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Cosmetic dentistry_beauty & science

dentistry 3_2014 cosmetic36 l’opinione _ manufatto protesico Parlando in questa fase del sestante superiore non posso che partire dallo studio di J.L. Williams che nel 1912 individuò una certa correlazione tra forma facciale e forma dentale. Questa ricerca trovò imme- diata applicazione in protesi mobile ma negli anni la stessa teoria è stata estesa anche alla protesi fissa (Figg. 4a-c). In natura la forma triangolare presenta una torsione coronale maggiore di quella quadrata, sino ad arrivare alla forma ovoidale che risulta la meno espressiva rispetto alle precedenti. Per questo motivo prendo in considerazione la forma che mette in risalto maggiormente questo dettaglio anatomico. La poca conoscenza della tor- sione labiale degli incisivi può portare a ricostruzioni protesiche piatte o protruse distalmente (Figg. 5a-b). Osservando l’elemento dentale naturale in visione incisale, immediata è la percezione che le creste mar- ginalimesialeedistaleabbianoduesviluppidifferenti in senso cervico-incisale (Figg. 6a-b). La linea di transizione mesiale o lobo-mesiale risulta più vestibolarizzata in zona cervicale e man mano che decorre verso incisale rientra con anda- mentolinguoversofinoadarrivareall’apicedelbordo incisale creando con quest’ultimo un angolo abba- stanza accentuato. Esiste per la torsione buccale una stretta correlazione con le vie di fuga palatali, più o meno accentuate a seconda della forma geometrica di base e dalla classe masticatoria di appartenenza, presenti sin dalla nascita dell’elemento dentale o cre- ate dall’azione masticatoria (Figg. 7a-f). Queste zone libere sono estremamente impor- tanti nelle traiettorie funzionali di latero-protrusione Figg. 8a-b_Le vie di fuga palatali nella modellazione in cera e cera opacizzata con polvere dorata. Fig. 9_Anche in visione incisale si può notare la sporgenza della cresta marginale disto-incisale. Fig. 8a Fig. 8b Fig. 9

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