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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.2, 2016

Sebbene nel presente lavoro la stabilità delle stesse fosse soddisfacente, idealmente la mascheri- na chirurgica dovrebbe poggiare sui denti per punti: più l’area di appoggio è estesa, infatti, e più comples- so può essere ottenere l’adattamento ideale (sulla superficie occlusale, per esempio). L’eliminazione di sottosquadri è di grande importanza, e la stessa estensione delle mascherine dovrebbe essere il più possibile ridotta, per evitare problematiche legate alla contrazione del materiale nel tempo, che posso- no causare misfit. Nonostante ciò, il presente lavoro ha dimostra- to come oggi sia possibile progettare e realizzare delle protesi short-span ad appoggio implantare con procedura interamente digitale, a partire dalla pianificazione chirurgica. Ciò permette di posiziona- re gli impianti al meglio, riducendo i rischi collegati all’intervento e i tempi dello stesso. Il disagio post- operatorio per il paziente sarà notevolmente ridotto, grazie all’impiego di metodica flapless. La procedura full digital permetterà infine un notevole risparmio di tempo per il paziente e il professionista, con conse- guente riduzione dei costi26,27 . _Conclusioni Nel presente lavoro, abbiamo presentato un metodica full-digital per il posizionamento gui- dato di impianti nei settori posteriori della ma- xilla di 15 pazienti, e la successiva realizzazione di protesi fisse implanto-supportate. In tutto, venivano posizionati 30 impianti attraverso procedura flapless. Le dime chirurgiche erano facilmente posizionate sugli appoggi dentali ed erano caratterizzate da sufficiente stabilità. Gli impianti erano caricati immediatamente con protesi fisse parziali in PMMA. Tali protesi era- no agevolmente adattate sui monconi provvisori in titanio, avvitate e rimanevano in situ per un periodo complessivo di 3 mesi. Al termine del periodo di provvisorizzazione, si procedeva a im- pronta ottica definitiva, e conseguentemente alla preparazione di framework fresati in zirconia su modelli 3D printed in resina. I framework erano poi rivestiti di ceramica e consegnati ai pazienti. Alla visita di controllo a 1 anno, nessun paziente riferiva di avere avuto alcun problema o compli- canza biologica o funzionale a carico dei restauri implanto-supportati. Tutti i restauri erano rego- larmente in funzione con notevole soddisfazione da parte dei pazienti. Il presente lavoro ha dei li- miti (numero ridotto di pazienti trattati e impian- ti inseriti, periodo di follow-up breve) e ulteriori lavori saranno necessari per validare la metodica qui presentata. expert article _ implantoprotesi

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