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Implant Tribune Italian Edition

15Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2014 News & Commenti © MIS Corporation. All rights reserved. Codifca colore Per una più semplice e veloce identificazione della misura della piattaforma durante le procedure protesiche. 3.75mm Meccanismo di stabilità duale Alta primaria stabilità meccanica unita ad un accelerato processo di osteointegrazione per una rapida stabilità biologica. Platform Switching Platform Switching per minimizzare il riassorbimento osseo e permettere una migliore ricrescita dei tessuti molli. MAKE IT SIMPLE C1 – IMPIANTO A CONNESSIONE CONICA Il sistema implantare C1 è il risultato di un lungo processo di ricerca e sviluppo per offrire una combinazioneunicadibeneficichirurgicieprotesici. Il design differenziale delle spire garantisce un’eccellente stabilità primaria in diverse situazioni cliniche, la fresa finale assicura procedure di fresaggio più sicure ed accurate. Per approfondimenti sull'impianto C1, visitate le pagine dei prodotti sul nostro sito web : www.mis-implants.com.MISèdistribuitainesclusiva da Revello S.p.A. - Numero verde 800 491999 3.30, 3.75, 4.20, 5 C1 www.revello.net Burocrazia, crisi e tagli, franchising, turismo e mafia AiO ed euriSPeS assieme sui temi caldi della professione “Fotografiamo la professione” s’in- titola l’incontro svoltosi l’’11 ottobre a Roma presso il Centro tecnico fe- derale FIB su iniziativa di AIO (sede provinciale di Roma), in collabora- zione con EURISPES, autrice di uno studio sulla burocrazia nel dentale. I temi caldi trattati durante l’incon- tro sono stati: crisi e tagli alla spesa (con conseguente rinuncia alle cure dentistiche), franchising e turismo odontoiatrico, e persino la mafia nel dentale. Parliamo innanzitutto di burocrazia. Il Lazio è la Regione dove imperver- sa la peggiore normativa italiana. Il combinato disposto delle riforme, unito a un’estrema burocratizzazio- ne, ha prodotto una situazione pa- radossale. Anche se i dentisti appar- tengono alla categoria dei medici, un odontoiatra che vuole aprire oggi nel Lazio uno studio deve affrontare un iter burocratico molto più complica- to rispetto a quello di un medico. A causa dell’ingorgo burocratico crea- tosi, sono state inevase circa il 90% delle richieste pervenute, malgrado la Regione avrebbe dovuto risponde- re entro 90 giorni. Dolenti note anche per l’assistenza. Secondo i calcoli dell’ISTAT (2013) sono 4,9 milioni, cioè l’8,2% degli italiani dai 3 anni in su, a dichiarare di non essere mai stati dal dentista, con una elevata la percentuale di bambini fino a 14 anni che non ha mai fatto ricorso a visite odontoia- triche (33,3%). Nel Lazio, nel 2013, la spesa sanitaria pubblica per abitan- te, a causa dei recenti tagli, è dimi- nuita del 4%, con una riduzione pe- culiare tra il 2009 e il 2010 (–2%). Il 31% delle famiglie laziali si è rivolto a un dentista solo per le cure indi- spensabili, mentre il 23%, in caso di necessità, ha rinunciato o rimanda- to (anche per la scarsa copertura del sistema sanitario). L’entrata delle società di capitali nel dentale ha trasformato la sanità in un business, gestito da investitori che spesso nulla hanno in comune con l’odontoiatria o la medicina. Mo- rale? In futuro, anche in Italia ci sarà bisogno di inserire la promozione come una nuova voce nella lista dei costi fissi di uno studio, che si riper- cuoteranno anche sui pazienti (il limite per tale spesa è ora pari al 5% del reddito dell’anno precedente). Negli ultimi tempi il mercato del franchising odontoiatrico ha attirato anche l’attenzione della criminalità organizzata. Dalle indagini condotte dalle forze dell’ordine è emerso che per riciclare denaro sporco affiliati alla ’ndrangheta hanno investito nel dentale in diverse regioni italiane (specie al nord). Si tratta di un siste- ma rodato dalle mafie che agiscono, come segnalato dall’EURISPES in di- versi studi, come vere e proprie hol- ding finanziarie, individuano i busi- ness emergenti e attivano il “money laundering” (lavaggio del denaro sporco), generando un flusso economico difficile da rintracciare. Circa 30 mila italiani (stima EURISPES, 2013) scelgono ogni anno di andare all’estero per problemi dentali. Croazia, Romania, Ungheria e Albania i paesi più gettonati. Un turismo odontoiatrico con prestazioni a basso costo, grazie a un minor costo del lavoro, minori costi fissi e regimi fiscali meno restrittivi dell’italiano. Il turismo favorito è anche dai voli low cost e da bassi costi di ospitalità e soggiorno, offerti “a pacchetto” dalle strutture stesse. Pierluigi Delogu da Revello S.p.A. - Numero verde 800491999

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