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today Expodental Meeting Rimini, 2016

6 Expodental Meeting • Rimini Tethys H10 Plus, il mondo della disinfezione non è più lo stesso Mocom porta una vera e propria rivoluzione nel mondo della disinfezione con il nuovo Tethys H10 Plus, il dispositivo che in un solo passag- gio svolge le fasi di decontaminazione, lavaggio, termodisinfezione e asciugatura ad aria calda degli strumenti, preparandoli in modo total- mente automatico alla fase di imbustamento e successiva sterilizzazione. Grazie a questo inno- vativo e compatto dispositivo, infatti, il processo di ricondizionamento è semplice ed efficace e libera l’operatore da un’attività impegnativa e rischiosa. Efficacia, sicurezza e risparmio Tethys H10 Plus è un dispositivo medico con- forme alla normativa EN ISO 15883-1/2: permet- te di raggiungere un livello di termodisinfezione estremamente elevato con A0 che può essere impostato da 600 a 6000, un dato facilmente visualizzabile a schermo anche prima della sele- zione del ciclo. Dopo aver impostato il programma sulla sem- plice interfaccia del display touch screen a colo- ri, le fasi del ricondizionamento sono completate in modo automatico; l’intervento dell’operatore in questo modo è limitato e si eliminano i rischi con la garanzia di strumenti puliti, disinfettati e asciutti. Veloce e compatto Decontaminazione, lavaggio ad ultrasuoni, termodisinfezione e asciugatura ad aria calda sono completati in un solo passaggio della dura- ta di 35 minuti. Tethys H10 Plus è un table top completo di tutto ed offre le stesse prestazioni dei termodi- sinfettori tradizionali – decalcificatore, serbato- io per il detergente, pompa di carico, pompa di scarico e acqua stop – in dimensioni compatte e adatte a tutti gli studi. Per informazioni: Mocom Via Saliceto,22 - 40013 Castel Maggiore (BO) Tel: +39 051 703168 infomocom@mocom.it - www.mocom.it Pad. C1 – Stand 078, Corsia 2 Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, interviene al Convegno ANTLO “La questione odontotecnica oggi” Venerdì 29 aprile, nell’Auditorium del Ministero Dalla relazione panoramica di Maculan: «Non esiste una questione odontotecnica slegata da quella odontoiatrica» La partecipazione promessa è sta- ta mantenuta, nonostante gli impegni e il Consiglio dei Ministri. Per la prima volta un Ministro della Salute partecipa a un Con- vegno di odontotecnici, rappresentanti di tutte le regioni italiane, e per la prima volta al Ministero della Salute. L’intervento è stato richiesto personal- mente dal Presidente dell’Associazione Nazionale Laboratori Odontotecnici, Mas- simo Maculan, nel corso di un incontro nei giorni precedenti, in presenza del Gen. Franco Condò, Consigliere per l’Odontoia- tria, durante il quale si sono illustrati i temi del convegno e la partecipazione di tutti i soggetti della filiera dentale, che occupa circa 150.000 addetti. Il Ministro, sorridente e cordiale, spiega di aver accettato l’invito, «in quanto siete una branca importante all’interno dell’o- dontoiatria». In poche parole rassicura il pubblico odontotecnico su alcuni dei temi oggetto del Convegno, quali il DDL Loren- zin, che ha finito l’iter in Commissione Igiene e Sanità del Senato, contenente una norma precisa e stringente sull’a- busivismo e il riordino delle professioni sanitarie. Il Ministro Lorenzin ricorda che il Ministero ha accettato di lavorare in siner- gia riguardo alla normativa sui device, nodo cruciale contenuto nella relazione introduttiva di Maculan, e auspica un’ana- loga collaborazione con gli odontotecnici all’interno dei Lea. Rivolgendosi alla platea composta da alcuni rappresentanti di dentisti, igienisti, universitari, assistenti alla poltrona, indu- stria del dentale, stampa di settore, il Mini- stro Lorenzin dichiara apertamente che la salute del cavo orale è stata sottovalutata e trascurata a causa della crisi, oltre che nel- lagestioneeprogrammazionediintervento nelle regioni. Le ristrettezze delle cure han- no avuto come immediata conseguenza un aumento del cancro orale. Pertanto è previsto un incremento della cura del cavo orale nei Lea, per difendere le categorie più deboli: bambini e persone meno abbienti. Nel salutarla, si dichiara soddisfatto Maculan che, insieme all’aiuto del perse- verante dott. Troiano e di tutta la dirigenza ANTLO, ha ottenuto un indubbio succes- so. L’invito all’unitarietà è stato unanime, nonostante le indispensabili divergenze tra le parti: tutti disponibili, nei loro interventi, a dirimere con il dialogo qualsiasi conflitto con l’obiettivo comune di favorire l’acces- so alle cure odontoiatriche dei cittadini, nell’interesse dei pazienti, sia per etica sia per diritto costituzionale. In ultima analisi, questa è anche la conditio sine qua non per garantire continuità, qualità e prospe- rità per i 150.000 circa addetti ai lavori del comparto dentale. Tra i delegati delle altre categorie inter- venuti, la Presidente dell’AIDI, Antonella Abbinante, e il Segreterio generale SIASO, Fulvia Magenga, entrambe per la prima volta invitate a parlare a un convegno di odontotecnici. Per gli odontoiatri è inter- venuto Pierluigi Delogu, Presidente AIO e, per l’Industria, Alessandro Gamberini, Pre- sidente di FIDE e Promunidi. Il Convegno, introdotto da un’ampia relazione di Massimo Maculan, disponibile nelle cartelline congressuali, cui rinviamo per gli approfondimenti in altri articoli, ha riguardato un’ampia analisi della quarta rivoluzione industriale “Industry 4.0”, come recentemente nominata a Davos al World Economic Forum. Di particolare interesse per la professione odontotecnica i risvolti della “manifattura additiva”, ovvero delle stampanti 3D, e i problemi relativi ai dispo- sitivi, la cui normativa oggi si riferisce solo alle manifatture sottrattive, mentre rimane aperto il nodo delle circolari e sui dispositivi prodotti con CAD/CAM. Non sono mancati i temi cari all’AN- TLO, quali il superamento della crisi strutturale dell’odontoiatria, le vicende sulla lotta all’abusivismo e al prestano- mismo, il profilo professionale e il gruppo tecnico delle professioni non cliniche e, in ultimo, la contrazione della profes- sione odontotecnica. Massimo Maculan conclude: «Lasciamo da parte il poco che ci divide e insieme lavoriamo per il molto che ci unisce, a cominciare da far tornare i pazienti a curarsi i denti». Letio magistralis a cura dell’On. Gior- gio La Malfa dal titolo: “Un’altra Euro- pa”, interessante excursus storico delle origini e dei perché dell’Europa visti da un economista fortemente keynesiano, mentre gli onorevoli Alessandro Pagano e Marco Rondini intervengono sottoli- neando quanto è stato l’interessamento Il Ministro B. Lorenzin con il Presidente ANTLO M. Maculan, il Gen. F. Condò e M. Troiani. riservato alle richieste degli odontotecni- ci, riferendosi agli emendamenti al DDL Marinello. Anche Roberto Rosso è inter- venuto, fornendo un po’ meno numeri del solito e rinviando alle analisi che saranno presentante alla prossima Expodental a cura dell’UNIDI, ma sollevando alcune delle questioni che, secondo KeyStone – società di cui è Presidente – rappre- sentano i focus che riguardano l’odonto- tecnica, e quali le domande e le risposte che deve farsi il laboratorio italiano per continuare a esistere come azienda. Se la condizione fondamentale è che ci siano i pazienti, lo è altrettanto le capacità di investimento del laboratorio e di asso- ciarsi tra piccoli laboratori per resistere su un mercato dove il concorrente, in realtà, non è il dentista che ha acquistato il CAD/ CAM, quanto l’industria, mentre dall’inda- gine risulta che, sia in Italia sia all’estero, i dentisti sono convinti che la protesi tradi- zionale continuerà a esistere. Il Generale Condò, Consulente del Mini- stero della Salute, conclude il Convegno riguardo ai manufatti protesici, sostenendo che fare delle Linee guida in cui si precisi che il manufatto deve passare dalle mani dell’odontotecnico,atuteladeipazienti,èla condizione per non far “sparire” del tutto la categoria. Anche la riforma del Titolo V e l’esito del referendum potranno agevolare la rivisitazione del profilo. Ringrazia Maculan per l’apertura a tutte le componenti: «Chi si sottrae al confronto non opera nella direzione di risolvere quella palude in cui l’odontoiatria si sta avvitan- do». Le motivazioni per cui non sono state accolte la proposta di una Conferenza sul dentale, non gli sono chiare. L’augurio è che, per trovare delle buone soluzioni ed essere più forti, ci sarà una partecipazione unanime, comprensiva degli assenti odier- ni, al convegno ANTLO. Patrizia Gatto Esiste una cosiddetta “questione odontotecnica” che ha costituito il tema centrale dell’incontro organizzato a Roma da ANTLO il 29 aprile, presso l’Auditorium del Ministero della Salute. Si tratta di un argomen- to piuttosto longevo, affrontato più volte anche su queste pagine. Nella sua relazione panoramica, quasi una sorta di encliclica odontoiatrica, Massimo Maculan, il combattivo presidente ANTLO, ha commentato, tra il sarcastico e l’indignato, l’“antichità” di un dispositivo di legge che regola la figura dell’odontotecnico, che risale addirittura al 1928, “inchiodato” giuridicamente e storicamente a quell’anno, a un Regio Decreto (per la cronaca il 1334) firmato da Mussolini, da sua maestà Vittorio Emanuele e dal Guardasigilli Rocco, padre del famoso Codice penale. Giurista di grande ingegno, certo. Peccato sia stato sopravan- zato dai tempi e dalle ideologie. Origine ed etichettatura giuridiche così vetuste meritano certa- mente una rivisitazione, ma qui cominciano i guai. Già, «perché dopo aver individuati 24 profili professionali da regolamentare con il D. Lgs. 502 del 1992 sulle professioni sanitarie – puntualizza Maculan, sem- pre tra l’indignato e il sarcastico – ben 22 profili su 24 ne sono stati regolamentati», alcuni dei quali addirittura, ex novo, senza una storia precedente. E gli odontotecnici? Niente. «Adhuc sub judice» ancora confinati nella originaria cornice giuridica ultraottantennale, assieme agli ottici. Il perché anche questi ultimi siano rimasti privi di regola- mentazione, nella sua relazione incendiaria Maculan non lo dice, e del resto nemmeno importa sapere. Mentre invece, sono ben note, anzi «stranote» dice lui, le ragioni di tale silenzio giuridico, giudicate «altrettanto incredibili e peraltro modificatesi in corsa d’opera». Que- sto, fa notare, mentre già si parla di quarta rivoluzione industriale, di manifattura additiva e di digitalizzazione. Pur lamentando l’esiguità e l’assordante assenza di alcuni prota- gonisti della filiera a questo incontro “storico” con il Ministro della Salute, Maculan ha fatto le sue osservazioni dinanzi a tutte le rappre- sentanze dell’universo dentale, tra le quali, non si può non sottolineare (è la prima volta) quella degli igienisti e degli ASO, che hanno preso la parola ufficialmente. Sensibili evidentemente alle ragioni di ANTLO, visto che si sentono, più di altri «sulla stessa barca» con gli odonto- tecnici. Il fatto che molte delle osservazioni di Maculan (che qui, per ragioni di spazio, riportiamo solo in parte) siano state improntate al sarcasmo e alla rivalsa, non deve far perdere di vista tuttavia la voglia dichiarata di confronto costruttivo con i vari interlocutori. Soprattutto con alcuni, «sostanziando un concetto di partecipazio- ne, cui molto teniamo», precisa. «Anche se derubricato a vecchio e inutile arnese in questo tempo egemonizzato dal leaderismo e da superficiale coinvolgimento tramite i social», Maculan ribadisce infatti la sua fede nella collaborazione, sostanziata dallo slogan “Insieme, protagonisti”, richiamando un con- cetto essenziale: «Che non esiste una questione odontotecnica sle- gata da quella odontoiatrica». Un appello quindi al “stiamo uniti”, cui segue subito dopo, però, la stoccata: «Il livello di interdipendenza tra l’odontoiatria e i restanti soggetti della filiera è così evidente da rende- re improponibile la concezione secondo cui quanto avviene in odon- toiatria debba essere inteso come una sorta di “privativa” di qualcun altro». A buon intenditore… Dental Tribune Italia Tel: +39051703168

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