13Ortho Tribune Italian Edition - Ottobre 2014 Industry Report Noi di Sweden & Martina siamo al fianco di tutti i ricercatori italiani per spostare sempre più avanti gli standard di qualità del nostro settore. Una passione per l’innovazione che ogni giorno si trasmette dal nostro Centro di Ricerca e Sviluppo al nostro polo produttivo e dall’Italia conquista il mondo attraverso sistemi implantologici e canalari di ultima generazione. Vai su casiclinicidentali.it e scopri il frutto di una grande collaborazione,nata per diffondere la conoscenza e scoprire insieme il futuro dell’implantologia. Nel settore dell’odontoiatria i ricercatori italiani sono i più apprezzati al mondo. Su casiclinicidentali.it diamo valore alla loro ricerca. sweden-martina.com Figg. 5, 6 - Evoluzione iniziale e finale radiografica del movimento. >< pagina>12 Dopo una prima fase con un espansore palatale rapido, si pas- sa al bandaggio superiore: è stato deciso di utilizzare gli attacchi “Click” di Sweden & Martina, brackets autoleganti passivi low friction. Il primo arco utilizzato è uno 0.014 NiTi di forma ovoidale, mantenuto fino all’ottenimento di un allineamento sufficiente all’inserimento di un arco rettan- golare 0.016 x 0.022 NiTi2 adegua- to a supportare una molla aperta in acciaio per l’ampliamento dello spazio per il 13. Dopo poco tempo si apprezza l’e- ruzione di 13 al quale, non appena possibile, viene applicato un bra- cket “Click”. Con l’obiettivo di posizionarlo gradualmente in arcata, si decide di utilizzare una sezione di filo rotondo 0.014 NiTi, brunito alle estremità e ancorato ai bracket di 11 e 15 (Fig. 2). A tale scopo, i bracket Click si sono rivelati molto versatili e pratici: oltre all’indubbia velocizzazione nelle manovre, la dimensione del- le alette è assolutamente ottimale per l’alloggiamento di legature metalliche e, in questo caso, ci ha permesso di far passare agevol- mente sotto di esse anche l’arco accessorio senza la creazione di alcuna spina irritativa per il pa- ziente. Inoltre, i Click, qualora se ne senta l’esigenza, offrono la possibilità di essere convertiti facilmente in attacchi non self ligating, permet- tendo poi l’ingaggio dell’arco sia con legature metalliche che ela- stiche in maniera ideale. In que- sta fase, è stato applicato anche il bandaggio inferiore (Fig. 3). Appena l’arco inferiore l’ha per- messo, per aiutare l’estrusione di 13 è stata applicata anche una tra- zione elastica a triangolo con 43 e 44, con elastico in lattice da 1/8 di diametro e di forza medium. Ciò ha portato, inoltre, il vantaggio di accelerare il movimento di que- sti ultimi elementi, ottenendo il livellamento della curva di Spee, grazie alla forza estrusiva dell’ela- stico stesso. Dopo circa 3 mesi di trattamen- to, è stato possibile riposizionare l’attacco sul 13, rimuovere l’arco sezionale e ingaggiare l’elemento nell’arco principale. Dopo un ul- teriore mese, l’allineamento può ritenersi completo. Considerando che il giorno in cui la paziente è stata bandata era il 27 febbraio 2014, che il giorno in cui è stato applicato il bracket al canino era il 28 aprile 2014 e che l’ultima fotografia, ad allinea- mento terminato, è stata scattata il 25 agosto 2014, possiamo dire con assoluta certezza che le doti di scorrevolezza di questi attac- chi si sono rivelate eccellenti (Fig. 4). L’evoluzione radiografica del mo- vimento è illustrata nelle Figg. 5 e 6. Testo e immagini sono state inviate da Sweden & Martina.