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Implant Tribune Italian Edition No. 2, 2015

13Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2015 Case Report L’adherence al trattamento chirurgico, dopo l’igiene orale professionale. Case report G.M. Nardi*, F. Scarano Catanzaro**, R. Grassi***, B. Giovane°, B. Rapone°°, F.R. Grassi°°° *Ricercatore universitario confermato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Sapienza di Roma, Dip. di Scienze odontostomatologiche e Maxillo Facciali **Odontoiatra Libero professionista ***Studente Corso di Laurea in Medicina e Odontoiatria presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano °Igienista dentale °°Cultore della materia in Parodontologia e Chirurgia Orale presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro °°°Professore Ordinario, titolare della cattedra in Parodontologia, Chirurgia Orale e Implantologia presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro Premessa Nella pratica clinica l’esigenza este- tica del paziente è comunque il pri- mum movens dei trattamenti odon- toiatrici. Il ruolo dell’odontoiatra in prevenzione terziaria è quello di eseguire una esatta diagnosi e for- mulare la progettazione di un piano terapeutico che riesca a rispondere ai canoni di riabilitazione funziona- le ed estetica del cavo orale. Gli odon- toiatri hanno a disposizione tante tecnologie che li aiutano a fornire cure di alta qualità, come per esem- pio i sistemi di costruzione rapida di prototipi per la programmazione chirurgica. Tuttavia non bisogna di- menticare che in alcuni casi i costi elevati delle attrezzature e dell’im- pegno del professionista rendono le cure inaccessibili a taluni pazienti ed è opportuno che il professionista possa valutare e orientare la scel- ta di un piano terapeutico che, pur non soddisfacendo il proprio ego professionale, possa – per il bene del paziente – proporre una terapia di supporto palliativa, in grado di uni- re cioè costi/benefici per la salute del cavo orale. Case report Si presenta alla nostra attenzione in prima visita una paziente motivata a migliorare il proprio sorriso in occa- sione di una cerimonia importante. Chiede di volersi sottoporre esclusi- vamente a una seduta di igiene orale professionale e successivo sbianca- mento. All’esame obiettivo, l’odontoiatra rileva la presenza di un’edentulia singola dell’elemento dentario 1.1 e 1.5, che ha determinato negli anni un riassorbimento osseo verticale e orizzontale consistente (Fig. a). La paziente riferisce di essersi rifiutata di sottoporsi a qualsiasi terapia chi- rurgica rigenerativa, proposta dal suo precedente odontoiatra, spaven- tata dal costo inaccessibile e dalla invasività di quanto proposto per recuperare il suddetto deficit osseo; pertanto, è portatrice di una protesi parziale mobile rimovibile in resina, con ganci in zona 1.1 e 1.5. Dopo la prima visita, dunque, la paziente viene sottoposta dall’igie- nista dentale al trattamento di de- bridment parodontale. Materiali e metodi Terapia causale Prima di effettuare l’esame obiet- tivo del cavo orale, si procede con il fotografare il sorriso della paziente (Fig. 1). >> pagina 14

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