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Dental Tribune Italian Edition

3Ortho Tribune Italian Edition - Ottobre 2015 L’intervista PROFESSIONAL DENTAL MEETINGS & EXPO TURKISH DENTAL BUSINESSMEN ASSOCIATION Estetica, salute e relative interconnessioni < pagina 1 Cos’è importante quando ci si occupa di un giovane paziente? Dal mio punto di vista, è importante capire come l’estetica e la salute sia- no interconnessi nella pratica medica odierna e come queste influenzino i giovani. Tutte le pratiche diagnostiche insegnano ai giovani come osservare se stessi e il proprio corpo in relazione al loro star bene: questo riguarda le diagnosi psichiatriche, le proporzioni nelle visite periodiche o, come in que- sto caso, le misurazioni delle funzio- nalità corporee. Differenti diagnosi sono state legittimamente consegnate quando le persone hanno imparato ad osservare e giudicare, ma anche quan- do hanno imparato ad usare i concetti su ciò che è considerato “divergente” e cosa può essere migliorato. Le norme morfologiche che sono sta- te usate per selezionare chi è idoneo ai trattamenti ortodontici sono rigi- de. Ciononostante, non rispecchiano un’occlusione comune, ma piuttosto ne specificano una ideale. L’ideale privilegia la simmetria, le linee rego- lari e una fila di denti senza fessure e accavallamenti. Il paradosso è che l’or- todonzia offre miglioramenti estetici per i giovani, ma deve anche gestire la crescente insoddisfazione delle richie- ste fatte dai giovani pazienti e dai loro genitori. Come mi ha raccontato un ortodontista: «Le richieste dei pazien- ti sono incrementate se guardiamo indietro di venti o venticinque anni. Noi facciamo di più quando possiamo fare di più». La conoscenza di tecniche avanzate rende possibile la creazione di bite migliori. Anche se gli ortodonti- sti cercano di evitare ai giovani la sen- sazione che ci sia qualcosa di sbagliato nel loro aspetto, la pratica ortodontica stessa costituisce il massimo incentivo per desiderare un bite di più bell’aspet- to e per conformare le normative alle aspettative riguardo ai bite. Il dott. Ian Hacking ha mostrato come le classificazioni di individui fanno in modo che le persone riflettano su se stesse. Le categorie usate nelle inda- gini scientifiche interagiscono con le persone che vengono categorizzate. Le categorizzazioni cambiano il modo stesso in cui le persone vedono se stes- se, inoltre, le categorie assumono nuo- vi significati quando vengono usate: esse vengono trasformate al di là del tempo e in nuovi contesti. Perciò, è im- portante osservare come i metodi delle misurazioni ortodontiche colpiscono i giovani, e anche come i giovani in- terpretano e fanno uso delle diagnosi e dei concetti. Il significato delle diffe- renze e dei trattamenti può cambia- re durante il processo come risultato dell’immagine dei loro bite e dei denti con cui i giovani si presentano. Ha osservato delle differenze tra i bambini e i genitori nell’autopercezione del bisogno di trattamento? E la diffusione del trattamento presenta delle divergenze tra i maschi e le femmine? In qualche caso i genitori erano più impazienti di ottenere un trattamen- to per il bambino. Il bambino accet- tava la cura. In altri casi, gli stessi giovani pazienti desideravano un trattamento. Un genitore mi disse che l’occlusione andava bene ma il figlio aveva insistito per ricevere un trattamento. Per quanto concerne le differenze tra maschi e femmine, si crede che la ma- locclusione riguardi maggiormente le bambine rispetto ai bambini. Uno degli ortodontisti che ho intervistato ha affermato che le bambine erano più motivate e attente rispetto ai maschi e che i bambini erano più in- clini a sottovalutare le divergenze an- che moderate. In ogni caso, c’è uno spostamento nel desiderio di tratta- menti ortodontici nei maschi, come è stato rilevato nel numero di casi di richiesta di trattamento. Tra il 2000 e il 2010, ci sono stati cinque periodi di richieste tanto per molte bambine quanto per i bambini. Nel 2012, chi faceva richiesta di trattamento ave- va sei anni in entrambi i sessi. La mia conclusione è che gli incentivi nell’a- vere denti corretti e un bite di più gradevole aspetto hanno avuto effet- to sia sui maschi sia sulle femmine. In un sondaggio inglese, il 53% degli intervistati ha detto che i denti impeccabili delle celebrità e delle figure pubbliche li fa sentire sotto pressione nell’avere anche loro denti perfetti. Le sembra che le norme estetiche giochino un ruolo più importante al giorno d’oggi rispetto al passato? La dott.ssa Nancy Etcott, assistente di Psicologia presso la Harvard Me- dical School e psicologa, ha studiato gli ideali di bellezza a livello storico e cross culturale. Ha osservato che gli ideali di bellezza esistono probabil- mente da quando esistono gli esseri umani moderni. In ogni caso, sin dai primi anni del XIX secolo, la biome- dicina ha descritto le caratteristiche dei corpi degli individui e li ha osser- vati in confronto ai valori basati sulle analisi statistiche della popolazione. Le variazioni del corpo sono arri- vate ad essere definite in termini di deviazioni da una norma statistica. La normalità, perciò, non significa necessariamente lo stato di salute or- dinario, ma spesso indica ciò che può essere migliorato. In accordo con il sociologo e professore Nick Fox, è pre- sente una dimensione morale nell’oc- cuparsi dei nostri corpi che crea una distinzione tra chi sceglie strade sane per occuparsi dei proprio corpi e chi no. L’individuo diventa responsabile non soltanto dell’essere in salute ma anche dell’apparire in forma. I pazienti di interventi cosmetici sono sempre più giovani, con genitori che talvolta regalano ai propri figli per il compleanno interventi come la rinoplastica. C’è un simile pericolo di possibili eccessi di terapie in ortodonzia? Questo è un fenomeno complicato! Una ragazza presente nella mia ricer- ca, a cui è stato offerto solo un cam- biamento estetico attraverso il suo bite, ha percepito come un attacco il fatto che le si dicesse che avrebbe po- tuto essere sempre più carina. Ha ri- fiutato il trattamento e ha detto a sua madre che avrebbe preferito le si cu- cissero le labbra. La sua risposta può essere compresa come una metafora: perché non altre parti del mio corpo? Tornando indietro alla questione, la tecnologia medica ha aumentato le possibilità per cambiare il corpo quando l’aspetto del corpo diver- ge dalle norme e la salute è arrivata incredibilmente ad essere associata all’aspetto fisico. Certo, dobbiamo es- sere consapevoli di quando i confini sono stati spostati e sempre più aspetti sono oggetto di trattamento. In ogni caso, non voglio ridurre il valo- re delle esperienze dei bambini e dei giovani nei trattamenti ortodontici sussidiati e finanziati dallo Stato. Invece, vorrei sollevare una sottile questione concernente i proces- si interattivi nello stabilire norme nelle pratiche mediche con lo scopo di migliorare gli aspetti funzionali ed estetici dei corpi dei bambini e dei giovani. Spero che il mio studio contribuirà alla comprensione degli effetti delle classificazioni scientifi- che sulle divergenze, sulla necessità di trattamento e di come le persone interpretano e fanno uso delle clas- sificazioni. L’estetica oggi sta inva- dendo il settore medico tradizionale e il concetto di “bisogno di cure” in- clude aspetti come il miglioramento della qualità della vita e i benefici psicosociali. La crescente accetta- zione dell’estetica nella medicina riflette il fatto che l’aspetto è social- mente riconosciuto come indicatore di salute. La medicina predispone gli standard per essere all’altezza dei desideri delle persone, ma le norme non sono state stabilite in una situa- zione isolata: i clinici, i pazienti, le agenzie regolatrici e le autorità pre- disposte alla salute devono essere d’accordo sui propri valori. La prati- ca medica interagisce con le norme sociali e il lavoro delle persone sulla propria identità. Grazie per l’intervista. Kristin Hübner, DTI

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