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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.2, 2016

2_2016 28 special _ CBCT posizionamento implantare post-estrattivo im- mediato, senza la preparazione di un lembo di accesso e senza l’esecuzione di procedure di ri- generazione tessutale. Nelle aree estetiche l’as- sociazione tra il biotipo parodontale spesso e piatto e uno spessore corticale significativo ri- sulta relativamente poco frequente7,21 . Tuttavia, identificare questi casi, per quanto non molto frequenti, permette di risparmiare al paziente procedure chirurgiche più costose, che non of- frono benefici aggiuntivi ma, anzi, aumentano il rischio di morbilità. Nel caso presentato, l’attenta diagnosi pre- chirurgica ha reso possibile pianificare un piano di trattamento adeguato. Questo ha risparmia- to al paziente chirurgie addizionali, possibile complicanze di origine infettiva, un decorso post-chirurgico peggiore e costi aggiuntivi. Una diagnosi errata, che avesse previsto procedu- re aggiuntive quali, ad esempio, innesti ossei mirati alla conservazione dell’osso alveolare, avrebbe potuto aumentare il rischio di riassor- bimento osseo come risultato della dissezione del periostio22 e, dato il risultato realmente ri- scontrato, avrebbe significato sottoporre il pa- ziente a over-treatment. Questo caso, quindi, sottolinea l’importanza di una corretta diagnosi preoperatoria. Poiché questa deve essere basata su dati oggettivi e precisi, l’impiego di un dispositivo CBCT di alta qualità e ad alta risoluzione, come il sistema ACTEON Xmind TRIUM, per acquisire scansioni ad alta definizione può apportare una differen- za significativa: maggiore sarà la qualità delle scansioni, più elevato sarà il potere diagnostico del chirurgo. La differenza tra scansioni a eleva- to o minore rumore di fondo, e quindi a mino- re o maggiore nitidezza, può essere facilmente constatata paragonando la CBCT iniziale forni- ta dal paziente, che ha permesso la valutazione dello spessore della corticale residua, se pur con un po’ di difficoltà, con quella eseguita 25 mesi dopo. In quest’ultima non vi è alcun artefatto dovuto alla presenza di metallo e tutte le com- ponenti anatomiche perimplantari, ovvero gli strati spongioso e corticale dell’osso alveolare, i tessuti molli, gli spazi vuoti sono perfetta- mente visibili e agevolmente misurabili. Questa Figg. 6a-6c_Controllo a 5 mesi: la corona provvisoria (a); il condizionamento dei tessuti è avvenuto in modo adeguato, non si osserva alcuna contrazione a livello vestibolare (b, c). Figg. 7a-7c_La corona definitiva è stata consegnata al paziente, raggiungendo un risultato estetico soddisfacente. Fig. 6a Fig. 6b Fig. 6c Fig. 7a Fig. 7b Fig. 7c

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