubbioso o confuso sulla tecnologia. Ma c’è anche un gruppo che sta nel mezzo ed è il più numero- so. Ha già comprato l’attrezzatura necessa- ria ma non ha ancora compiuto la transizio- ne definitiva. Per esempio ha comprato uno scanner ma ancora non lo usa, insomma non si sono ancora votati del tutto al digitale. _Mentre i software e i processi co- struttivi evolvono, i medici hanno bisogno di aggiornarsi. Pensa che ci siano suffi- cienti e adeguate opportunità educative oggi? Esiste di certo una curva di apprendimen- to nella tecnologia e, dal mio punto di vista, le aziende digitali non offrono sempre una buona formazione. Sono bravi nella forma- zione di base ma non ci sono sufficienti corsi avanzati. Gestiamo un’accademia digitale ne- gli Stati Uniti dove offriamo un grande nu- mero di corsi. Tuttavia, dovrebbero essercene di più in ogni Paese perché sempre più perso- ne richiedono nuove competenze specifiche. Una grande richiesta che non trova sempre un’offerta adeguata. _Qual è il focus della vostra azienda? Siamo un laboratorio dove ci occupiamo di restauri dentali, ma allo stesso tempo con- duciamo ricerche estensive su materiali e tec- nologie per diverse compagnie. Per esempio abbiamo seguito lo sviluppo di molti prodotti della Ivoclar Vivadent. Abbiamo collabora- to allo sviluppo del Empress Esthetic e della Ivoclar Denture. Spesso lavoriamo come con- sulenti per progetti di diverse aziende, oltre a offrire formazione per dentisti e laboratori odontotecnici, tutto nel campo digitale. _Lei è un tecnico dentale certificato e formato in modo analogico. C’è stato un momento nel quale ha compreso che lo sviluppo digitale non si sarebbe più ar- restato? Certamente, lo ricordo bene. CEREC (Siro- na) mi ha assunto come consulente per aiu- tarli a creare un sistema di laboratorio. Quan- do ho cominciato, CEREC non era in grado di produrre un dente in 3D. Erano solo linee su uno schermo che dovevano essere interpre- tate per creare il dente ed era incredibilmen- te difficile. Il momento catartico è arrivato quando gli ingegneri e l’unità marketing giun- ti dalla Germania hanno collegato il computer al proiettore e ho visto il dente animarsi. Ho capito subito che quello era la svolta. _Con tutte le possibilità che il digitale mette a disposizione, le competenze tra- dizionali diventeranno obsolete? Qualsiasi sia il progetto al computer, il 25% del lavoro finale dev’essere sempre fatto a mano. Si deve comunque modellare, scol- pire, smaltare e colorare. Tutto questo non andrà perso, semplicemente si arriverà alla parte artistica in tempi più brevi e in modo più efficiente, però il dentista o il tecnico dovranno sempre avere una grande prepara- zione di base. Un cattivo tecnico tradizionale non diventerà un buon tecnico digitale. Allo stesso modo se un dentista non è in grado di prendere un’impronta tradizionale, probabil- mente non saprà farlo nemmeno in digitale. Lee Culp è fondatore e CEO degli Sculpture Studios, un laboratorio dentale e centro di ricerca e sviluppo negli Stati Uniti (Foto: DTI).

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