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Dental Tribune Italian Edition

28 Dental Tribune Italian Edition - Novembre 2014Meeting & Congressi Di nuovo un “tutto pieno” a Riccione per l’appuntamento della Fondazione Castagnola Giungono numerosi i complimenti in Sweden & Martina, partner organizzativo dell’evento, già il giorno dopo la chiusura del cor- so della Fondazione Castagnola e del Memorial Biaggi: contenuti scientifici eccellenti uniti a un’impeccabile gestione degli aspet- ti organizzativi hanno regalato agli oltre 1000 partecipanti due giornate di piena soddisfazione, complice non irrilevante l’atmo- sfera ancora estiva della riviera romagnola. Una lectio magistralis del presidente della Fondazione, il dott. Nicola Perrini, ha aperto i lavori con uno straordinario excursus sulle tecniche cosiddette "crown-down", che il mercato ha sapien- temente proposto come nuove negli anni Novanta, mentre di fat- to esse, sotto diverso nome, erano note da quasi un secolo e già utilizzate, seppur con strumenti meno evoluti, da alcuni brillanti endodontisti. Il dott. Paolo Mareschi ha quindi esposto le alternative a disposi- zione per ridurre quanto più possibile la contaminazione batteri- ca – che resta il principale ostacolo nel trattamento endodontico – e per semplificare la preparazione canalare, esprimendo l’op- portunità di continuare a utilizzare strumenti manuali in acciaio per il sondaggio. Il prof. Sandro Rengo ha illustrato le differenze tra i due tipi di movimento oggi ammessi per controllare l’avan- zamentodeglistrumentiinnichel-titanio:quelloarotazionecon- tinua e quello cosiddetto reciprocante, per i quale sarebbero stati sviluppati appositi strumenti in leghe particolarmente resistenti. Laripresadeilavoridopoillunchhavistoilprof.VinioMalagnino impegnato in un’appassionata storia commentata della tecnica “simultanea”,cheescedalloschemadell’approcciocorono-apicale per affrontare l’endodonto interamente, “simultaneamente”, sen- za strumenti dedicati alla preparazione del terzo coronale, come egli insegna dal 2002. Con l’ultimo intervento del venerdì, affida- to al prof. Michele Simeone, sono stati esaminati gli obiettivi, le metodiche operative e i diversi materiali disponibili per l’ottura- zione endodontica, evidenziandone vantaggi e svantaggi ma sot- tolineando che non esiste evidenza scientifica sulla superiorità di unatecnicarispettoallealtre. Conclusigliaggiornamentiintema di preparazione e otturazione dei canali radicolari, il prof. France- sco Mangani ha fatto il punto sullo stato dell’arte delle tecniche adesive applicate al restauro del dente trattato endodonticamen- te. Un approccio restaurativo corretto resta la chiave del successo del trattamento; la letteratura dimostra chiaramente quanto tale successosialegatopiùallaqualitàdelrestaurocheallaquantitàdi struttura residua, pur nella consapevolezza che «la miglior coro- na è quella che non faremo mai». La chiusura di questo congresso dedicato all’endodonzia è stata provocatoriamente affidata a un chirurgo implantologo, il prof. Ugo Covani, con una relazione dal titolo “Il fallimento endodon- tico e l’impianto post-estrattivo immediato”. Una riflessione sui princìpi biologici alla base della progettazione del lembo di ac- cesso e sulle possibili scelte che si associano alle varie situazioni cliniche, dalla sella edentula, alla monoedentulia, all’impianto post-estrattivo immediato fino agli interventi di ricostruzione del processo alveolare. Arrivederci a Riccione, il 20 e 21 marzo 2015! Andando avanti negli anni l’evoluzione dell’implantologia ha rivoluzionato i piani di trattamento odontoiatrici e in generale quelli protesici in particolare. Nel trattamento della riabilitazione pro- tesica implanto-supportata è necessario, oltre a un adeguato protocollo chirurgico e protesico, anche e soprattutto uno scrupo- loso controllo igienico professionale. L’im- portanza di questo aspetto diviene ancora maggiore quando è di supporto a un trattamento complesso e articolato. Il motivo per cui il paziente deve scru- polosamente attenersi a queste indicazioni mediche dipende dal fatto che vi sono diverse condizioni che possono compromettere il successo del tratta- mento a lungo termine specialmente sapendo che gli impianti sono esposti a numerose condizioni nella cavità orale. La placca batterica nella regione del restauro implantare e dei processi infiammatori nella cavità orale può creare condizioni iniziali ideali per una situazione di pericolo per gli impianti e delle relative sovrastrutture correlate. I restauri implantari presentano più punti di rischio dei denti naturali, in quanto interessano strutture complesse e interfacce supplementari, ed è qui che l’igienista dentale svolge un ruolo fondamentale nella pratica di mante- nimento della protesi implanto-protesica, deve conoscere a fondo la protesi che poggia sugli impianti e tutti i suoi componenti cosi da poter assicurare un corretto e specialistico follow-up e assicurare in questo modo la durata della ricostruzione protesica. Gli obiettivi formativi di questo master sono quelli di sviluppare conoscenze specializzate in tema di preparazione del paziente alla riabilitazione protesica implantare e acquisire un’approfondita cono- scenza dei componenti della protesi implanto-supportata e delle tecniche di manutenzioneigienicasudiesse;venireaconoscenzadelleimplicazionibio- logiche della protesi supportata da impianti, le diverse classificazioni della protesi implantare e delle sue componentisiche, biologia dei tessuti molli pe- rimplantari e complicanze a carico della struttura. Inoltre la funzionalità del master è quello di fornire un apprendimento teorico pra- tico sulle problematiche del- la riabilitazione protesica a supporto implantare per gli aspetti relativi alla profes- sione di igienista dentale. Master universitario in Igiene implantare Organizzato dall’Istituto Stomatologico Toscano 22070 Rovello Porro (CO) - tel. 02 96 75 41 79 - fax 02 96 75 41 90 - www.isasan.com - info@isasan.com N U OVO ! 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