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Dental Tribune Italian Edition

24 Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2015Notizie dalle Aziende Elena Appiani, stampa e pubbliche relazioni: e.appiani@rete33.it - cell.: 348.1315133 Silvia Pacini, marketing assistant: marketing@dwssystems.com www.dwssystems.com; www.dwslab.com BIOMAX SpA Tel.: 0444.913410 - info@biomax.it KOMET Italia Srl Via Fabio Filzi 2 - 20124 Milano - Tel.: 02.67076654 - info@komet.it - www.komet.it Dws DWS per il settore dentale e biomedicale Biomax LODI Locator Overdenture Implant System: l’impianto di diametro ridotto con l’attacco locator Komet Italia Kit LD1250A Apertura della cavità di accesso in endodonzia con il kit Komet, secondo il dott. Giuseppe Squeo, Bari Nell’azienda DWS nasce un nuovo sistema di Additive Ma- nufacturing 3D dedicato agli studi dentistici: la stampante 3D si chiama dfab®, ed è pre- sentata nelle versioni dfab® desktop e dfab® chairside. DWS mette a disposizione de- gli studi odontoiatrici il primo sistema di produzione rapida, nato per assistere il dentista direttamente all’interno del suo studio. In venti minuti si può, infatti, stampare un ponte di quattro elementi, su misura del paziente, pronto per essere utilizzato. Velocità, precisione, design compatto ed elegante: dfab® desktop e dfab® chairside forniscono una soluzione alle esigenze delle cliniche dentali più innovative in termini di alta definizione, velocità di produzione e bassi costi di gestione. Questo sistema è perfettamente compatibile con tutti gli scan- ner intra-orali open sul mercato e con qualsiasi file CAD in for- mato STL. Semplicità e immediatezza d’utilizzo: queste le pa- role chiave, sia per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali che il software di gestione. Per attivare la stampante è sufficien- te inserire le cartucce di materiale composito e il processo di stampa viene guidato da un’interfaccia software user-friendly, integrata nella versione dfab® chairside. La forma compatta ed elegante assieme al prezzo contenuto, rendono la dfab® la soluzione ideale per la produzione rapida in ogni studio dentistico: • dfab® desktop, è l’unione perfetta per ogni unità di scan- ner intra-orale, fornendo il totale controllo della produzio- ne istantanea dei provvisori dentali a lungo termine in un unico appuntamento; • dfab® chairside, è una soluzione all-in-one, che integra an- che un processore con display. TEMPORIS® È l’innovativo materiale bio-compatibile appositamente stu- diato per le protesi dentali provvisorie a lungo termine quali corone e ponti. È un composito nano-ceramico foto-polime- rizzabile di classe IIA brevettato da DWS. Per soddisfare ogni esigenza funzionale ed estetica, i materiali TEMPORIS® sono disponibili in diverse tonalità di colore e possono essere sago- mati, rifilati e lucidati. Per una perfetta personalizzazione possono essere ritoccati con compositi e stains foto-polimerizzabili. L’azienda DWS DWS, Digital Wax Systems, è oggi l’unica azienda italiana in grado di sviluppare sistemi per la prototipazione e produzio- ne rapida, implementando la tecnologia della stereolitografia e producendo internamente anche tutte le resine e i materiali necessari. DWS può vantare una lunga e consolidata esperien- za nella prototipazione, e oggi è arrivata a sviluppare soluzioni hi-tech per la prototipazione e per la produzione rapida espor- tando il 95% dei propri prodotti in oltre 60 Paesi del mondo. Le business units sono divise in: gioielleria, dentale e biomedi- cale, industrial design e, da oggi, anche il settore prosumer con il progetto XFAB®. La mission dell’azienda è portare la stampa 3D ai più alti livelli di precisione e definizione, aiutando le azien- de ad abbassare notevol- mente i costi rendendole più snelle e competitive uscendo dai tradizionali schemi e lasciando mas- sima libertà alla creatività in ogni settore. I vantaggi che fanno della DWS un’eccellenza posso- no essere riassunti in: – utilizzo di una nuova generazione di resine e materiali fotosensi- bili sviluppati inter- namente all’azienda; – innovativo sistema la- ser BluEdge®; – software dedicato; – assenza della fase dell’immersione nelle resine; – velocità, accuratezza e qualità elevata delle superfici. Il successo del trattamento endodontico si basa soprattutto su una corretta apertura della came- ra pulpare. È solo dopo aver realizzato la cavità d’accesso, rimosso interferenze coronali e trian- goli di dentina dagli imbocchi dei canali radicola- ri e aver assicurato un accesso rettilineo all’apice, che si può iniziare a sondare il canale per ricavare le informazioni utili alle lavorazioni successive. L’importanza della fase di apertura della cavità d’accesso richiede un’impostazione sistematica e razionale.PerquestomotivoKOMEThacreato,su suggerimentodeldr.GiuseppeSqueodiBari,ilkit specifico LD1250A che consente: 1. l’apertura iniziale della cavità con la fresa diamantata S6830L. La forma a pera allungata consente una maneggevolezza eccezionale ed evita allargamenti indesiderati a livello coronale. Una volta sfondatoiltettodellacamerapulparesipuòpassareaglistrumentisuccessivi,chepermettonol’al- largamento cavitario; 2. l’allargamento cavitario con le frese in carburo di tungsteno a testa non tagliente H269(Q)GK. La testa non tagliente fa da guida durante il lavoro di asportazione e impedisce lo sfondamento del pavimento della camera. Il taglio a lame rilascia una superficie liscia, senza le striature provocate da strumenti a grani diamantati, a tutto vantaggio della futura otturazione con guttaperca; 3. a questo punto occorre eliminare eventuali sottosquadri con le frese a palla H1SM e H1. Queste fresedevonoraggiungerenoninrotazionelazonaaldisottodelsottosquadroedevonoeliminarlo lavorando in uscita; 4. altra importantissima fase è quella dell’eliminazione dei triangoli di dentina che residuano nel tratto coronale dei canali. Con l’Opener OP10 è possibile rimuovere in brevissimo tempo le interfe- renze coronali e gli ostacoli che impediscono ai KFile di raggiungere l’apice. Tutti questi strumenti sono alloggiati in un pratico portastrumenti autoclavabile con la marcatura laser delle sigle per facilitarne il riordino. Sino ad oggi l’impiego di impianti di diametro ridotto non è stato sempre in grado di garantire una performance adeguata nelle overdenture ritenute da impianti. Le percentuali di successo implantare piuttosto variabili e i protocolli protesici abbinati ad attacchi con capacità ritentiva poco prevedibile hanno in- fluito negativamente sulla soddisfazione del paziente e sulla fiducia del clinico in questo protocollo. Oggi invece grazie al sistema LODI (Locator Overdenture Implant System), che utilizza in esclusiva gli attacchi locator (il sistema di rife- rimento per le overdenture implantari) e impianti di diametro ridotto di nuova generazione, è possibile ottenere risultati di assoluta soddisfazione. L’impianto LODI viene fornito in due diametri (2,9 e 2,4 mm) e in tre altezze (10, 12, 14 mm) per potere soddisfare le diverse esigenze cliniche. A differenza della maggior parte di impianti per overdenture, che in unico pezzo comprendono l’impianto e l’attacco, nel sistema LODI la componente protesica viene montata dopo l’inserimento dell’impianto; ciò permette di posizionare l’attacco locator più adatto, in grado di compensare eventuali disparallelismi e gli spessori dei tessutimolli,atuttovantaggiodellacapacitàritentivaedelconfortdelpaziente. Leindicazioniperquestotipodiimpiantosonolegateallasituazioneanatomica del paziente (ad esempio, creste atrofiche molto sottili) e al suo desiderio di evitare interventi più complessi e invasivi (ad esempio, innesti ossei, GBR). Ma oggi inevitabilmente non possiamo non fare riferimento alla situazione socio economica: fasce sempre più larghe di popolazione anziana, portatrice di protesi totale, non possono accedere a modalità riabilitative più onerose ma possono essere comunque trattate efficacemente con questo sistema. Se un paziente anziano non è moti- vato a sostenere interventi di implantologia più complessi e più impegnativi da un punto di vista economico con il sistema implantare LODI è comunque possibile rendere molto più confortevole la sua convivenza con la protesi mobile. Il sistema implantare LODI dispone di un kit chirurgico dedicato,completoedisempliceimpiegoediprotocollichirurgicieprotesicirigorosiperaffronta- re in sicurezza le diverse situazioni cliniche. La confezione dell’impianto LODI è completa di tutte le componenti: impianto, pilastro e attacco locator. In questo modo il clinico con comodità e con costi competitivi potrà gestire al meglio ogni caso.

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