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11Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2014 Teknoscienza One step fiber post 22070 Rovello Porro (CO) - tel. 02 96 75 41 79 - fax 02 96 75 41 90 - www.isasan.com - info@isasan.com TECHOLE astuccio nero: blister da 6 perni in carbonio STERILIZZATI a RAGGI GAMMA Misura: S TECHOLE astuccio bianco: blister da 6 perni in silice STERILIZZATI a RAGGI GAMMA Misura: S unico e rivoluzionario Il nuovo perno cavo NOVITA’ assoluta! One step fiber post Sistema perno-connettore - Monopassaggio - Alta affinità chimica con adesivi e composito - Adesione superiore - Maggiore resistenza - Ritrattamento facilitato - Radiopachi Nuovi perni endodontici FORATI: blister da 6 perni in carbonio TECHOLE astuccio nero: C M Y CM MY CY CMY K Techole copia.pdf 1 07/11/14 14:25 >< pagina 10 Può essere riassunto e semplificato nel seguente schema: 1. valutazione preoperatoria dello stato fisico e psicologico. 2. Analgesia preventiva (FANS pri- ma dell’aggressione chirurgica). 3. Terapia antiedemigena (cortiso- nico intraoperatorio). 4. Profilassi antibiotica (linee gui- da internazionali 2007). 5. Ansiolisi/sedazione cosciente mediante la titolazione endove- nosa di diazepam. 6. Anestesia locale efficace e dura- tura (bupivacaina). 7. Monitoraggio perioperatorio cli- nico e strumentale. 8. Analgesia postoperatoria (para- cetamolo 1 g/6 h per 2 giorni). Dott. Zanette: vedo dal suo curriculum che lei è specializzato in anestesiologia. Scusi la domanda, ma cosa ci fa un anestesista con questo tipo di farmaci generalmente snobbati dalla sua categoria? L’anestesista che non ha esperienza specifica delle procedure odontoia- triche tende a perpetuare le tecniche di sedazione profonda che è abituato a impiegare in altre specialità chirur- giche, utilizzando farmaci di classe H, a esclusivo uso intraospedaliero, con tutti i rischi connessi. È sempli- cemente un problema di educazione e formazione professionale, che può essere facilmente risolto dall’inse- gnamento universitario e postuni- versitario, in Italia purtroppo ancora decisamente carente in questo cam- po specifico. Del resto, anche la for- mazione professionale dell’odontoia- tra italiano è decisamente carente in questo campo specifico, a differenza di quanto accade nel Regno Unito, USA, Canada, Giappone, Australia ecc. Vi è la necessità impellente che l’odontoiatria Italiana riscopra e si riappropri dell’anestesia odontoia- trica al fine di garantire uno stan- dard in linea con i tempi correnti. Prof. Facco: dunque la tecnica che voi insegnate prevede una via venosa. Rispondiamo alla domanda che tutti i lettori si stanno ponendo: i laureati in odontoiatria possono prendere una vena e iniettare il farmaco? L’accesso venoso è indispensabile per l’ansiolisi farmacologica, perché solo la titolazione delle dosi in relazione alla risposta del paziente permette di raggiungere il corretto obiettivo terapeutico ed evitare con certezza dosaggi inappropriati per eccesso o per difetto. Quello della competenza dell’odontoiatra nella cannulazione di una vena periferica è in ogni caso un falso problema, se solo si guarda alle leggi e ai regolamenti italiani ed europei vigenti: non mi risulta esi- stere alcun documento che vieti la cannulazione e, in caso esistesse, do- vrebbe essere immediatamente im- pugnato e cassato per la sua incom- patibilità con le competenze sancite da questi documenti. Come ha giu- stamente affermato il presidente nazionale CAO, il dentista è “medico odontoiatra”, e come tale competen- te nella diagnosi e terapia delle ma- lattie del cavo orale, nell’esecuzione di procedure chirurgiche e nella tera- pia delle emergenze: tali competenze rendono di per sé grottesca anche la sola idea che non possa esser in gra- do di eseguire una venipuntura, per non si sa quale ipotetica, inimmagi- nabile e infondata ragione. Dott. Mazzuchin, lei è un esperto di emergenze odontoiatriche: in che senso possiamo affermare che la tecnica ansiolitica abbassa drasticamente le evenienze avverse di un studio dentistico? Partirei da una considerazione: gli sviluppi in termini di richieste del paziente e i progressi della medicina, soprattutto nel campo della chirur- gia, hanno permesso l’attivazione di procedure sempre più complesse, su di un numero sempre più ampio di pazienti. È in costante aumento il numero di persone anziane con problematiche sistemiche di vario genere, che fanno ricorso a cure lunghe e complesse. Molti poi sono i fobici, gli stressati e i tesi, soprattutto quando prevedono di affrontare l’odontoiatra. Lo stress e la paura sono emozioni negative capaci di creare il rischio di emergen- ze. Una visita preoperatoria accurata, unita a una corretta anamnesi, è lo strumento indispensabile per preve- nire e intercettare potenziali situa- zioni a rischio; tuttavia, si è visto che agire sul livello di stress, ansia e tensione, riducendo in tal modo la ri- sposta fisiologica del corpo a questi stimoli, riduce drasticamente l’insor- genza di complicazioni e accidenti, come la sincope vasovagale o la crisi ipertensiva, fino a eventi più gravi e rischiosi come shock, infarto e reazio- ni allergiche. Così, un paziente tran- quillo e rilassato migliora la prognosi dell’intervento e rende oltretutto possibile un lavoro migliore e preciso da parte del professionista. Dott. Mazzuchin: la cartella clinica che usate per l’ansiolisi contiene degli elementi di novità rispetto a quella tradizionale. Ci espliciti gli aspetti dirimenti. La cartella clinica, ideata dal prof. Facco e dal prof. Manani, è pensata secondo una logica che permette di valutare diversi aspetti per ogni sin- golo paziente. La prima parte raccoglie i dati anam- nestici, dove il paziente descrive tutte le sue patologie, se ci sono, e le tera- pie in atto, unitamente a un collo- quio in cui viene esplicato l’interven- to, i rischi e viene redatto il consenso informato. La seconda parte, invece, si sofferma in maniera analitica sul- la valutazione dell’ansia sia da un punto di vista qualitativo, mediante un test (Test di Corah modificato), sia quantitativo, con una scala di valori da 1 a 10, detta Scala Visuale Ana- logica (VAS). Si arriva quindi all’in- tervento sedativo; in questa fase, l’odontoiatra sedazionista, in base all’ansia del paziente, somministra un ansiolitico in dosi mirate, conse- cutive, fino al raggiungimento dello stato di tranquillità assoluta. Ottenu- ta l’ansiolisi, si può procedere con la terapia sia essa chirurgica, conserva- tiva o protesica. Ritengo di assoluta novità il concetto, molto caro alla scuola padovana, che sostiene l’idea che l’uso della tecnica non dipenda dal tipo d’intervento cui si sottopo- ne il paziente, ma, piuttosto, dalla qualità e quantità di ansia che egli esprime. Durante l’ansiolisi vengono monitorati tempo, ora, dosaggio e parametri vitali del paziente. Questi dati vengono trascritti in una tabella che fungerà da linea guida durante l’intervento. L’ultimo aspetto, non meno importante, è la valutazione dello stato di coscienza e lucidità del paziente prima della dimissione. Tale procedura si effettua mediante il test di Newman. Prof. Testori, lei è un clinico e un chirurgo orale di fama internazionale e di lungo corso: potrebbe esprimere un suo parere o la sua esperienza con la tecnica del prof. Manani? Qual è il plusvalore di tale procedura? La consiglierebbe a un suo allievo? La mia esperienza è recente, dato che la utilizzo da circa due anni e attual- mente ho eseguito 130 interventi in ansiolisi. Dal punto di vista stretta- mente operativo, noto che il paziente è molto più stabile durante l’inter- vento chirurgico rispetto alla seda- zione cosciente, che talvolta presenta il problema che il paziente sia troppo sedato, e quindi non collaborante, o poco sedato, fino ad arrivare a casi in cui il paziente si dissocia e diventa più agitato. Con l’ansiolisi solo due pazienti su 130 si sono lamentati per l’effetto prolungato, che può perdu- rare anche il giorno dopo l’interven- to, dovuto alla lunga emivita dei far- maci utilizzati. Ad eccezione di questi due casi, tutti gli altri pazienti sono stati molto soddisfatti. Dental>Tribune>Italia 22070 Rovello Porro (CO) - tel. 0296754179 - fax 0296754190 - www.isasan.com - info@isasan.com Techole copia.pdf 107/11/1414:25

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