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Dental Tribune Italian Edition

45Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2015 Meeting & Congressi EVENTSwww.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. Il primo è dello stesso organizzatore Gherlone, il quale puntua- lizza giustamente alcuni aspetti qualificanti: «Tre grandi corsi dove la gente non poteva stare in aula dovendo uscire tanto era pieno, un corso pratico su manichini dove non si sono potute recepire le domande, perché troppe e un’inaugurazione con più di 900 persone, con un dibattito non solo filosofico (Cacciari), con praticamente tutti gli Stati generali dell'odontoiatria sulla formazione, accessi a numero programmato e sull’odontoiatria sociale tramite un Del Debbio propositivo». In conclusione del suo riesame, Gherlone osserva come «praticamente tutti i ret- tori lombardi abbiano partecipato alla tavola rotonda». Se non bastano questi flash per dare un’idea del successo, soccorre il dato numerico, sempre eloquente in sé: «Un Congresso di quasi 3.000 persone, che di solito non proferiscono parola – sotto- linea – che alla fine si sono alzate entusiaste con un applauso di 3-4 minuti». Altre impressioni non sono da meno. Ancora Carmen Mortellaro: «Un Congresso all’insegna dell’attualità, modernità, di progresso scientifico e di una auspicata solidale amicizia in un momento in cui la criticità dei contenuti socio- politico-economici ne faceva sentire particolare bisogno». Le fa eco il prestigioso Tamà (Carlo Guastamacchia) che defi- nisce «sbalorditivo» il concorso dei partecipanti. Più di tutti si dilunga Luigi Guida, professore alla Seconda Università di Na- poli: «Evento di altissimo livello sotto tutti i profili: culturale, accademico, rapporti con le società scientifiche e con gli altri soggetti istituzionali. Una location validissima – aggiunge – in quanto dotata di tutti gli spazi e attrezzature necessarie per i molteplici eventi culturali e la parte merceologica-espositiva. Inoltre [cosa che non guasta assolutamente, nda], una sede co- moda ed economica da raggiungere anche per gli studenti e i giovani che arrivano in treno». Forse il complimento più convincente (e convinto) viene tutta- via da Laura Strohmenger, che certamente non brilla per la sua espansività, la quale lo etichetta, lapidariamente, secondo il suo stile, come un «Congresso da ricordare». Detto da lei è quasi una medaglia al valore. «L’Ordine è un organo avente quale mission la tutela della sa- lute generale – puntualizza Renzo – attraverso la formazione e attraverso la qualità delle cure, entrambi passaggi obbligatori per il suo conseguimento. Il ruolo dell’Ordine – spiega ancora Renzo – è anche quello della vigilanza. Ecco come si può giustifi- care la presenza di un rappresentante ordinistico in una mani- festazione di pretta natura didattica». Renzo confessa di essere stato colpito dalla grande attenzione che l’università presta alle problematiche anche dei professionisti e dei protocolli che pri- ma di essere espletati devono essere certificati. «Mi è piaciuto il fatto che l’Accademia sia cosciente del fatto che non tutti i corsi di laurea sono dello stesso livello, che ci sono differenze tra le varie possibilità e capacità di didattiche e che occorra quindi ri- modulare il sistema formativo. Anche il Ministero della Salute – conclude – deve prenderne atto». «Come da tradizione, il Congresso ha ospitato le maggiori società scientifiche del settore in ben 11 sessioni parallele, vissute in maniera forse un po’ inconsueta (accademici e studenti insieme) oltre che con grande interesse scientifico, con un atteggiamento goliardico e senso di apparte- nenza, espressione di un rinnovato piacere della compagnia che si riunisce per motivi di studio. Molte le iniziative di carattere politico sindacale – osserva –, con l’intervento del presiden- te ANDI Gianfranco Prada e di Giuseppe Renzo, presidente CAO, protagonisti di numerosi dibattiti e incontri secondo la consueta e attiva collaborazio- ne con le principali università italiane sulla formazione degli studenti, sui temi normativi e organizzativi dell’attività professionale e dello studio. Un leitmotiv – dice Mortellaro – è stato il senso etico che deve caratterizzare sia i comportamenti relativi ai ruoli istituzionali sia i rapporti umani. Anche e soprattutto in riferimento al soggetto bisognoso di cure per un rinnovamento qualificato del mondo odontoiatrico. Molti i giovani, da ogni sede universitaria, che hanno affollato i lunghi corridoi sostando, in- stancabili, dinanzi ai loro 435 poster, di cui verranno pubblicati gli abstract. Molte le premiazioni il sabato mattina in un’aula magna vivace e affollatissima. Ai vincitori “ortodontici” – sottolinea Mortellaro – la SIDO offrirà l’iscrizione gratuita al 46th SIDO International Congress, che si terrà a Milano dal 29 al 31 ottobre, in chiusura dell’Expo 2015. Grande protagonista del Congresso – conclude infine la docente – è stata anche l’ortodonzia italiana attraverso il XX Simposio delle Scuole ortodontiche. Due giorni caratterizzati da contributi su vari temi di ricerca e clinica da parte degli studenti, con l’intervento di esperti della materia da vari atenei, nazionali e interna- zionali. Anche la SIdCO ha scelto per il suo Simposio un tema ortodontico in chiave chirurgica quale “La disinclusione degli elementi dentari: un approccio chirurgico-ortodontico integrato”, tema di particolare interesse per chi si appresta a esercitare, o già esercita, un’ortodonzia com- pleta nelle sue sfaccettature. Poter declinare la propria disciplina in una attività quotidiana abi- le, autonoma e completa è sempre stato l’obbiettivo fondamentale di chi apprende e l’aspirazio- ne nobile di chi è deputato a formare». Le impressioni di Carmen Mortellaro nella sua doppia veste di docente universitaria e di “osservatrice” qualificata Gianna Nardi: gli igienisti dentali sul “Cavo orale, attenta sentinella” e sulle “Tecnologie avanzate d’igiene” della bocca Un plauso corale a conclusione del Congresso Giuseppe Renzo, neo eletto presidente di CAO Nazionale, commenta il Congresso, di cui è stato presenza costante e partecipativa “Il cavo orale, un’attenta sentinella” è stato il tema scelto per i lavori della mattina della sezione igienisti del Collegio dei Docenti in collaborazione con la Commissione permanente dei CLID per la parte scientifica dedicata agli igienisti dentali, e curato dalla dott.ssa Polizzi per l’Università San Raffaele Milano. Sono stati presentati dalla dott.ssa Gilda Gastaldi Rotelli alcuni progetti di divulgazione su cor- retti stili di vita alimentari, in collaborazione con la Regione Lombardia, e sono stati portati i risultati di aree test, con indagine epidemiologica per rilevare i dati dell’obesità presente nel campione di alcune scuole medie a cui era stata fatta informazione educazionale con strumenti di comunicazione cartacea, che mettevano in link una dieta corretta con la salute del cavo orale e il controllo dell’obesità. Interessante l’iniziativa di modificare il contenuto degli erogatori ali- mentari nelle scuole e all’istituto San Raffaele – che normalmente erogano merendine, patatine e snack dolcificati al cioccolato e bibite gassate –, sostituendoli con insalate, frutta, concentrati di frutta e altri cibi più salutari. Altro contributo presentato da parte del San Raffaele dalla dott. ssa Visone, è un progetto di prevenzione nelle scuole elementari. Nel pomeriggio ha aperto i lavori scientifici il II simposio del master di 1 livello “Tecnologie avan- zate nelle scienze di igiene orale”, un’offerta formativa dell’università Sapienza di Roma. Il dott. Iorio ha spiegato il valore dello stress ossidativo nel processo di invecchiamento e quanto sia necessario tenere in equilibrio i radicali liberi, con stili di vita alimentari corretti. La dieta alimentare, in passato ancella tra i pilastri della prevenzione, oggi è stata promossa al ruolo di principessa, viste le importanti compromissioni nelle patologie del cavo orale dovute a scorretti stili di vita alimentari, e la dott.ssa Said, ha ben delineato i percorsi corretti della giu- sta alimentazione, forte dell’approfondimento della sua tesi del master per l’anno accademico 2014. La sigillatura sicuramente è una pratica clinica di prevenzione che preserva le superfici dentali di denti a rischio per conformazione anatomica particolarmente ritentiva di biofilm per quei pazienti con comportamenti a rischio. Il protocollo operativo presentato dal dott. Rossi, anch’esso partecipante al master nell’anno accademico 2014, ha illustrato l’utilizzo di ultime tecnologie che possono essere utilizzate nel cavo orale anche in ambiente umido, e che grazie alla loro trasparenza possono essere controllate attraverso una video- camera, che intercetta eventuali processi cariosi. Ma il grande ca- posaldo della prevenzione delle patologie del cavo orale rimane il controllo del biofilm batterico attraverso un efficace spazzola- mento. La dott.ssa Sabatini ha presentato i dati di una ricerca su 250 pazienti svolta dall’Università di Roma Sapienza (Nardi, Sabatini, Guerra Orrolenghi) sulla tecnica di spazzolamento “tailoring, per- sonalizzata e condivisa”, che non predilige un movimento parti- colare dello spazzolino (tecnica di bass o stilman), ma si basa sulla attenta osservazione delle caratteristiche anatomiche del cavo orale, della destrezza del paziente, e sulla successiva scelta, condivisa con il paziente, dello spazzolino e scovolino interprossimale più opportuno in ogni differente quadro clinico. I dati hanno dimostrato un significativo miglioramento degli indici clinici di placca e sanguinamento con questa metodica. Grande affluenza in sala, e grande con- tributo degli igienisti dentali ai poster scientifici. Unico dispiacere per gli igienisti dentali non aver avuto una rappresentanza della categoria alla tavola rotonda durante l’inaugurazione.

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