Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

DT_Italy_1214

8 Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2014Speciale Giovani Alla LXV Assemblea nazionale AISO, dubbi e perplessità dei futuri odontoiatri Numeri in esubero in seguito ai ricorsi accolti dal TAR La scalata verso l’ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso non sembra essere finita. Si calcola, infatti, che circa 5000 nuovi aspiranti medici siano stati ammessi nonostante non abbiano superato il test dello scorso aprile. Tutto questo è stato possibile grazie al ricor- so ai rispettivi TAR, che hanno acconsentito a una loro imminente immatricolazione. I numeri sono preoccupanti e lo sconforto complessivo è emerso anche in occasione del- la LXV Assemblea nazionale AISO, tenutasi a Napoli dal 31 ottobre al 1 novembre, soprattut- to perché, per ogni 100 studenti ammessi, si prevede che il 10% circa sceglierà il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria. Nu- meri ulteriormente in eccesso, dunque, per un corso di laurea che stenta ancora a decollare, per efficienza e per prospettive future da ga- rantire ai suoi studenti. L’AISO è vicina a tutti quei vincitori al con- corso che hanno espresso parere non di certo favorevole a un esubero così considerevole, soprattutto perché non previsto. Tuttavia, co- loro che devono essere rimproverati non sono di certo gli aspiranti odontoiatri che hanno vinto il ricorso, bensì gli organi competenti incapaci di assicurare la perfetta regolarità a un test nazionale. Basti pensare anche al recente scandalo del- le prove nazionali per le specializzazioni di Medicina, che hanno portato alle dimissioni del Presidente del Cineca. Ai ricorsi al TAR si aggiunge poi l’am- missione di altri 1500-2000 studenti che si sono rivolti, in via straordinaria, al Consiglio di Stato, ottenendo esito favo- revole. Con i numeri, crescono anche le incertezze dei futuri odontoiatri, i quali si dicono abbandonati dalle istituzioni. L’Assemblea è stata l’occasione per ri- unire i pensieri di migliaia di giovani studenti, intenti a di- scutere delle insicu- rezze condivise sem- pre di più nel mondo dell’odontoiatria. L’AISO si è sempre dichiarata fautrice del numero chiuso che venga, tuttavia, affiancato da un si- stema universitario più efficiente. Perché questo sia possibile, sarebbe necessa- rio avere strutture migliori per poter formare meglio gli studenti o, in alter- nativa, ridurre il numero dei posti in molti atenei nazionali, in modo da consentire una maggiore efficienza del corso di laurea in questione. Ad oggi sono troppo scarsi i servizi e i corsi di formazione offerti dalle università stata- li. Le strutture non risultano idonee per un insegnamento che dovrebbe fare della pra- tica la propria linfa vitale. Risulteranno an- cora più inefficienti e inappropriate con un corpo studentesco in esubero, soprattutto se si conta un numero di insegnanti di mol- to inferiore. Il problema di fondo consiste, quindi, in una scarsa strutturazione di questi corsi di laurea a numero chiuso: l’Italia dovrebbe essere allineata a un’organizzazione euro- pea, che fa di tirocini e corsi di formazione l’arma vincente. L’AISO crede infatti che le università debba- no formare i futuri odontoiatri in itinere, garantendo serietà e concretezza a un per- corso in cui migliaia di studenti continuano ancora a credere. Mauro>Andrisani Mauro Andrisani, segretario AISO. La FNOMCeO sui test «I nostri giovani meritano rispetto per il loro impegno e le loro speranze» Sullavicendadeicandidatichedovrannoripetereleproveperl’accessoalleScuo- le di specializzazione – dopo che sono stati invertiti i quiz per l’area medica con quelli per l’area dei servizi clinici –, la Federazione nazionale degli ordini dei me- dici chirurghi e degli odontoiatri ha diramato la seguente nota. «L’inescusabile errore commesso nella somministrazione dei test per la selezione per l’accesso alle Scuole di specialità di area medica e dei servizi clinici (interessati 11.242 gio- vani)riproponeduequestionichedirettamentecoinvolgonoiruolielefunzioni dellaFNOMCeOinrappresentanzadegliordiniprovinciali.Laprimaattieneaun profilodirispettocivileedeticodovutoaquellemigliaiadigiovanimedici(preci- samente 12.168), ai quali viene richiesta una dura selezione nazionale (sono poco più di 5000 i posti disponibili), che arriva dopo diciotto mesi di attesa, per poter accedereallaformazionespecialistica,requisitoindispensabileperaspirareaun qualsiasi accesso al lavoro. Al momento è difficile individuare quali interventi possano restituire dignità e affidabilità alla prova nel suo complesso, e quali possanoesserelesoluzioniainvarianzadicontestonormativo,maintantoècer- to che tutte le responsabilità coinvolte debbano assumere gli atti conseguenti, essendo in gioco la credibilità e la serietà delle istituzioni. La seconda questione è più generale e attiene a un’insopportabile nebbia che ormai avvolge tutta la formazione medica, dall’accesso alle Scuole di medicina alla formazione post- laurea. In realtà questi errori nel sistema, che vanno tragicamente ad accumu- larsi, sono perfetti indicatori del baratro di una crisi senza uscita. E sono errori che gravano sulle spalle incolpevoli di tanti giovani e delle loro famiglie, ostaggi di ritardi e di miopie autoreferenziali di un sistema formativo che già oggi, cifre alla mano, emargina migliaia di giovani e che sempre più – a invarianza di ordi- namento – ne emarginerà nei prossimi anni, perduti in un limbo di dequalifica- zione professionale e lavorativa. La FNOMCeO respinge questa prospettiva per i giovani che hanno tanto studiato. La nostra sanità ha bisogno del loro impegno, il nostro paese ha bisogno delle loro speranze». Nei prossimi giorni la FNOMCeO porterà questo impegno e queste speranze all’attenzione del Governo, con una letteraindirizzataalPresidentedelconsiglio,MatteoRenzi. Fonte:>uffi>cio>stampa>FNOMCeO Closed meeting di S. Margherita Non una rimpatriata ma una messa a punto degli Amici di Brugg Il Closed meeting di Santa Margherita in seno agli Amici di Brugg è divenuto ormai una consuetudine. L’incontro, piuttosto informale, dei soci effettivi si è tenuto presso l’Hotel Continental, dinanzi all’invitante baia di Santa Margherita, anche se aveva l’aspetto di una rimpatria- ta si tratta sempre di un evento dagli effetti importanti perché, nel rinsaldare il rapporto tra i soci (vero collante degli AdB), dà anche il destro per una riflessione pacata sui futuri destini, pur con un programma animato da re- lazioni interessanti, tavole rotonde e proficui incontri con gli sponsor. Già nelle precedenti edizioni il presidente Nicola Perrini, preoccupato per il futuro, aveva indicato in una più viva- ce attenzione ai giovani il leitmotiv della futura attività degli AdB, pena una lenta, ma irrimediabile decadenza. Che la strada sia quella giusta, lo indica il numero sor- prendente dei partecipanti in precongresso al Gymna- sium di Rimini: «Ci aspettavamo una ventina di giovani – ha confessato Perrini – ne sono arrivati almeno 150». Quell’affluenza ha dato la carica ai giovani odontoiatri e odontotecnici, piuttosto numerosi, riunitisi a Santa Mar- gherita di discutere sul come cavalcare il successo, e come organizzare il prossimo Gymnasium. Non solo. Matteo Beretta e Valentina Lanteri (spalleggiati da un “diversa- mente giovane” come Claudio Lanteri) hanno discettato nel pomeriggio del venerdì 24 su un’“Ortodonzia econo- micamente sostenibile”. Due casi clinici sono stai portati in discussione sabato pomeriggio, prima della conclusio- ne con la relazione De Benedictis e D’Alicanto sulle “Inno- vazioni tecnologiche nella protesi rimovibile”. Santa Margherita è anche occasione per fare il punto sul dove vanno gli Amici. Un accenno ai numeri prima di tutto: «Vista la crisi non siamo aumentati ma neanche di- minuiti, mentre il livello delle relazioni è rimasto obiet- tivamente elevato» – dice azzardando al contempo una spiegazione al successo del Gymnasium giovanile. «Da noi i giovani sono protagonisti, non semplici spettatori. Le loro relazioni molto interessanti: ero venuto per stare con loro pochi minuti e non me ne sono più andato». Riguardo alla prossima edizione, sulla quale è già usci- to un comunicato stampa, si parla di “riaffermazione dell’interdisciplinarietà”, di continuità tra corso pre- congressuale 2013, dedicato alla protesi mobile e quel- lo del 2014, incentrato sulla fissa. Dopo aver accennato alla maggior attenzione per ASO e igienisti, cui è stata riservata un’intera giornata (prima era solo mezza). Il programma 2015 può essere definito non rivoluzionario ma con i piedi per terra. L’importante è che tornando da Rimini, come diceva Biaggi, il partecipante si porti a casa un qualcosa che serva per la pratica quotidiana a partire dal giorno dopo. Massimo>Boccaletti

Sito