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Lab Tribune Italian Edition No.3, 2016

4 Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2016 Case Report Riabilitazione protesica con utilizzo di attacchi intercambiabili in caso di I classe di Kennedy Odt. Fabrizio Coppola, Laboratorio Odontoservice snc, Bologna Paziente portatrice di protesi fissa superiore e protesi combinata in- feriore. Si interviene nella parte in- feriore perché giudicata prioritaria dalla paziente. Il medico studiando il caso verifica le varie opzioni terapeutiche. – Opzione 1: ripristino masticato- rio con l’utilizzo di impianti nel 3° e 4° quadrante non accettato dalla paziente. – Opzione 2: ripristino masticato- rio con la progettazione di prote- si combinata sui pilastri naturali, soluzione accettata dalla pazien- te in quanto già portatrice di tale dispositivo medico su misura. Si opta per un progetto di protesi combinata con l’utilizzo di attacchi Rhein83 OT Tecno per la gestione della scarsa dimensione verticale nel 4° quadrante. Paziente di sesso femminile di anni 57 si presenta nello studio del dott. Ascalone manifestando la volontà di sostituire la protesi combinata inferiore ormai usurata. L’odontoiatra dopo avere visionato la RX (Fig. 1), rimosso il dispositivo medi- coeavereeffettuatoicontrolli,leboni- fiche e le preparazioni del caso, rileva le impronte e le invia al laboratorio. L’addetto in laboratorio, appena ri- cevute le impronte, le sviluppa ed effettua i monconi sfilabili. Si passa poi alla modellazione in cera dei supporti (Fig. 2), alla scelta del tipo di attacco (in questo caso sono stati scelti attacchi OT Tecno in quanto la dimensione verticale non permetteva l’uso di attacchi extra- coronali sulle corone distali quindi si è preferito seguire l’andamento della cresta), al fresaggio (Fig. 3), all’applicazione degli attacchi (Fig. 4), al raccordo dei fresaggi (Fig. 5) e al controllo degli spazi. Dopo le fasi di pernatura e fusione, si esegue il controllo delle fusioni sul modello (Figg. 6, 7): solitamente si tratta solo di inserire le fusioni in posizione sui denti pilastri come si evince dalle foto. Si passa poi alla fase di tiratura dei supporti metallici e si inviano in studio per la prova. Il medico, dopo avere inserito le fu- sioni sui denti pilastro, reimpronta e rileva la dimensione verticale, il colore e successivamente invia il tutto al laboratorio. Il modello di posizione viene svilup- pato (Fig. 8). In questo caso si con- trolla il rispetto della papilla (Fig. 9) poi si procede a ceramizzare. Finita la ceramizzazione è sempre consigliabile inviare le ceramiche per la prova colore in studio, dopo di che si procede con la fase di rifinitu- ra del fresaggio sul metallo (Fig. 10). Come si vede dalle foto si è fresato a 180°, quindi con coulisse sia vestibo- lari sia linguali (Figg. 11, 12). Si passa poi all’incollaggio della ghiera filettata, operazione che sarà eseguita su parallelometro per ave- re la conferma del parallelismo di tutte le parti (Figg. 13, 14). > > pagina 5 Fig. 1 - RX iniziale del caso. Fig. 2 - Monconi sfilabili e corone modellate in cera. Fig. 3 - Corone fresate su cera. Figg. 4, 5 - Inserimento attacchi e fresaggio su cera. Figg. 6, 7 - Fusioni spernate con inserimento sui monconi. Figg. 8, 9 - Fusioni rifinite prima dell’invio in studio per la prova e la nuova presa dell’impronta. Fig. 10 - Modello di posizione con ceramizzazioni e rifinitura più lucida- tura del metallo. Figg. 11, 12 - Corone LP ceramica prima dell’incollaggio delle ghiere filettate. Figg. 13, 14 - Utilizzo del parallelometro per l’incollaggio delle ghiere.

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