26 Speciale Perio Tribune Italian Edition - Ottobre 2015 << pagina 25 La parodontite si sviluppa in in- dividui suscettibili in seguito alla colonizzazione da parte di batteri parodontopatogeni dell’ambiente sottogengivale ed è caratterizzata dalla distruzione progressiva e ir- reversibile dei tessuti di sostegno parodontali fino alla perdita dei denti. Ha, quindi, un importante impatto sociale con ripercussioni sull’estetica, sulla capacità masti- catoria, sulla vita di relazione e sulla salute sistemica. Se si tiene in considerazione che la parodontite è l’evoluzione nel tempo di un qua- dro clinico di gengivite, completa- mente reversibile se correttamente trattata, si comprende come il dato epidemiologico rivesta un ruolo centrale per l’implementazione di programmi di prevenzione e per la pianificazione dell’assistenza odontoiatrica8,9 . In considerazio- ne dei dati epidemiologici italiani oggi a disposizione, scopo del lavo- ro è stato stimare la prevalenza del- la parodontite moderata e severa nella città di Torino. Metodologia della ricerca È stato selezionato un campione rappresentativo dei residenti a Torino di età compresa tra 20 e 75 anni facendo riferimento alla Banca Assistiti Regionali e tenen- do in considerazione la distribu- zione della popolazione sul terri- torio cittadino. Nel primo stadio sono stati selezionati casualmen- te 20 medici di base ripartiti fra le quattro ASL di Torino in maniera proporzionale alla popolazione di assistiti. Nel secondo stadio sono state estratte le persone da includere nel campione, median- te campionamento casuale sem- plice, dalle liste degli assistiti di ogni medico di base selezionato nel primo stadio. In accordo con il medico di base – preventivamente contattato con l’autorizzazione dei direttori gene- rali e di distretto – a ciascun pazien- te campionato sono stati inviati una lettera di invito a partecipare allo studio e un breve questionario rela- tivo a dati anamnestici, stili di vita e abitudini di igiene orale da compila- re e riportare in occasione della visi- ta. La visita parodontale è stata ese- guita da un odontoiatra del Servizio di Parodontologia del C.I.R. Dental School dell’Università di Torino presso l’ambulatorio del medico di famiglia. I parametri clinici, rilevati su 6 siti a livello di tutti gli elemen- ti dentali presenti in arcata esclusi i terzi molari (protocollo di registra- Prevalenza della parodontite nella popolazione torinese Risultati della prima ricerca epidemiologica in Italia secondo le linee guida dei Centers for Disease Control and Prevention e dell’American Academy of Periodontology Federica Romano, Stefano Perotto, Luca Cricenti, Giulia Mariani, Francesco Ferrarotti, Mario Aimetti Dipartimento di Scienze Chirurgiche, C.I.R. Dental School, Sezione di Parodontologia, Università di Torino. zione full-mouth), comprendevano: la presenza/assenza di placca bat- terica e di sanguinamento al son- daggio, la profondità di sondaggio (PD), la recessione (REC) e il livello di attacco clinico (CAL). La diagnosi di parodontite moderata e severa si è basata sulla definizione CDC/AAP1 , che ad oggi è considerata quella di riferimento negli studi epidemiolo- gici su base di popolazione2 (Tab. 1). La parodontite severa è stata ulte- riormente classificata in una forma localizzata (< 30% dei siti interessati dal danno parodontale) e generaliz- zata (≥ 30% dei siti) facendo riferi- mento ai criteri proposti da Armi- tage10 . Risultati Sono stati visitati 736 individui, di cui 431 donne (58,56%) e 305 uomi- ni (41,44%). I non fumatori rappre- sentano il 49,57% del campione e gli ex fumatori il 26,92%. Il livello di istruzione è medio-basso: il 41,44% ha al massimo la licenza media e il 38,59% il diploma di scuola supe- riore. Il 50,82% del campione rife- risce problemi di salute generale e il 5,84% di essere affetto da diabete Parodontite severa Due o più siti con CAL ≥ 6 mm a livello interprossimale (elementi dentali differenti) e uno o più siti con PD ≥ 5 mm a livello interprossimale. Parodontite moderata Due o più siti con CAL ≥ 4 mm a livello interprossimale (elementi dentali differenti) oppure due o più siti con PD ≥ 5 mm a livello interprossimale (elementi dentali differenti). Assenza di parodontite o parodontite lieve Assenza di parodontite severa e moderata. Tab. 1 – Definizione epidemiologica di parodontite secondo i Centers for Disease Control and Prevention e l’American Academy of Periodontology (CDC/AAP)1 . prevalenza stimata della parodon- tite moderata è intorno al 40,78% con un intervallo di confidenza al 95% (95% CI) compreso tra 36,89% e 44,79%. Se si considera la forma severa, questa interessa il 34,94% (95% CI: 31,23-38,74%) della popola- zione torinese. La prevalenza del- la forma severa localizzata è pari al 23,48% (95% IC: 20,35-26,93%) e quella generalizzata all’11,46% (95% IC: 9,29-14,09%). Dall’analisi della distribuzione per classi di età (Fig. 2) si evidenzia che la prevalen- za della parodontite moderata rag- giunge i valori più elevati tra i 30 e i 39 anni, per poi decrescere nelle classi di età successive. La prevalen- za della parodontite severa tende ad aumentare progressivamente con l’età raggiungendo il picco massimo tra i 50-59 anni con percentuali del 52,63%, per poi mantenersi su valori abbastanza costanti. Se si escludono i terzi molari, l’e- lemento dentale più severamente compromesso dalla malattia paro- dontale è il primo molare superiore, mentre quello estratto più frequen- temente, indipendentemente dalle cause, è il primo molare inferiore. Discussione L’assenza di dati recenti e assi- milabili agli standard attuali in ambito di ricerca epidemiologica nel nostro Paese ha dato l’avvio a questo studio11 . Dal presente lavoro emerge che la parodonti- te rappresenta una patologia ad ampia diffusione nella popola- zione torinese con percentuali del 40,78% per la forma moderata e del 34,94% per la forma severa. È difficile confrontare tali dati con quelli pubblicati in lettera- tura per differenze nei metodi di registrazione e nella definizione epidemiologica della malattia pa- rodontale12 . Nel presente studio i dati clinici sono stati rilevati se- condo un protocollo di registra- zione full-mouth (sei siti per den- te). La maggior parte degli studi in Europa impiega, invece, proto- colli di registrazione half-mouth o partial-mouth e non considera tra i parametri diagnostici il CAL8 . Sulla base delle raccomandazioni dei Centers for Disease Control and Prevention e dell’American Aca- demy of Periodontology, si è utiliz- zata la definizione epidemiologica di Page & Eke1 , considerata quella di riferimento per gli studi epidemio- logici su base di popolazione2 . Essa considera il livello di attacco clinico e la profondità di sondaggio, a livel- lo di almeno due siti interprossima- li non sullo stesso dente, per fare diagnosi di parodontite moderata/ severa. In tale modo si minimizze- rebbe l’errore diagnostico dovuto a cause non parodontali1,2 . Attual- mente sono stati pubblicati due studi in Europa che fanno riferi- mento a tali criteri diagnostici, ma registrano i dati parodontali solo su alcuni siti dei denti di un’emibocca o di alcuni denti indice13,14 . Il primo, condotto in Pomerania, riporta una prevalenza del 33,33% per la paro- dontite moderata e del 17,60% per quella severa13 . >> pagina 27 Fig. 1 – Prevalenza della parodontite nella popolazione torinese. Fig. 2 – Prevalenza della parodontite moderata e severa per classi di età. mellito. Nella Fig. 1 è presentata la prevalenza della parodontite sulla base della severità e della percentuale di siti coinvolti. La