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Dental Tribune Italian Edition

13Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2015 Teknoscienza Fig. 6 - Enamel plus Stain Flow Black (Micerium SpA). 1. Bini V. Aesthetic Digital Smile design: odontoiatria estetica software assistita. Cosmetic denti- stry 4_2013. 2. Holyoak M. Smile design: rules, tools and strategies to help plan aesthetic restorative dentistry. Prim Dent J. 2013 Oct;2(4):38-43. 3. Qureshi T. The new age of ethical cosmetic dentistry: implementing the concept of progressive smile design. Dent Today 2012 Oct;31(10):98-101. 4. Sodagar A., Rafatjoo R.; Gholami Borujeni D.; Noroozi H., Sarkhosh A. Software design for smile analysis. J Dent (Tehran) 2010 Fall;7(4):170-8. Epub 2010 Sep 30. 5. DSD – Digital Smile Design. Christian Coachman, Andrea Ricci. Congresso IAED Roma 2011. bibliografia << pagina 12 Una volta ascoltate le sue richieste si fanno una serie di foto, da quel- le intraorali a quelle del volto, e si elaborano al computer alla ricerca di un sorriso gradevole, armonico e che corrisponda alle aspettative del paziente stesso. Successiva- mente inizia il dialogo con il labo- ratorio, al quale dovremo fornire quanti più dati possibili sia sulla situazione iniziale, sia sul risul- tato che vorremmo ottenere. A tale proposito occorre fornire al nostro tecnico le impronte del pa- ziente, l’arco facciale, le foto fatte, quelle elaborate e – se possibile – un breve video in cui si mostra il paziente mentre parla o ride. Seconda fase: ceratura diagnostica e mock-up Tutte queste informazioni ser- vono al laboratorio per realizza- re una ceratura diagnostica che tiene presente la componente estetica, quella funzionale e che corrisponda ai corretti princìpi dell’occlusione. Il passo successivo è la creazione di un mock-up, cioè una simula- zione in materiale provvisorio di quello che sarà il lavoro ultima- to, e che può essere cementato in maniera totalmente reversibi- le. È proprio grazie a questo ma- nufatto che è possibile aiutare il paziente a visualizzare in che modo le modifiche del sorriso da noi programmate potranno inte- grarsi sul proprio volto, affinché possa decidere se il risultato fina- le sarà di suo gradimento o meno. Qualora le modifiche da effettua- re sulla dentatura del paziente siano di lieve entità, invece del mock-up basato sulla ceratura, è possibile eseguire un mock-up diretto attraverso l’aggiunta di piccole quantità di composito sui denti interessati; anche in questo caso si tratta di una procedura del tutto reversibile. Presentazione del caso Il mock-up fornisce un’ottima soluzione quando dobbiamo in- grandire i denti perché ci permet- te di lavorare per apposizione, ma purtroppo non può essere utiliz- zato quando il volume deve essere ridotto perché il trattamento non sarebbe più reversibile. Per permettere al paziente di ave- re anche in questo caso un’idea di come sarà la forma finale dei denti, si ricorre a un artefatto. La tecnica più diffusa è quella che prevede l’utilizzo di un pennarel- lo nero sui margini del dente in modo da renderne difficile la per- cezione e facendo così sembrare il dente effettivamente più piccolo di quello che è in realtà. Con questa tecnica però ci tro- viamo spesso ad affrontare due inconvenienti: il primo è che non sempre riusciamo a delimitare in maniera netta e dettagliata la zona del dente da rendere poco vi- sibile, perché spesso il tratto dise- gnato dal pennarello è poco omo- geneo; il secondo inconveniente è rappresentato dal fatto che il pennarello non è un dispositivo medico, quindi potrebbe essere percepito dal paziente come uno “strumento” poco professionale e relativamente igienico. È proprio per cercare di superare queste criticità che abbiamo pen- sato di sostituire il pennarello con qualcosa di più strettamente legato alla pratica clinica quoti- diana. Più precisamente con un composito fluido altamente ca- ricato e totalmente nero, Enamel plus Stain Flow Black (Micerium SpA) (Fig. 6). Conclusioni Applicando questo Stain Flow nero sui margini degli elementi di cui si deve ridurre il volume, e posizionando un contrastor dello stesso colore sullo sfondo, si pos- sano scattare delle foto dove il colore del composito si unisce con quello del contrastor, dando l’il- lusione che i denti siano più cor- ti. Il grande vantaggio che deriva dall’utilizzo di questo materiale, quindi, è quello di poter modifi- care sempre in modo reversibile il volume dei denti, ma in manie- ra molto più precisa ed evidente. Inoltre si ha la possibilità di dare in visione al paziente la foto scat- tata su sfondo nero, permettendo- gli di vedere in maniera tridimen- sionale quello che sarà il risultato finale. Si ringrazia il dott. Alessio Tariciot- ti (Roma) per il prezioso contributo nella stesura dell’articolo. L’articolo è stato pubblicato su Cosmetic Dentistry Italian Edition, n. 4 - dicembre 2014.

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