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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.2, 2016

43 2_2016 l’intervista _ Ulf Glendor “L’idea di una app per i traumi dentali mi è venuta in sogno” Sia che succeda durante lo sport, a scuola o per un incidente in bicicletta, quando un dente si rompe, è necessario agire immediatamente. Al fine di offrire le istruzioni per una cura iniziale il dentista svedese dott. Ulf Glendor ha sviluppato la Dental Trauma First Aid app. Dental Tribune Online ha parlato con lui riguardo alla generale mancanza di conoscenza sul trattamento dei denti che hanno subito un trauma. _DTO: nella sua ricerca ha analizzato mol- ti aspetti delle lesioni dentali. Quali sono i più importanti risultati riguardanti l’incidenza dei traumi, le cause e i costi? Dott. Ulf Glendor: le cause dipendono soprat- tutto dall’età e dall’ambiente. Uno studio condotto nella provincia di Västmanland in Svezia ha messo in luce che durante i primi sei anni di vita le cadute sono tra le maggiori cause di incidenti ai denti. Tra i 7 e i 15 anni e tra i 16 e i 30 anni l’essere spinti è tra le cause principali. Gli ambienti in cui si verificano più spesso gli incidenti sono quello domestico (0-6 anni), la scuola e l’ambiente sportivo (7-15 anni), e ancora durante lo sport e nel traffico tra i 7 e i 30 anni. Il rischio di andare incontro a un secondo trauma aumenta se il primo evento è occorso a 9 anni invece che a 12 anni. _Ha anche scoperto che il trattamento delle lesioni è costoso sia in termini di tempo che economicamente. Ho analizzato il tema in uno studio condotto in Svezia nel 2002. I costi totali stimati (diretti e indiretti) sono di 3,3-4,4 milioni di dollari per mi- lione di individui all’anno e nella fascia di età 0-19 anni. Poiché i traumi dentali affliggono diversi tessuti, i trattamenti sono lunghi e costosi e spes- so continuano nella vita adulta. In Svezia la media delle visite dentistiche a seguito di lesioni ai denti è di 9 ogni due anni, paragonate alle 1,5 visite di pazienti che hanno subito altri tipi di lesioni. Il co- sto medio di queste ultime è di 80 euro a fronte dei 550 euro spesi da pazienti che hanno subito traumi dentali permanenti. _Esiste una consapevolezza adeguata ri- guardo alle azioni di primo soccorso tra categorie quali i genitori e gli in- segnanti? La risposta è no. Nella mia ricerca ho evidenziato come ci sia una sostanziale mancanza di cono- scenza su come affrontare questa eventualità. Un adulto su tre farà esperienza di un trauma dentale durante la vita, nonostante ciò resta un episodio così raro che le persone non si preoccupano di es- sere preparate all’evento. Inoltre, si pensa che non sia igienico aver a che fare con la bocca degli altri e molti individui sono preoccupati di provocare dan- ni, diversamente da quanto succede per altre ferite, come per esempio un taglio sul ginocchio. Infine, la mancanza di conoscenza nel trattare le lesioni dentali non riguarda solo gli insegnanti o i singoli individui ma è comune anche tra i pompieri, la po- lizia e persino lo staff degli ospedali. Per salvare il dente lesionato è necessaria un’azione immediata. Tutto si decide nel mo- mento e sul luogo dell’incidente. Perché un dente sopravviva è necessario che un individuo sappia come agire. Anche i dentisti che non lavorano in cliniche specializzate hanno occasione di vedere questo tipo di lesioni soltanto 5 o 10 volte durante la loro carriera; così, anche se il dente è trattato e trasportato correttamente, se il dentista ha un’e- sperienza limitata, il paziente potrebbe comunque andare incontro a problemi in futuro. Nota editoriale: l’app Dental Trauma è sostenuta dalla IADT e può essere scaricata dal sito www.iadt-dentaltrauma.org.

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