Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

12 Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2015Teknoscienza One step fiber post 22070 Rovello Porro (CO) - tel. 02 96 75 41 79 - fax 02 96 75 41 90 - www.isasan.com - info@isasan.com TECHOLE astuccio nero: blister da 6 perni in carbonio STERILIZZATI a RAGGI GAMMA Misura: S TECHOLE astuccio bianco: blister da 6 perni in silice STERILIZZATI a RAGGI GAMMA Misura: S unico e rivoluzionario Il nuovo perno cavo NOVITA’ assoluta! One step fiber post Sistema perno-connettore - Monopassaggio - Alta affinità chimica con adesivi e composito - Adesione superiore - Maggiore resistenza - Ritrattamento facilitato - Radiopachi Nuovi perni endodontici FORATI: blister da 6 perni in carbonio TECHOLE astuccio nero: C M Y CM MY CY CMY K Techole copia.pdf 1 07/11/14 14:25 La placca dentale può essere utilizzata per il trattamento e la previsione delle malattie Il numero di denti presenti in bocca in età avanzata può essere un indice dell’aspettativa di vita NIIGATA, Giappone – Diversi studi han- no mostrato un legame tra la mortalità e la perdita dei denti. L’analisi fatta su quasi 600 soggetti anziani giapponesi ha fornito nuove prove che la sussistenza di una buo- na salute orale e il possesso di un maggior numerodidentiinetàavanzata,potrebbero essere indicatori di longevità. La ricerca ha mostrato che il rischio di mortalità è asso- ciato con la quantità di denti rimasti. Al fine di valutare il possibile ruolo del numero di denti quale indice di mortalità nei pazienti anziani, i ricercatori dell’Università di Nii- gata hanno esaminato la cavità orale di 569 soggetti sani di 70 anni. Durante un follow- up di cinque anni, 25 partecipanti (4,4%) sono morti. I ricercatori hanno osservato che gli individui con 20 denti o più hanno avuto un tasso di mortalità significativa- mente più basso (2,5%) rispetto a quelli con 19 denti o meno (6,1%). Nel complesso, i dati indicano un aumento del 4% del tasso di so- pravvivenza a cinque anni per ogni dente in più all’età di 70, dicono i ricercatori. «I risultati di questo studio suggeriscono che il mantenimento di più denti potrebbe essere un in- dicatore utile per la longevità deglianziani»,hannoconcluso gli studiosi . Intitolata “Number of teeth and 5-year mortality in an el- derly population”, la ricerca verrà pubblicata nel numero digiugnodellarivistaCommu- nity Dentistry and Oral Epide- miologyc. Dental Tribune International Uno studio mostra come le persone anziane con più denti vivano più a lungo. (Photograph: Zurijeta/Shutterstock) TORONTO,Canada–Iricercatoricanade- si hanno suggerito che la placca dentale, biofilm batterico che si forma sulle su- perfici dentali, può essere utilizzata per prevedere, identificare e trattare le ma- lattie. In un laboratorio di recente istitu- zione, raccolgono e analizzano campioni di placca per esaminare i biomarcatori correlati a determinate condizioni orali e sistemiche, come il diabete. In particolare, i ricercatori analizzano il gene del rRNA 16S, unico per ogni tipo batterico, ma presente in tutti, che può pertanto essere utilizzato per distinguere le singole specie. L’analisi della placca richiede solo poche ore, e i risultati aiutano gli scienziati a determinare il ri- schio di malattia e a far luce sull’efficacia di un ra- pido e specifico trattamento. La ricerca è condotta presso il recente Oral Microbiome and Metageno- mics Research Laboratory della facoltà di Odonto- iatria dell’Università di Toronto. È attualmente fo- calizzata sulla placca come fonte di biomarcatori microbiologiciperlamalattia,mamiraancheain- dividuare i biomarcatori infiammatori, per esem- pio. «Stiamo fornendo un servizio di sorveglianza battericaaipazienti»,hadettoildottorDavidLam, il corresponsabile del laboratorio. «Non esiste nes- sun altro servizio come questo in Canada a oggi. Vogliamo andare oltre, monitorando la progres- sione della malattia e le risposte alle terapie». In futuro, del lavoro del laboratorio potranno be- neficiare anche i malati di cancro alla testa e collo sottoposti a radioterapia, che spesso, come riten- gono anche i nostri ricercatori, danneggia muco- sa orale e le ghiandole salivari. Con lo sviluppo di terapie basate sulla trasposizione della placca, per esempio, i campioni di placca sani potrebbe- ro contribuire a stabilizzare il contenuto batteri- co della bocca e proteggere efficacemente i denti senza l’uso di prodotti chimici, operazioni o altre procedure invasive. Anchesel’analisidellasalivaègiàpartedellaricer- ca sul microbioma orale, i numeri batterici nella saliva possono variare e fluttuare a causa di una serie di fattori, tra cui la dieta. Tuttavia, secondo i ricercatori, il contenuto batterico da placca rima- ne stabile nel tempo. Inoltre, il test della placca può essere di facile accesso e non invadente, con- frontato con altri metodi quali ad esempio quelli che coinvolgono il sangue. Dental Tribune International Le radiografie in progressione di un paziente con grave paro- dontite migliorata grazie a chirurgia e trattamenti microbiotici (immagine gentilmente concessa dal dr. Howard Tenenbaum). Meno paura dal dentista con le giuste luci, una musica soft e una morbida poltrona? Da una notizia diffusa dall’Ansa, sembra che ci voglia poco per rendere meno traumatichelevisitedeibambinidaldentista.Basta«spegnerelelampadeinalto, proiettare immagini in slow-motion sul soffitto, una musica rilassante e una pol- trona ricoperta da una tappezzeria che la fa sembrare una grande farfalla con le ali avvolgenti, che offrono un caldo abbraccio». Riferendosi a quanto pubblicato dal Journal of Autism and Developmental Disor- ders, l’Ansa dice che tali accorgimenti, sperimentati con successo da alcuni ricer- catori del Children Hospital di Los Angeles, rendono meno traumatiche le visite dal dentista, almeno per i bambini colpiti da autismo, che spesso mostrano una risposta eccessiva a stimoli sensoriali, sentendosi molto a disagio. «Lo studio dentistico, con le sue luci, i suoni dei trapani e il dover toccare fuori e dentro la bocca, può essere un luogo abbastanza spaventoso per i bambini con autismo – spiega Josè Polido, uno dei ricercatori – i quali non sanno come reagire e tendono ad essere completamente maldisposti verso qualsiasi cosa il dentista tentidifare».Moltigenitoritendonoinfattiarimandarelavisitadaldentistaper- ché sanno che per il figlio è un’esperienza difficile e quindi finirà per gridare e piangere. Di qui, l’idea di adattare uno studio con luci meno forti, immagini pro- iettate sul soffitto, musica rilassante e una poltrona “che abbraccia”. In totale 44 bambini, di cui 22 con autismo e 22 sani, sono stati sottoposti alla pu- liziadeidentiinunstudiodentisticoclassicoeinunoadattatoalivellosensoriale, misurando ogni vol- ta l’ansia, lo stress e l’intensità del dolore. Nel comunicato Ansa viene citato il risulta- to dell’esperimento: «Nel secondo studio, sia i bambini sani sia quelli autistici hanno mostrato minor an- sia, dolore e disagio». Dental Tribune Italia 22070 Rovello Porro (CO) - tel. 0296754179 - fax 0296754190 - www.isasan.com - info@isasan.com Techole copia.pdf 107/11/1414:25

Sito