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Lab Tribune Italian Edition

6 Lab Tribune Italian Edition - Novembre 2014Clinica & Tecnica Forme e luce, la tessitura: come trasmetterla in maniera predicibile G. Picciocchi, D. Rondoni L’essenza della fotografia in odon- toiatria, da quando è nata con le prime pellicole analogiche, è sem- pre stata la stessa: “comunicare” (dal latino cum = con, e munire = legare; la parola communico = met- tere in comune, nella sua prima de- finizione è l’insieme dei fenomeni che comportano il trasferimento di informazioni). Il suo senso è infatti quello di fornire all’odontotecnico il maggior numero di informazio- ni, affinché l’indiretta in labora- torio emuli in maniera più fedele possibile la natura del paziente. La difficoltà maggiore del lavoro in la- boratorio è ovviamente avere il pa- ziente davanti; gli unici riferimenti sono le foto e i gessi e, quindi, sba- gliare il trasferimento delle infor- mazioni significa un fallimento assicurato. Le caratteristiche che influiscono sul colore di un dente sono: - la tinta, cioè il colore di un den- te indica quale parte dello spet- tro della luce viene assorbito (tutto bianco-nulla nero); - il croma, che determina la sa- turazione di un colore, cioè la quantità di tinta in rapporto a una luce bianca; - il valore, che indica la luminosità; - la traslucenza, che indica quan- to veloce la luce passi attraver- so il dente (smalto simile al vetro, dentina simile all’acqua); meno un dente è traslucente più è opaco; - l’opalescenza: attraverso la foto- grafia normalmente possiamo comunicare tinta-croma-valore, talvolta l’opalescenza, difficil- mente la fluorescenza, attraver- so strumenti da alloggiare sui flash dedicati (fluor-eye), o con uno spettrofotometro. Ne esiste però un sesto che viene spesso dimenticato: la tessitura, poiché la tessitura è luce. Questa caratteristica non è di se- condo piano, in quanto la texture di un dente indica quando è presen- te la rugosità, quindi depressioni e concavità ad andamento parallelo assiale o perpendicolare all’asse del dente, ma cosa più importante la tessitura influenza drammatica- mente la traslucenza di un dente. In una superficie piatta, la luce pas- sa e viene riflessa con fasci paralle- li, determinando una “luce riflessa speculare” molto traslucente, qua- lora le depressioni parallele, quan- do presenti, fanno sì che la luce passi in maniera disordinata. I fasci sono riflessi in varie direzio- ni e si parla di “luce riflessa diffusa” creando una superficie più opaca. >> pagina 7 Fig. 1 Fig. 2 Fig. 6 Fig. 5 Fig. 4 Fig. 3

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