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Dental Tribune Italian Edition No. 7, 2016

32 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2016 GESTIONE DEL BIOFILM SOPRA-SOTTO GENGIVALE GBT GUIDED BIOFILM THERAPY NUOVO PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEL BIOFILM CON POLVERE DI ERITRITOLO - PLUS TRATTAMENTO VELOCE, DELICATO E CONFORTEVOLE GET BEST TREATMENT CONTATTACI !! dental@ems-italia.it Pubblicità GBT.indd 1 16/06/16 16:56 Rimozione del biofilm: ruolo delle polveri a bassa abrasività Il biofilm, con la sua struttura complessa e gerarchica, rappresenta la principale causa della malattia parodontale e della patologia perim- plantare. L’obiettivo della terapia parodontale non chirurgica è quello di rimuo- vere il biofilm fino a ottenere una massa critica tollerabile dall’ospite. Tale massa critica sarà diversa a seconda della suscettibilità dell’ospite che gioca un ruolo fondamentale nella diversa manifestazione della patologia a parità di biofilm accumulato. I primi colonizzatori della super- ficie dentale o implantare sono batteri aerobi, principalmente Streptococchi e Actinomices, poco patogeni di per sé ma che creano le condizioni per l’adesio- ne delle specie patogene in par- ticolare quelle del gruppo rosso. La periodica ed efficace rimozio- ne professionale e domiciliare del biofilm sopra e sottogengi- vale è perciò fondamentale nel mantenere le condizioni di salute parodontale evitando che si crei- no le condizioni favorevoli per l’adesione dei patogeni. Profilassi e terapia di mantenimen- to diventano perciò fondamentali dopo la terapia attiva iniziale. Tradizionalmente, ciò si esegue con sessioni di Scaling and Root Planing (SRP) a mezzo di strumen- ti manuali, meccanici e coppette in gomma con paste abrasive. Strumentazioni troppo aggres- sive delle superfici dure e l’in- vasione dei tessuti molli con strumenti manuali e meccanici possono portare però a danni iatrogeni quali l’irruvidimento delle superfici favorendo l’accu- mulo di placca e macchie, iper- sensibilità dovuta all’asportazio- ne del cemento e recessione. Ove non sia presente tartaro per- ciò risulta eccessivo e dannoso eseguire tale strumentazione ed è indicato invece rimuovere deli- catamente il biofilm. In tale ottica si sono introdot- te le polveri a bassa abrasività: glicina prima ed eritritolo di re- cente. Tali polveri grazie alla loro granulometria ridotta (25 micron la prima e 14 la seconda) consen- tono una rimozione meccanica efficace del biofilm senza irru- vidire le superfici, danneggiare i tessuti molli o asportare il ce- mento; l’eritritolo possiede inol- tre un potente effetto antimicro- bico. Risultano confortevoli per il paziente, sono facili da usare, veloci e veicolatili anche in ta- sche residue fino a 9 mm grazie all’introduzione di uno speciale puntale flessibile, il perioflow. Il nuovo protocollo di utilizzo (Guided Biofilm Therapy – GBT) prevede una sequenza ben preci- sa di utilizzo, con inclinazioni, ir- rigazione e pressione specifiche per ogni situazione clinica e vie- ne guidato dal rivelatore di plac- ca applicato all’inizio per iden- tificare il biofilm e rimuoverlo completamente. Diverse sono le pubblicazioni in merito, e i risul- tati clinici in terapia di manteni- mento sono entusiasmanti. Dott.ssa Magda Mensi, Prof. aggregato di Parodontologia e Chirurgia orale Università degli Studi di Brescia Pubblicità GBT.indd 116/06/1616:56

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