Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

Allegato n. 1 di Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2015 - anno XI n. 2Febbraio 2015 - anno VII n. 1 www.dental-tribune.com Laser Tribune The World’s Newspaper of Laser Dentistry • Italian Edition Il laser a Diodo non funziona come monoterapia. Caso clinico M. Roncati Un titolo volutamente provoca- torio, ma che esprime una valu- tazione di assoluto compendio sull’utilizzo del laser a diodo come monoterapia, vale a dire non associato a una congrua stru- mentazione parodontale non chi- rurgica. Il caso clinico in oggetto è particolarmente rappresentati- vo per chiarire tale premessa. Sull’aspetto mesiale del canino mandibolare di sinistra (Fig. 1) si osserva una profondità di sondag- gio di 4 mm e un indice di sangui- namento positivo (BoP+). Nella radiografia periapicale (Fig. 2) si evidenzia una radio-opacità sull’aspetto mesiale del canino, indicativa della presenza di de- positi calcificati in sede sottogen- givale, evidenziati dalla freccia all’interno del cerchio viola. Si tratta, dunque, di una tasca pa- rodontale che viene classificata come “lieve”1,2 e di un valore di sondaggio che merita un tratta- mento parodontale non chirur- gico con una alta predicibilità di risultato, come universalmente accettato dalla letteratura eviden- ced based3,4 . Per di più l’elemento dentale in questione è un mono- radicolato, in sede anteriore, fat- tori che favorirebbero la prognosi del caso. Il condizionale è d’obbligo in quanto il radiogramma della Fi- gura 2 è stato eseguito nel novem- bre del 2013, mentre la foto clinica (Fig. 1) è stata scattata di recente, nel novembre del 2014. L’autore ammette, dunque, una propria svista. L’omissione di una corretta ablazione dei depositi Fig. 1 - Sull’aspetto mesiale del canino mandibolare di sinistra si rileva un sondaggio di 4 mm, associato a sanguinamento (BoP positivo). L’immagine clinica è stata eseguita dopo un anno dal trattamento iniziale, per cui è presente infiammazione persistente, dovuta a tartaro residuo, non rimosso, come documenta la radiografia della Figura 2. Il caso era stato trattato con strumentazione parodontale non chirurgica e con l’uso aggiuntivo di laser a diodo, in tutta la cavità orale. In questo sito l’operatore non ha asportato i depositi calcificati in sede sotto gengivale. Di conseguenza il solo utilizzo del laser a diodo non ha determinato risultati clinici soddisfacenti. sub-gengivali presenti, equivale a un comportamento iatrogeno, che impedisce la guarigione del sito. L’operatore, in occasione di un appuntamento di richiamo, 12 mesi dopo il completamento della terapia causale, esegue la rivalu- tazione del caso5,6 , documentando i parametri parodontali biometri- ci in cartella (Fig. 4). >> pagina 16 Il DVD illustra dettagliatamente strumenti, tecniche STEP by STEP, il Modus Operandi, i protocolli clinici, la gestione completa del paziente parodontale dalla prima visita alla rivalutazione che culmina nella terapia di mantenimento per ottenere la stabilità clinica dei casi trattati. La strumentazione meccanica manuale e ad ultrasuoni, sem- pre sito-specifica, viene descritta in dettaglio attraverso animazioni e video didattici. DURATA: 40 MINUTI CIRCA COME ORDINARE• TUEOR SERVIZI Srl • Tel. 011 3110675 • loredana.gatto@tueorservizi.it • www.tueorservizi.it ACQUISTalo subito! 80,00 euro+ iva MARISA RONCATI DVD N O V I T À ASSOLUTA il laser a diodo tecniche operative step by step, applicazioni, protocolli e casi clinici con follow-up Roncati_adv_102x127.indd 2 02/09/14 10:24 Il laser nella pratica clinica: ma allora serve davvero? M. Labanca, E. Amosso Che cos’è la laser terapia? Quanto fun- ziona e soprattutto è davvero necessa- ria nella pratica clinica quotidiana? Da diversi anni c’è chi si affida a questo strumento per gestire alcune delle più comuni patologie del cavo orale, altri invece lo ritengono superfluo o forse troppo “dispendioso” per i benefici che può apportare (noi eravamo tra questi!). La letteratura internaziona- le parla chiaro: una ricerca condotta su Pubmed ci ha permesso di iden- tificare il primo articolo sull’utilizzo del laser in odontostomatologia nel 1964. Oggi, dopo più di 50 anni, sono stati descritti oltre 2000 lavori con un incremento annuo costante, che ha portato nel 2014 alla pubblicazio- ne di più di 200 articoli. Ciò riflette sicuramente un aumentato interesse scientifico verso il laser anche da par- te di coloro che forse prima ne sot- tostimavano le proprietà. Sono diversi i laser che hanno trovato un ampio riscontro in odontosto- matologia: laser a Neodymium: Yttrium-Aluminium-Garnet (Nd: YAG); a diodi; ad Erbium: Yttrium - Aluminium - Garnet (Er:YAG); a Chromium: Yttrium – Selenium – Gallium - Garnet (Er,Cr:YSGG) e a CO2. Ciascuno di essi lavora sui tessutidurie/omolliaunaprecisa lunghezza d’onda, delineando così un preciso indirizzo terapeutico e conseguente campo di azione. Per chiarire: non c’è un laser per tutte le stagioni; bisogna decide- re se si pensa al laser per gestire i tessuti duri o i tessuti molli. Per chi ci conosce, sa bene la nostra storica riluttanza all’introduzione del laser in studio: riteniamo di avere competen- ze chirurgiche sufficienti a sopperire con approccio tradizionale alle varie esigenze che si presentavano all’os- servazione. Poiché, come disse Ludwig Wittgenstein, «solo gli stupidi non cambianomaiidea»,abbiamorelativa- mente da poco deciso di approcciarmi allaserealsuoutilizzonelquotidiano. Senzaalcunapretesadidiventarnede- gliesperto:noncenevogliano,quindi, quanti (molti) ben prima di noi hanno saputo coglierne i pregi (e a volte an- che i difetti). Alla domanda quale laser acquisteresti per primo, alla luce del- le attuali conoscenze ed esperienze, senza esitazione rispondiamo: il laser a diodi, sicuramente il più versatile, di semplice utilizzo e con molteplici possibilità applicative. Tra i differenti dispositivi presenti sul mercato re- centemente abbiamo introdotto nella nostra pratica il laser della Sirona (SI- ROLaser Advance) e con soddisfazione possiamoasserirecherispondeinma- niera esaustiva a molte delle richieste che, clinicamente e quotidianamente, ci si presentano: la decontaminazione delle tasche parodontali, la biostimo- lazione delle ferite, la velocizzazione della guarigione di lesioni aftose ed erpetiche ed un’immediata riduzione della loro sintomatologia dolorosa, i trattamenti sbiancanti e la disinfe- zione dei canali radicolari sono solo alcunedellepossibilitàterapeutichedi questo laser. Ma concretamente “vale la pena” ac- quistare e utilizzare il laser nella prati- ca clinica quotidiana? È una domanda che spesso ci viene posta da chi viene attratto e incuriosito da questo stru- mento; la risposta è che le possibilità sono sicuramente numerose e l’utiliz- zo neanche così complesso. Esistono infatti diversi programmi preimpo- stati per l’esecuzione delle terapie che spaziano dalla conservativa ed endo- donzia alla parodontologia, dove può assumere un ruolo coadiuvante alla terapia causale. >> pagina 18 Laser a diodi Sirona (Sirolaser Advance). COME ORDINARE• TUEOR SERVIZI Srl • Tel. 0113110675 • loredana.gatto@tueorservizi.it • www.tueorservizi.it Roncati_adv_102x127.indd 202/09/1410:24

Sito