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Lab Tribune Italian Edition

7Lab Tribune Italian Edition - Novembre 2015 Soci Attivi AIOP << pagina 6 Dopo pochi giorni dal posizionamen- to, la paziente riferisce una migliore e più stabile funzione masticatoria e la riduzione dei rumori articolari deter- minando una sensazione di maggior confort complessivo (Figg. 20-25). Come già anticipato la prima chirurgia ha in- teressato il gruppo frontale superiore ed è stata una chirurgia osseo-resettiva con osteoplastica e ostectomia, lembo vestibolare a spessore parziale e lembo palatino assottigliato secondo Corn; sutura a materassaio verticale esterna ancorata in seta 4-0 (Figg. 26-28). Non è stata eseguita preparazione intraopera- toria dei monconi per non aumentare lo spazio mesio-distale tra le radici ren- dendo più difficoltosa la ricrescita delle papille,mentrenellechirurgieresettive dei settori posteriori è stata eseguita la preparazione intraoperatoria dei mon- coni con ribasatura intraoperatoria dei provvisori. Al momento della rivaluta- zioneabbiamoconstatatochelostatodi salute dei tessuti è molto buono grazie anche all’eccellente compliance della paziente; l’esame radiografico eviden- zia l’assenza di difetti ossei e le lesioni endodontichesonoinviadiguarigione. Ilsorrisononscopreoltreitrequartide- gli incisivi superiori, quindi la paziente stessa ha ritenuto accettabile la leggera discrepanza tra le parabole gengivali dei suddetti elementi (Figg. 29-31). La cartella parodontale di rivalutazione mostra dei sondaggi sotto i 3 mm per- tanto si può procedere con la finalizza- zione. La finalizzazione protesica inizia con la preparazione definitiva dei mon- coni, quindi i provvisori vengono riba- sati e si allungano i margini con la tec- nica “pepe e sale”, rimanendo sempre distanti di circa 1 mm dai tessuti (Figg. 32-34). Sicondizionanoitessutialivello delle selle edentule e si crea sul prov- visorio la falsa radice mesiale del 36. In una seduta successiva viene eseguita l’assiografia della paziente individuan- do l’asse cerniera terminale e registran- do i tragitti eccentrici. L’asse cerniera terminale viene marcato sulla cute della paziente con un tatuaggio punti- forme in modo da ritrovarlo quando si riprenderà l’arco facciale per il rimon- taggioinarticolatore(Figg.35-37). Nellastessasedutavengonorilevate: – impronte definitive con cucchiai individuali in resina e tecnica di re- trazionegengivaleadoppiofilo; – chiavediverificadellaposizionedei dueimpiantiadiacenti; – 3 cere di centrica per il montaggio deimodelliinarticolatore. Al laboratorio vengono forniti, per il manufatto definitivo: i modelli dei secondi provvisori; foto del viso con i secondi provvisori; impronte; 3 cere di centrica;registrazioneassiograficaindi- viduale; dimensione verticale; e colore rilevatoconlospectroshade. Quindi i modelli master ci vengono ri- spediti ed effettuiamo personalmente il montaggio in asse cerniera terminale con la verifica delle tre cere e split cast (tecnica di Lauritzen) (Figg. 38-39). Per le fusioni la lega utilizzata è oro-plati- no-palladio (Figg. 40-46). La struttura dell’arcata superiore è inizialmente frazionata in tre parti con la predispo- sizione per le saldature secondarie che saranno eseguite dopo il rimontaggio. Avendo utilizzato la metodica DCS quando si è rilevata l’impronta di po- sizione degli impianti, per le corone av- vitate è possibile passare direttamente allaprovadellaceramicanellafasedibi- scotto.Leprovediadattamentointerno delle travate auree sono effettuate con l’ausiliodiuncementozoe.Inunasedu- ta successiva si provano le ceramiche a biscotto e si eseguono le necessarie va- lutazioni estetiche e le prove fonetiche. Lavorandoinassecernieraterminalein questafasesiconfezionanoinboccaso- lamenteleguideanteriori(Figg.47-53). Per il rimontaggio viene ripreso l’arco facciale utilizzando i tatuaggi cutanei della prima assiografia; poi vengono rilevate 3 cere di centrica e le impronte delleceramicheabiscotto. Dal momento che l’arcata superiore è ancora frazionata, le ceramiche ven- gono bloccate da una dima in resina. Anche il rimontaggio viene eseguito in studio con la verifica delle tre cere e split cast (tecnica di Lauritzen) (Figg. 54- 56).Siarrivaquindiallavorofinito(Figg. 57-60). Con il lavoro definitivo vengono confezionati dal laboratorio due addi- tionalindisilicatodilitio,programmati in fase di ceratura, da cementare ai ca- nini inferiori per ottenere una buona anatomia delle superfici palatali dei ca- nini superiori (Figg. 61-65). Il manufatto viene cementato dopo averlo lasciato in prova per 24 ore. Infine, la paziente è stata dotata di un night-guard in re- sina morbida ed è stata inserita in un programma di mantenimento igienico trimestrale (TPS) con radiografie e son- daggidicontrolloperiodici(Figg.66-74). Dal momento che il ripristino di una adeguata funzione era l’obiettivo prin- cipale della nostra riabilitazione, credo che, lavorando a valori individuali in asse cerniera terminale, l’obiettivo sia stato raggiunto, anche grazie all’eccel- lente collaborazione della paziente che, peraltro, riferisce piena soddisfazione esteticaemasticatoria. Nota: per esigenze di produzione, la cromia delle foto riportare in questo articolo possono non essere fedeli alla realtà. Fig. 58 Fig. 62 Fig. 66 Fig. 70 Fig. 74 Fig. 57 Fig. 61 Fig. 65 Fig. 69 Fig. 73 Fig. 56 Fig. 60 Fig. 64 Fig. 68 Fig. 72 Fig. 55 Fig. 59 Fig. 63 Fig. 67 Fig. 71

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