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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.2, 2016

27 2_2016 special _ CBCT Figg. 3a-d_Posizionamento implantare. Non viene né preparato un lembo di accesso, né eseguita alcuna procedura di tipo rigenerativo (a). Particolari della preparazione del sito e dell’inserimento implantare (b, c), L’impianto in posizione leggermente sotto-crestale e la sua connessione con il transfer pick-up (d). i contatti interprossimali e dopo aver scaricato tutti contatti occlusali statici e dinamici, la vite di ritenzione è stata serrata a 15 Ncm. Non è stato necessario sottoporre il paziente ad anestesia. Al paziente è stato indicato di astenersi dal mordere cibi solidi con gli incisivi per 8 settimane. Cinque mesi dopo, la protesi provvisoria è stata rimossa e posizionata sul modello dei tes- suti duri e molli utilizzato per la sua fabbricazio- ni. Non essendosi riscontrati cambiamenti né a livello dei tessuti molli (Figg. 6a-6c) né a livello dei contatti interprossimali, è stata fabbricata una protesi definitiva cementata utilizzando un pilastro in titano commerciale e una corona in metallo-ceramica. Il pilastro è stato connesso all’impianto serrando la vite di ritenzione a 25 Ncm, utilizzando una chiave dinamometrica, ed è stata così connessa la protesi definitiva utiliz- zando del cemento provvisorio (Figg. 7a-7c). Le radiografie di controllo eseguite immediatamen- te dopo confermano il buon adattamento delle componenti protesiche e il mantenimento del livello osseo perimplantare. A distanza di venticinque mesi, il paziente si è presentato chiedendo di essere riabilitato anche a livello dell’arcata inferiore. È stata eseguita a questo scopo una nuova scansione CBCT che ha permesso anche la valutazione dei livelli ossei in posizione 1.2 (Fig. 8b). L’esame CBCT è stato ese- guito utilizzando un dispositivo CBCT ad alta ri- soluzione (Xmind TRIUM, ACTEON, Milano, Italia) con un FOV 12 x 8. Questo sistema è dotato di un algoritmo di acquisizione e ricostruzione digita- le delle immagini che permette l’ottenimento di immagini uniformi e di alta qualità lungo tutti gli assi visuali, nonché di un software di elabora- zione 3D con funzionalità avanzate. Le scansioni CBCT ad alta risoluzione hanno reso possibile valutare lo stato dell’osso alveolare perimplan- tare in posizione 1.2 con estrema precisione. Si è osservato come il processo alveolare fosse perfettamente conservato rispetto alle immagini CBCT iniziali, sia in direzione bucco-palatale che apico-coronale (Fig. 8a). Questo risultato con- ferma l’appropriatezza del piano di trattamento proposto al paziente in fase prechirurgica. _Discussione I pazienti come quello descritto in questo lavoro rappresentano i candidati ideali per il Figg. 4a, 4b_L’impianto dopo il posizionamento. Visione occlusale (a) e 24 ore dopo (b). È visibile attorno all’impianto la fibrina endogena del paziente. Figg. 5a, 5b_Riabilitazione provvisoria. Dopo avere preso un’impronta, viene preparata una corona provvisoria sul modello in gesso (a) che poi è consegnata al paziente circa 24 ore dopo la chirurgia (b). Fig. 3a Fig. 3b Fig. 3c Fig. 3d Fig. 4a Fig. 5a Fig. 4b Fig. 5b

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