Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

21Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2015 Teknoscienza Isola di Pasqua: studi sulla placca dentale fanno scoprire l’utilizzo di una pianta fondamentale nella dieta preistorica IsoladiPasqua-Cile:Analizzandoiltar- taro dei denti delle antiche popolazio- ni, due ricercatori hanno contribuito a risolvere il mistero rispetto a quali ali- menti vegetali gli abitanti dell’Isola di Pasqua consumassero prima del con- tatto con gli europei. Sono stati i primi a studiare il tartaro nell’area del Pacifi- co dal punto di vista dell’antropologia biologica. Conosciuta dai suoi abitanti polinesianicomeRapaNui,l’IsoladiPa- squa – che si ritiene sia stata colonizza- taintornoalXIIsecolo–èfamosaperle sue misteriose e grandi statue di pietra o Moai. Monica Tromp, dottoranda in Anatomia presso l’Università di Otago (Nuova Zelanda) e John Dudgeon, pro- fessoreassistentepressoilDipartimen- todiAntropologiadell’Universitàstata- le dell’Idaho, hanno avanzato l’ipotesi che la palma possa essere stata per se- coli un alimento vegetale di base per la sua popolazione, anche se nessun’altra provaarcheologicaoetno-storicaavva- letaleipotesi. Inrealtà,visonoleprove chetalealberosisiaestintosubitodopo la colonizzazione. I ricercatori hanno anche scoperto però che la stragrande maggioranza dei fitoliti (microfossili vegetali) presenti nel tartaro proveni- vano dalla palma. I denti esaminati sono stati prelevati da sepolture scava- teneiprimianniOttantainsitiarcheo- logici sparsi di tutta l’isola. Da ulteriori analisisièarrivatiall’identificazionedi granuli di amido nel tartaro rimosso dal campione di 30 denti. Dopo aver ri- mosso la placca e la decalcificazione da ogni dente, Tromp e Dudgeon hanno individuatoigranulidiamido,coerenti con il contenuto delle moderne patate dolci. Nessuno dei grani recuperati ha mostrato eventuali somiglianze con altri cibi, quali banane, taro o igname, altre piante amidacee che si ipotizzano facesseropartedelladietalocale.Iricer- catori hanno esaminato anche le bucce delle moderne patate dolci coltivate in terreni simili a quelli di Rapa Nui, sco- prendochedurantelacrescitalabuccia dei tuberi assimila i fitoliti della palma dalsuolo.Ilche«rafforzal’ipotesichela patata dolce sia stata un punto fermo e un’importante fonte di cibo vegetale per gli isolani sin dal momento in cui l’isola cominciò ad essere colonizzata», ha detto Tromp. «Si tratta di un passo in avanti nello studio della compo- nente vegetale nelle diete antiche, dal momento che i microfossili diventano parte integrante del tartaro per tutta la vita di una persona. Ci si può fare un’i- deadeglialimentivegetalicheleperso- nemangiavano,risultatonienteaffatto scontato». La ricerca mostra anche che il cibo vegetale rintracciabile nel tartaro può provenire dall’ambiente in cui è cresciuto, non necessariamente dalla pianta stessa, una scoperta che può po- tenzialmente influenzare lo studio del tartaro in tutto il mondo. Determinare il ruolo delle piante nelle antiche diete oceaniche rimane estremamente diffi- cile a causa della scarsità di resti vege- tali, ma questa ricerca può costituire un ulteriore tassello all’interno del puzzle alimentare. Intitolato “Differenziare i microfossili alimenta- ri e non alimentari estratti dal tartaro umano: l’importanza della patata dolce nell’antica dieta di Rapa Nui”, lo studio è stato pubblicato online, primadellasuacomparsasulJournalofArchaeo- logical Science. Dental Tribune International

Sito