Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Perio Tribune Italian Edition

14 Speciale Perio Tribune Italian Edition - Gennaio 2014 IMPLANTOPROTESI PER CHI, QUANDO, COME COME ORDINARE TUEOR SERVIZI Srl • Corso Sebastopoli, 225 • 10137 Torino Tel. 011 0463350 • Fax 011 0463304 • loredana.gatto@tueor.it www.tueorservizi.it PAGINE: 252 FORMATO: 30X20 CM 600 FOTO A COLORI Dalle cause della perdita dei denti, alla riabilita- zione del paziente parzialmente o totalmente edentulo, con protesi fisse o rimovibili su impianti. Il libro spazia dalle riabilitazioni standard ai più recenti protocolli di carico immediato con chirurgia computer guidata. Un percorso che guida il clinico attraverso l’analisi delle controindicazioni sistemi- che e locali per la selezione del paziente. Vengono descritti i principi costruttivi in protesi, indispen- sabili per il successo a lungo termine, rivisitati attraverso la funzione e l’estetica. La revisione critica ed esaustiva della bibliografia fornisce spunti di ricerca per ulteriori approfondimenti, e la ricca e accurata iconografia rende la consultazione del libro semplice ed efficace. Gli autori hanno sviluppato le proprie competenze in un ambito clinico univer- sitario nel quale l’avanguardia scientifica ha dovuto sempre coniugare l’eccellenza del trattamento con l’adozione di strategie di riabilitazione “sociali”. Dalle cause della perdita dei denti, alla riabilita- zione del paziente parzialmente o totalmente edentulo, con protesi fisse o rimovibili su impianti.edentulo, con protesi fisse o rimovibili su impianti. Il libro spazia dalle riabilitazioni standard ai piùIl libro spazia dalle riabilitazioni standard ai più N OVITÀ F. BASSI, G. PRETI, G. SCHIERANO SPESE DI SPEDIZIONE OMAGGIO! SPESE DI SPEDIZIONESPESE DI SPEDIZIONE 185,00 euro Cardaropoli: una vita tra clinica quotidiana e ricerca “Indicazioni, controindicazioni, tecnica chirurgica, preven- zione, trattamento delle complicanze, esperienze a confron- to” è stato il tema su cui si sono cimentati la mattina di sabato 14 dicembre ricercatori e studiosi nell’ambito del I Internatio- nal meeting sull’“Immediate post extraction implant: State of art” svoltosi a Viareggio, a cura dell’Istituto Stomatologi- co Toscano. Nel dibattito aperto da Antonio Barone, il primo iscritto a parlare era Daniele Cardaropoli di Torino, docente affermato di questa tecnica. Laureato nel 1996 con lode e di- gnità di stampa a Torino, con una tesi sperimentale sulla “Va- lutazione a distanza di impianti osteointegrati sottoposti a rigenerazione ossea”, perfezionatosi in Parodontologia presso la stessa Università e successivamente a Harvard e a Boston, Cardaropoli è anche (co)autore di diversi articoli su riviste prestigiose. Oggetto degli studi e delle sue pubblicazioni, sus- seguitesi a partire dall’anno 2000, sono stati i vari aspetti del rapporto tra Parodontologia e Ortodonzia. Titolare oggi di un avviato studio a Torino, affiancato da un Centro di ricerca in cui lavora un’équipe di colleghi ricerca- tori, Cardaropoli dice di essere stato sin da subito incuriosito dalla tecnica degli “impianti post estrattivi immediati”. Ca- ratterizzata com’era all’inizio da scarso supporto scientifico, non si riusciva infatti a capire perché in alcuni casi riuscisse e in altri invece no. «Se oggi la medicina è occidentalizzata e orizzontalizzata, cosa bella in sé, – osserva Cardaropoli – in Odontoiatria l’evidenza, basata essenzialmente sulla statisti- ca, è più difficile da conseguire per via della varietà dei pa- zienti, della diversità dei chirurghi e loro tecniche». In effetti, mentre nelle altre chirurgie il paziente appare in realtà come un organismo docile, interamente nelle mani dell’anestesista e del chirurgo, perinde ac cadaver, un paziente odontoiatrico con il suo comportamento può incidere pesantemente sul trattamento e sulla stessa condotta del curante. Il suo conformarsi o meno alla cura proposta (la cosiddetta com- pliance), che non è necessariamente collegato all’istruzione o estrazione sociale, appare in Odontoiatria meritevole di grande attenzione, specie in Parodontologia, dove i problemi origi- nati dalla malattia possono durare per tutta una vita. «Ma è proprio quell’anamnesi approfondita che ti fa sentire più medico che dentista», dice Cardaropoli, il quale ne tiene conto nella sua pratica quotidiana, a un punto tale da spendere quasi un’ora nella prima visita di un paziente al dichiarato scopo di sondare fino a che punto si spinga la sua compliance dinanzi alle esigenze terapeutiche. Alle ricerche e alle pubblicazioni sono seguiti nel tempo i corsi che Cardaropoli tiene nel suo Centro di Torino (l’ultimo, tutto esaurito, è del dicembre 2013, con 16 colleghi/allievi prove- nienti da ogni parte d’Italia). Nel frattempo sono cominciati a piovere gli inviti, soprattutto dagli USA, ma anche, più di recente, dalla Cina, da Sin- gapore e dall’Australia, dove approderà nel luglio prossimo, per la seconda volta, in missione didattica, tutti desiderosi di apprendere, specie in Cina, tutti attratti dal livello delle eccel- lenze italiane. «Per il futuro – dice – stiamo lavorando con l’appoggio della Geistlich ai protocolli sul tema di come migliorare le tecni- che della “ridge crest preservation” mediante l’uso di nuovi materiali». m.boc SALVADOR, Brasi- le – Diversi studi hanno suggerito che le infezioni parodontali con- tribuiscono allo sviluppo di con- dizioni e malattie sistemiche. Ora, un team di ricercatori brasi- liani ha trovato nuove prove che la parodontite può aumentare il rischio di asma (livello grave). In uno studio che ha coinvolto oltre 200 parte- cipanti, si è scoperto che gli adulti affetti da malattia parodontale sono significativamente più soggetti a sviluppare questa condizione. Lo studio ha incluso 113 pazienti con diagnosi di asma e 107 casi controllo. Dopo aver valutato l’età, il livello di scolarizzazione, problematiche di osteopo- rosi, l’indice di massa corporea ed eventuale abitudine al fumo, i ricerca- tori hanno rilevato che gli adulti affetti da malattia parodontale erano circa cinque volte più a rischio di sviluppo di un’infiammazione bron- chiale rispetto a quelli senza infezione dei tessuti parodontali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’asma è una delle prin- cipali malattie non trasmissibili, è caratterizzata da attacchi ricorrenti di respiro affannoso e colpisce attualmente circa 235 milioni persone in tutto il mondo. Inoltre, la grave malattia parodontale, che può causare la perdita di denti, viene riscontrata nel 15/20% di adulti di età compresa tra i 35 e i 44 anni, sempre secondo dati dell’OMS. Lo studio, intitolato “Does Periodontal Infection Have an Effect on Severe Asthma in Adults?” è stato pubblicato online il 14 novembre, nel Journal of Periodontology. Lo studio è stato condotto da ricercatori presso la State University di Feira de Santana in collaborazione con l’Università federale del Recôncavo di Bahia e l’Università di São Paulo. Dental Tribune International La malattia parodontale può aumentare il rischio di asma Tel. 0110463350 • Fax 0110463304 • loredana.gatto@tueor.it

Sito