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Lab Tribune Italian Edition

7Lab Tribune Italian Edition - Novembre 2014 Clinica & Tecnica Fig. 7 << pagina 6 Dente piatto, opacità < Dente ruvido, opacità > Durante uno scatto intraorale, a seconda di come usiamo i flash, è molto facile perdere questa infor- mazione. Una fonte di illuminazione con flash anulari (Fig. 1) appiattisce il dente e, avendo fasci paralleli, vi è troppa riflessione, quindi si perde la profondità del colore. In natura, la luce (sole, neon, tungsteno ecc.) non è mai diretta rispetto alla superficie del dente, quindi questo effetto si verifica costantemente, anche se in ma- niera microscopica. La base per una foto di un cen- trale dovrebbe essere almeno con due flash laterali per avere mag- gior tridimensionalità. Come dicevamo, i flash latera- li andrebbero inclinati rispetto all’obiettivo della macchina fo- tografica per non avere una luce diretta; il problema è che più li incliniamo e meno riflessione otterremo, quindi le nostre mi- crodepressioni di superficie van- no a sparire. Lo vediamo, infatti, nell’esempio in figura (Fig. 3), in cui un premolare è stato taglia- to con una fresa a grana grossa, mentre aumenta di visibilità ab- bassando la luce. Flash paralleli, riflessi > Flash angolati, riflessi < Flash più deboli, riflessi > Per foto di base si consigliano ango- lazioni di 20° rispetto all’obiettivo ed esposizioni non molto alte. Altri aiuti ci possono arrivare fa- cendo della postproduzione su un qualsiasi programma che permetta di modificare la luminosità di una fotografia (Aperture, Photoshop, iPhoto, ecc.) compiendo tre sem- plici passi: abbassare la luminosità, alzare tutto il contrasto e abbassare tutta la saturazione (Fig. 4), oppure produrre foto in HDR (High Dyna- mic Range), una funzione di alcuni programmi come Photoshop – dal CS5 in su – che creano e fondono tre esposizioni diverse della stessa foto aumentando la nitidezza e le linee di contrasto presenti su una super- ficie (Fig. 5). Un altro trucco può essere quello di utilizzare una tecnica fotografica cosiddetta “a tramonto”. Durante il giorno, quando il sole cala dietro le montagne, mette più in risalto le ombre degli albe- ri rispetto al mezzogiorno (Fig. 6) e la stessa cosa accade sullo smal- to se incliniamo la fonte di luce (Fig. 7). >> pagina 8 Fig. 8 Fig. 10 Fig. 12 Fig. 14 Fig. 13 Fig. 9 Fig. 11

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