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today Expodental Meeting Rimini, 2016

21 Expodental Meeting • Rimini #ciosp60years The largest dental event in Latin America! Organizer: International Media: Support: Follow us on: /apcdcentral @apcdcentral /apcdcentral Information: Exhibit Inquiry: Transforming the History of Dentistry Chirurgia robotica: i nuovi strumenti della professione medica A sottolineare l’importanza delle nuove tecnologie in Italia e della loro applicazione è il prof. Cristoforo Di Bernardo, esperto chirurgo d’urgenza, noto all’interno della realtà ospedalie- ra palermitana. Lo specialista rimarca l’importanza dei nuovi strumenti chi- rurgici e della dimensione dialogica che da essi scaturisce, consentendo alla medicina di riappropriarsi di quel- la dimensione antropologica spesso trascurata e sopravvalutata, che però è alla base di ogni interazione medi- co-paziente. «Il crescente sviluppo di nuove tec- nologie e il miglioramento di comples- si modelli robotici hanno permesso un parallelo perfezionamento di molte pratiche medico-chirurgiche, non solo in termini di effettiva riuscita di inter- vento operatorio, ma anche in rela- zione a varie procedure diagnostiche. Basti pensare alla chirurgia mini-inva- siva e laparoscopica, a quella endo- scopica diagnostico-operativa, alle nuove tecniche di trapianti, alla radio- logia interventistica, alla day surge- ry e a quella robotica.» La robotica medica, o Robotic Assisted Surgery, ha infatti visto nell’ultimo decennio una crescita vertiginosa dell’impie- go dei suoi strumenti. I “sistemi” da Vinci, dal nome del primo robot chi- rurgico, in soli 8 anni hanno dato il loro contributo in decine di migliaia di interventi. «L’utilizzo di robot in sala operatoria rappresenta un migliora- mento, soprattutto in interventi su pazienti ad alto rischio. Nonostante i costi elevati dell’apparecchiatura e la necessità di continui corsi di aggior- namento per la preparazione tecnica dei chirurghi, la robotica può definirsi una innovazione proficua.» Il professore racconta di come oggi molti interventi neurovascolari o di applicazione di stent aortici vengano condotti utilizzando la chirurgia robo- tica, usufruendo anche di robot teleco- mandati a distanza. Queste pratiche, lungi dallo snaturare la componente umana della medicina, consentono e promuovono, invece, un’interazio- ne antropica tra specialisti di diversi settori. «Nella sala ibrida Ismett, che per altro è stata inaugurata da poco qui a Palermo e rappresenta un’ec- cellenza per la sanità meridionale, poiché unica del Sud Italia, lavora un team multidisciplinare che include l’emodinamista, il radiologo, il car- diochirurgo, l’anestesista e numerosi infermieri, perfusionisti e tecnici.» La possibilità di confronto e di dialogo tra esperti di ambiti diversi permette una maggiore efficacia dell’interven- to medico e dà facoltà alla medicina di riappropriarsi di quella dimensione antropologica spesso trascurata e sopravvalutata, che però è alla base di ogni interazione medico-paziente. «La tecnologia ha permesso miglio- ramenti un tempo impensabili sia per le più favorevoli possibilità pro- gnostiche, sia per il minore tempo di ricovero e una più rapida ripresa post- operatoria, il tutto riducendo drasti- camente i costi di degenza», spiega il prof. Di Bernardo. «Per esempio, se oggi pensiamo a un intervento su un quadro addominale acuto, pensiamo a un intervento in video-laparoscopia, e non più a uno a cielo aperto. Questo si traduce, poi, in maggiore effica- cia interventistica, in minor tempo di ripresa del paziente e sostanzialmen- te in un più elevato numero di risolu- zioni definitive.» Interventi un tempo rischiosi e a frequente prognosi infausta, come quelli relativi alle emorragie esofagee secondarie a cirrosi epatica, vengono oggi risolti molto più facilmente. «In casi di importanti emorragie interne, il medico rimaneva quasi impotente di fronte all’emergenza. Oggi, grazie a tecniche come l’endoscopia d’urgen- za, è possibile salvare molte vite.» Il connubio tra sapere chirurgico e inno- vazione tecnologica trova uno dei suoi campi d’applicazione migliore nelle tecniche radiologico-interventistiche, soprattutto in ambito cardiochirurgi- co. Strumenti quali coronarografia e angiografia consentono di individuare il problema precocemente e interve- nire su esso repentinamente. Que- sta branca della radiologia medica ha come obiettivo quello di ottenere risultati migliori rispetto alle classiche tecniche chirurgiche, intervenendo in maniera mirata e poco invasiva. S. Morreale Foto: Cobisimage © Sisu.

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