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Lab Tribune Italian Edition

11Lab Tribune Italian Edition - Novembre 2014 Pratica & Opinione << pagina 10 La linea di transizione mesiale o lobo- mesiale risulta più vestibolarizzata in zona cervicale e man mano che decor- re verso incisale rientra con andamen- to linguoverso fino ad arrivare all’a- pice del bordo incisale, creando con quest’ultimo un angolo abbastanza accentuato. Esiste per la torsione buc- cale una stretta correlazione con le vie di fuga palatali, più o meno accentua- teasecondadellaformageometricadi base e della classe masticatoria di ap- partenenza, presenti sin dalla nascita dell’elemento dentale o create dall’a- zione masticatoria (Figg. 7a-f). Queste zone libere sono estremamente im- portanti nelle traiettorie funzionali di latero-protrusione e si trovano nella zona più incisale delle creste margina- lipalatali;infatti,larientranzadellobo mesiale labiale, unita al minor spazio occorrente a lasciar passare la porzio- ne mesio-incisale dell’incisivo inferio- re del lato bilanciante durante gli spo- stamenti laterali (sul lato lavorante), fa sìcheladepressionea“goccia”dellavia di fuga mesiale sia più piccola e meno profonda di quella distale. La cresta marginale distale ha invece unandamentooppostoallamesiale,si sviluppa in zona cervicale più retrusa e nel decorso verso l’incisale si pro- tende sempre più in senso labiale col- lassando lingualmente a ridosso del bordo incisale. Questo determina un arrotondamento dello spigolo disto- incisaleeunmaggiorespazioperlavia di fuga palatale che risulta più ampia e profonda della mesiale, considerato che si trova sulla traiettoria della por- zione disto-incisale dell’incisivo infe- riore, antagonista negli spostamenti latero-protrusivi lavoranti (Figg. 8a-b), lasciandotalvoltaintravedereinproie- zione vestibolare la sporgenza laterale della cresta marginale linguale (Fig. 9). La partenza cervicale del lobo distale è determinata anche da una concavità (solco-distale) di cui per primo il ma- estro Yamamoto intuì l’importanza. Questa depressione ha forma triango- lare, si sviluppa con la sua base dalla sella della linea cervicale anatomica distale dirigendosi in senso obliquo con l’apice in zona labiale. Questo dettaglio non va confuso con il solco prossimale che invece è creato dall’av- vicinamento delle creste marginali la- Figg. 7a-f - Posizione, dimensione e profondità delle vie di fuga palatali. Figg. 8a-b - Le vie di fuga palatali nella modellazione in cera e cera opacizzata con polvere dorata. Fig. 9 - Anche in visione incisale si può notare la sporgenza della cresta marginale disto-incisale. biali e linguali sia in zona mesiale che distale (Figg. 10a-d). L’incisivo laterale ha il medesimo svi- luppo crestale dell’incisivo centrale ma con minore effetto torsionale; questo è dovuto principalmente alle sue dimensioni ridotte rispetto all’in- cisivo contiguo. Il canino è invece l’e- lemento dentale con la caratteristica torsionale più spiccata rispetto a tutti gli elementi presenti nel cavo orale, questoèdovutoprincipalmenteall’as- senza di torsione dell’enorme radice, relegando così alla corona, la totalità dell’aspetto torsionale che abbinato alla grande cresta di sviluppo centra- le, che gli conferisce la classica forma a cuneo, mette in risalto ancor più la forza di incisione di questo elemento dentale. La posizione strategica che as- sume all’interno della chiostra denta- le va a creare l’armonico passaggio tra gli elementi di incisione e i quadranti masticatori. Una conoscenza appro- fonditadeidettaglianatomicinaturali ci favorisce nella comprensione delle diversemodifichedell’aspettocorona- le che subiscono gli elementi dentali dalla fase adolescenziale all’età adul- ta, in quanto il dente è l’unico organo del corpo umano che ha una perdita dimensionale naturale con il passare degli anni (Figg. 11a-d). Ogni nostra co- noscenza diviene parte intrinseca di tutto ciò che realizziamo, ma può es- serevanificatadallacomplessitàdifat- tori esterni ai protocolli operativi che portano a un risultato soddisfacente. >> pagina 12

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