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Dental Tribune Italian Edition

12 Dental Tribune Italian Edition - Settembre 2015Speciale Giovani A più di un anno dalla nascita, lo spazio di SIdP Giovani risulta una delle novità più apprezzate da soci e da numerosi partecipanti al Congresso SIdP. Come giudicate la vostra esperienza quali coordinatori del progetto? Diego Capri – Il giudizio non può che essere molto positivo. Quando il presidente Maurizio Tonetti ci propose di sviluppare l’idea, la cosa piacque im- mediatamente a Minenna e a me e non fu difficile trovarci d’accordo sulla forma da dare alla nuova realtàsocietaria:desideravamoinstaurareundialo- goquotidianoconigiovani,linfavitaledellasocietà. Luigi Minenna – La nostra idea era costituire un gruppo dove il confronto potesse avvenire tra pari creando un aggiornamento quotidiano nel campo della parodontologia e dell’implantologia. La piat- taforma da subito apparsa più attraente e consona al nostro obiettivo non poteva che essere Facebook. In che misura ritenete che la scelta del social network abbia contribuito al successo? LM – Moltissimo! Fino a qualche anno fa sarebbe stato complicato, per non dire impossibile, raggiungere tanti giovani colleghi rapida- mente e ogni giorno. Il social network si è rivelato l’ambiente ideale. La risposta è stata sorprendente, considerando che dalla sua creazio- ne, avvenuta a Natale del 2013, sino a oggi il numero dei membri è salito fino a 1110 partecipanti. DC – Facebook era perfetto secondo noi per la semplicità d’utilizzo, oltre che per la sua grande diffusione tra i giovani. Il social network è affascinante per il singolo individuo e riesce allo stesso tempo a soddisfare molti bisogni fondamentali, quali ad esempio: senso di appartenenza, varietà e facilità di partecipazione. Oltre a ciò, si trat- tava di instaurare un dialogo con il gruppo sui vari temi parodontali e implantari, attraverso domande aperte e risposte dall’elaborazione dei vari commenti. Grazie alla piattaforma scelta, inoltre, è il mem- bro del gruppo che decide quando aprire la comunicazione in base a suoi tempi ed esigenze. Questo rappresenta, specie per un pubblico giovane, un elemento di grande interesse. Gli argomenti dibattuti in rete hanno seguito man mano i temi trattati nel Congresso e nei corsi di aggiornamento della società. È stata una scelta giusta? DC – Sì, ne sono certo! L’impostazione ha permesso di mantenere co- stante l’interesse verso quanto presentato nei programmi culturali della società, oltre a permettere un loro successivo approfondimento. LM – I temi che affrontiamo di volta in volta anticipano parte dei contenuti trattati dai vari relatori in ambito congressuale o nei corsi d’aggiornamento. Si crea, in tal modo, un’aspettativa verso gli eventi culturalisocietarieigiovani chefanno partedelgrupposu Facebook iniziano a ragionare, assieme a noi, sugli argomenti che saranno di- battuti nei vari eventi dai massimi esponenti della disciplina. Quale il metodo di comunicazione adottato nella stesura dei post? LM – La metodica, in linea con lo stile del gruppo, è fondata su una comunicazione costruita più su domande che su asserzioni, facendo attenzione a stimolare la curiosità di chi ci legge. È ovvio che noi for- niamo una guida nella conversazione, nei diversi contesti dibattuti, fino a portare gradualmente il gruppo in prossimità delle risposte. DC – Eravamo convinti che l’apprendimento per il membro del grup- po fosse più efficace se basato su una sua ricerca delle risposte giuste ai quesiti posti, piuttosto che sul fornirgli noi direttamente le soluzio- ni. Il metodo didattico ha poi caratterizzato lo Spazio Giovani, ossia il nuovo corso pre-congressuale dedicato ai giovani soci SIdP che ab- biamotenutoaRimininegliultimiduemeetingdellaSocietàItaliana di Parodontologia e Implantologia. Quindi si può dire che il vostro stile di comunicare ai giovani soci è andato oltre i confini del social network? DC – In effetti è così. La modalità scelta si basa sul metodo del PBL (problem based learning) piuttosto che sulla classica lezione frontale. LM – Noi siamo in genere più inclini a ritenere nel tempo concetti at- tivamente conquistati attraverso l’analisi critica di un problema, in- vece che in maniera passiva da qualcuno che li ha illustrati. Alla base di quest’idea abbiamo impostato la comunicazione con il gruppo SIdP Giovani e, alla luce del seguito ottenuto, pensiamo di aver avuto ragione. Rivolgendovi a un target di giovani colleghi pensate che il segreto del successo delle iniziative sia nel metodo, chiaro e innovativo, con cui trattate le tematiche culturali? LM – I contenuti culturali presentati e le modalità comunicative sono sicuramente importanti ma forse non sufficienti per consolidare il gruppo SIdP Giovani. Fin da subito abbiamo lasciato spazio a impor- tanti momenti di aggregazione e interscambio sociale, affinché ci si potessemeglioconoscereacenaobevendoinsiemeunaperitivo.Riu- scire a portare ai giovani l’autorevolezza culturale di SIdP e creare nel contesto di momenti rilassati per conoscerci meglio è stato da subito parte del disegno originale del gruppo. DC–Inostrigiovanisocihannorispostoconentusiasmoaivarieven- ti sociali loro riservati. Basta pensare che all’ultimo congresso SIdP di Rimini abbiamo organizzato una festa cui hanno partecipato più di 400 ragazzi. Qualche ringraziamento da fare? A Rimini, a marzo, durante il vostro corso precongressuale si è vista una grande azione di squadra... LM – Il primo ringraziamento va al presidente Maurizio Tonetti e al consiglio direttivo per aver creduto in noi lasciandoci ampissima di- screzionalità d’azione. Poi dovremmo entrambi ringraziare le nostre famiglie per il supporto e la comprensione e il tempo loro sottratto. DC – A Rimini si sono visti in azione i nostri tutor, giovani colleghi che hanno sempre lavorato al nostro fianco in maniera proattiva senza risparmiarsi. In questo momento sono loro ad alimentare la costante attività sul social network. Qualche anticipazione sui futuri progetti del gruppo? DC – C’è tantissimo da fare per arricchire la realtà SIdP Giovani e, se possibile, vorremo condividere alcune nostre idee con chi raccoglierà il testimone. Il nuovo presidente SIdP, Claudio Gatti, selezionerà nel gruppo dei soci attivi i futuri coordinatori di SIdP Giovani con cui ci piacerebbe interagire per dare continuità con quanto iniziato. LM – I giovani colleghi oggi hanno bisogno di crescita culturale ma anche di supporto nella gestione dei problemi pratici che investono la professione. Ci piacerebbe si potesse costituire uno spazio in am- bito SIdP Giovani per rispondere a tanti interrogativi. Ad esempio: “Conviene aprirsi uno studio o lavorare presso un altro collega? Quali vantaggi/svantaggi nella creazione di strutture mono- piuttosto che pluri-specialistiche? Volendo specializzarsi all’estero, dove andare?”. Sono solo alcuni esempi della miriade di quesiti che possono interes- sare il gruppo SIdP Giovani. Inoltre esistono altri gruppi di giovani odontoiatri afferenti a presti- giosesocietàculturaliinItaliaeall’esteroconcuicipiacerebbepoterci relazionare per ampliare i contatti di SIdP Giovani. DC – Sono decisioni lasciate a chi seguirà le nostre orme. La speranza è che il cammino iniziato continui e porti lo Spazio Giovani sempre più lontano a beneficio delle future generazioni di soci della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia. Dental Tribune Italia SIdP Giovani: intervista a Diego Capri e Luigi Minenna, coordinatori del Progetto Il 22 maggio si è riunito presso il Centro congres- si del Grand Hotel di Rimini il gruppo di lavoro ANDI “Futuro della professione”, per discutere i progetti in atto e nuove iniziative nel progetto ANDI Young, del quale il gruppo è stato il pro- motore. Oltre ai suoi responsabili, erano presenti alcuni giovani odontoiatri di ANDI provinciali. Dopo aver preso in esame le iniziative dei primi due anni e mezzo dalla nascita del progetto, è sta- to innanzitutto evidenziato l’incremento del nu- mero dei soci ANDI Young: 743 nuovi iscritti dal dicembre 2012 (nascita del progetto) al 31 dicem- bre 2014, quale diretta conseguenza delle azioni in favore dell’adesione di giovani odontoiatri. «Soprattutto – dicono in ANDI – delle iniziative sotto forma di benefit dedicati per l’approfondi- mento e aggiornamento scien- tificodeicolleghi»,grazieauna produzione cartacea e infor- matica. Oltre ai primi due libri della collana dei Book ANDI Young, un terzo volume è in preparazione dedicato alla pa- rodontologia non chirurgica, curato da Marisa Roncati e da Stefano Parma Benfenati, che sarà distribuito in autunno agli under 35, gratuitamente comeglialtri.Nelcampoinfor- matico,duecorsiwebinarrealizzatidel2014euno in arrivo il prossimo autunno. Il gruppo ha anche sottolineatol’efficaciadellascontisticaattuatasui corsi inseriti nella piattaforma ANDI con l’obietti- vodiattrarreigiovanicolleghiperunmigliorim- patto con il mondo professionale. E ancora, corsi in collaborazione con Style Italiano, gratuiti per i soci under 35; la possibilità di diventare istruttori BLS nell’ambito del progetto “Aiutiamo a salvare vite”; e il reclutamento volontari per Emergency, curati entrambi dalla Fondazione ANDI. Per il futuro, nuove proposte: – l’istituzione della figura del socio non titolare di studio; – possibilità di sconto sulla quota associativa ai soci moglie e marito con studio insieme; – supporto economico per le sezioni ANDI Young; – aggiornamenti tecnologici per i giovani che lavorano in uno studio; – pressioniperunnumeroprogrammatoeuro- peo o maggior selezione all’abilitazione; – corsi di comunicazione sull’approccio con il paziente; – un vademecum con le informazioni utili per orientarsi nella professione; – perfezionamento nel sito ANDI della pagina ANDI Young con più informazioni e moduli- stica utile ai nuovi iscritti. Tuttid’accordoicomponentidelgruppodilavoro e i giovani invitati alla riunione sull’attivazione del gruppo ANDI Young su Facebook e la realiz- zazione di App per smartphone dedicate. Per la professione femminile, Sabrina Santaniello, pre- sidente ANDI Roma, ha presentato un progetto pubblicato su Effesse Magazine relativo a stati- stiche sulla professione odontoiatrica femminile e problematiche logistiche relative al territorio della capitale, da integrare in futuro con i dati provenienti dalle altre regioni italiane. Fonte: Andi Iniziative in essere e in divenire del gruppo di lavoro nazionale ANDI “Futuro della professione”

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