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Implant Tribune Italian Edition

5Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2015 Tecnica & Pratica << pagina 4 Si può notare nella Figura 11 la grande disuguaglianza di anato- mia e distribuzione delle ritenzio- ni tra la vecchia e nuova struttu- ra. Con dei punti bianchi è stata evidenziata la posizione degli im- pianti (Figg. 8-12). Una volta analizzati i modelli, si passa alla realizzazione delle basi fonetiche. In studio vengono valu- tati: il sostegno delle labbra; il pro- filo; il piano occlusale con l’aiuto del piano di Fox, con il fonema “F” e “V” si individua la posizione degli incisivi superiori e con la lettera “S” quella degli inferiori; determina- zione della DVO; e infine si rileva l’arco facciale. In laboratorio i mo- delli vengono articolati e si effettua il montaggio dei denti seguendo nella sua tridimensionalità il vallo impostato alla poltrona per le varie prove estetiche, fonetiche e con- trollo occlusale (Figg. 13-19). Eseguiti tutti i controlli e le verifiche indispensabili, ottenuto il consenso della paziente, si ritorna in laborato- rio per completare il montaggio: si modella la sovrastruttura superiore e un rinforzo inferiore e si procede alla finalizzazione delle protesi. Con l’aiuto del verticolatore, si ini- zia con la valutazione degli spazi tra barra e i denti. Sempre valutando lo spazio a di- sposizione si realizza la sovra- struttura e si saldano al laser i maschi degli attacchi Equator e Strategy (Figg. 20-22). Opaco sulle strutture metalliche e rimontaggio dei denti con l’aiuto del verticolatore (Figg. 23-26). Resinatura con la sistematica che prevede l’uso di tre siliconi di pre- cisione per la messa in muffola. Con il silicone si riproduce la parte tissutale della protesi superiore e si prepara un “nuovo modello”, sui denti viene applicato un primo sili- cone fluido in grado di riprodurre con precisione ogni dettaglio, un secondo a copertura di tutta la pro- tesi e un terzo di riempimento. Per la finalizzazione della protesi infe- riore si procede come per la supe- riore con l’unica differenza che si va in muffola direttamente con il modello in gesso (Figg. 27-28). A presa avvenuta del silicone si apre la muffola, si praticano il foro per l’iniezione della resina a caldo e il foro di sfogo, sgrassatura e pre- parazione dei denti e della strut- tura, chiusura con dado dinamo- metrico della muffola, iniezione e polimerizzazione. Dalle Figure 26 e 27 si può apprezzare l’assenza di sbavature della resina iniettata dovuta al rispetto del protocollo operativo e alla precisione dei sili- coni (Figg. 29-31). Rimontaggio obbligatorio dopo smuffolatura, anche se rialzi e spo- stamenti con questa sistematica sono pressoché inesistenti, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. È preferi- bile comunque fare una verifica, rifi- nitura e lucidatura (Figg. 32-33). Consegna delle protesi con la pa- ziente a confronto tra nuove e vec- chie protesi (Figg. 34-35). Conclusioni Queste ultime immagini rendono comprensibile l’importanza che riveste una corretta progettazione pre-protesica. Avere già chiaro, sia noi ma soprattutto l’utilizzatore finale, ciò che si andrà a realizzare ancor prima di iniziare ogni ope- razione, può essere uno stimolo in più per il paziente e un aiuto per sopportare nel migliore dei modi tutto quel che serve per arrivare alla meta: costruzione e applica- zione delle protesi. Lo scorso anno la ditta Rhein83 ha indetto il secondo concorso internazionale. Per concorrere si doveva presentare un lavoro dove venivano utilizzate com- ponentistiche Rhein. Il concorso si è concluso con la premiazione avvenuta il 17 ottobre u.s. presso l’Expodental di Milano. Il secon- do posto è stato riconosciuto al caso che è stato qui riportato. Fig. 29 Fig. 33 Fig. 25 Fig. 21 Fig. 17 Fig. 30 Fig. 34 Fig. 26 Fig. 22 Fig. 18 Fig. 31 Fig. 35 Fig. 27 Fig. 23 Fig. 19 Fig. 32 Fig. 28 Fig. 24 Fig. 20

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