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Implant Tribune Italian Edition No. 2, 2015

11Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2015 Case Report Grave atrofia mandibolare riabilitata con impianti corti a carico immediato Zingari Francesco*, Gallo Francesco**, D’Uva Michelangelo*** *Odontoiatra, libero professionista presso Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano **Medico chirurgo specialista in Chirurgia maxillo-facciale, dirigente medico di I livello IRCCS Galeazzi Milano ***Odontoiatra, libero professionista, fellow presso Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano Negli ultimi anni sempre più autori si sono interessati all’utilizzo degli impianti corti, cioè di impianti di lunghezza pari o inferiore a 8 mm, riportando buone percentuali di so- pravvivenza. Tali impianti possono essere una va- lida alternativa terapeutica alla chi- rurgia ricostruttiva preimplantare nei casi di gravi riassorbimenti ossei, spesso riscontrati nelle aree poste- riori dei mascellari, soprattutto nei casi in cui le condizioni locali e siste- miche del paziente ne rappresentino una controindicazione. In questi casi, la riduzione del numero e della com- plessità degli interventi chirurgici aumenta la predicibilità del successo implantare. Nei casi di atrofie molto severe, a vol- te, gli spessori a disposizione sono tali da non consentire il posizionamento nemmeno di impianti da 8 mm. A tal proposito, di seguito presentiamo un case report che ha l’obiettivo di valu- tare il risultato implantoprotesico di impianti way Short di lunghezza 6,5 mm in carico immediato, inseriti in mandibola con severa atrofia nei set- tori diatorici. Materiali e metodi Si presenta presso il nostro studio la paziente A.B., 54 anni, non fu- matrice e in buona salute generale, poiché desidera riabilitare l’arcata inferiore richiedendo una protesi fissa. Dall’esame clinico e radiogra- fico (Fig. 1) si evidenziano elementi dentali residui nel settore anteriore con grave compromissione endo- parodontale e una notevole atrofia ossea nei settori posteriori. L’altez- za ossea verticale disponibile per l’inserimento implantare in sede 36 è di 7 mm, e in sede 46 è di 6,5 mm. Vengono proposte alla pa- ziente procedure di ricostruzione ossea preimplantare, che vengono rifiutate; pertanto, si presenta una proposta di riabilitazione implanto- protesica con l’utilizzo di impianti di lunghezza standard nel settore anteriore e di lunghezza 6,5 mm nei settori diatorici. Viene eseguita una ceratura diagno- stica per valutare i corretti rapporti intermascellari e il risultato prote- sico, valido sia ai fini funzionali sia estetici; sulla base di essa viene svi- luppata una dima chirurgica. Una settimana prima dell’intervento viene eseguita una seduta di igie- ne orale e prescritta una profilassi antibiotica (amoxicillina 0,875 mg + acido clavulanico 0,125 1 cps ogni 12 ore) e antimicrobica locale (clore- xidina collutorio 0,20) da iniziare la mattina prima dell’intervento. La paziente viene sottoposta a bo- nifica totale dell’arcata inferiore e contestuale inserimento di 6 impianti endossei: 4 way Milano (Geass, Pozzuolo del Friuli, UD) di diametro 4,5 e lunghezza 11 mm in regione intrasinfisaria e 2 impianti Geass way Short diametro 4,5 piat- taforma 4,8 lunghezza 6,5 mm in regione 36 e 46. Il torque di inseri- mento implantare dei 6 impianti va dai 40 ai 50 Ncm. Sui 6 impianti vengono posizio- nati dei monconi ruotanti privi di ingaggio, che vengono fissati alla mascherina chirurgica con resina autopolimerizzante secondo meto- dica One Step. Si inseriscono le viti di guarigione sugli impianti, si esegue una orto- pantomografia postoperatoria che evidenzia il corretto inserimento implantare (Fig. 2) e si congeda la paziente con terapia farmacologica antibatterica antibiotica sistemica (amoxicillina 0,875, a.clavulanico 0,125) e locale (clorexidina coll. 0,2% e gel), antidolorifica (naprossene) e gastroprotettiva (esomeprazolo). Dopo 48 ore, viene consegnata alla paziente la protesi provvisoria im- mediata avvitata agli impianti, con torque di avvitamento di 20 Ncm. La struttura provvisoria è realizzata in resina rinforzata con fibra di ve- tro (Figg. 3-5). Dopo uno scrupoloso controllo occlusale del manufatto protesico la paziente viene dimes- sa. I controlli clinici a 2, 7 e 21 giorni evidenziano una buona guarigione dei tessuti. Trascorsi 6 mesi dalla consegna della protesi provvisoria avvitata a carico immediato, si esegue un controllo radiografico che mostra il perfetto mantenimento dei picchi ossei sia sugli impianti a lunghez- za tradizionale sia sugli way Short. Pertanto, si decide di procedere alla realizzazione del manufatto defini- tivo, optando per un’arcata protesi- ca in metallo ceramica cementata su monconi con ingaggio interno, secondo metodiche protesiche tra- dizionali. Viene eseguita un’impronta di po- sizione delle fixtures in polietere con cucchiaio aperto, utilizzando 4 coping da impronta per impianti way Milano a connessione interna piattaforma 4,5 mm e 2 coping da impronta way Roma per impianti transmucosi piattaforma 6,5 mm da utilizzare sugli impianti way Short. La protesi provvisoria viene rivalu- tata dal punto di vista dei rapporti intermascellari, della funzione e dell’estetica e, poiché soddisfa tut- ti i parametri considerati, vengono mantenuti sul manufatto definitivo i medesimi rapporti occlusali e la medesima dimensione verticale. Discussione e conclusioni Oggi, grazie agli impianti corti, è possibile eseguire delle riabilita- zioni implantoprotesiche anche in presenza di condizioni patologiche limitanti la chirurgia ricostruttiva preimplantare, in presenza di gravi atrofie maxillo-mandibolari. Un’at- tenta valutazione preliminare del- la disponibilità ossea nei settori da riabilitare indirizza la scelta clinica sulla tipologia di impianti da utiliz- zare (lunghezza e diametro) e sulla tipologia di riabilitazione (protesi avvitata o cementata). >> pagina 12 Fig. 5 - Visioni laterali.Fig. 4 - Visioni laterali.Fig. 3 - Protesizzazione provvisoria a carico immediato. Fig. 1 - Radiografie iniziali, si nota la grave atrofia ossea delle zone diatoriche. Fig. 2 - Opt di controllo post operatoria. + acido clavulanico 0,1251 cps ogni

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