9Ortho Tribune Italian Edition - Ottobre 2014 Clinica & Pratica >< pagina>8 Involontarie cadute e urti contro oggetti che sono presenti in studio possono causare fratture mandi- bolari, fratture mascellari o del complesso zigomatico-orbitale. In genere, le fratture più comuni sono quelle mandibolari nelle re- gioni di minor resistenza: condilo, angolo, processo coronoideo, ma anche a livello della linea media- na16 . In odontoiatria pediatrica e in ortodonzia è importante preve- nire le problematiche a livello del cavo orale e pianificare attenta- mente il trattamento odontoiatri- co o ortodontico per il benessere del paziente affetto da epilessia20 . In prima visita occorre documen- tarsi bene sulla storia del paziente, facendo un’attenta anamnesi per avere una conoscenza approfon- dita dei disturbi convulsivi e dei farmaci assunti: aspetti da valu- tare possono essere il tipo di crisi, le cause note, la durata, eventuali assenze, traumi avvenuti durante questi episodi, interazioni farma- cologiche19 : è bene ricordare che crisi e convulsioni possono co- munque sempre manifestarsi in situazioni legate alla fatica o man- canza di sonno, ciclo mestruale, diminuzione della salute genera- le, un pasto saltato, l’uso di alcol, stress o dolore21 . È consigliabile pertanto verificare che il paziente abbia assunto i suoi farmaci di routine, non sia ecces- sivamente stanco, stressato e pre- occupato prima di iniziare il trat- tamento odontoiatrico: spiegare bene tutte le procedure potrebbe essere d’aiuto nel tranquillizzare il paziente. Occorre prestare at- tenzione, come già anticipato, alle terapie antiepilettiche che i pa- zienti assumono, in relazione alla tipologia del farmaco: in letteratu- ra è evidente come, ad esempio, la fenitoina, il cui effetto collaterale è il più noto, provochi ipoplasia gengivale22 . In letteratura ancora poco è stato pubblicato sul trattamento orto- dontico nel bambino affetto da epilessia. In generale, si ricorda che i pazienti devono essere con- sapevoli del rischio per i tessuti molli e le lesioni dentali possibili durante una crisi24 . L’ortodontista deve assicurarsi che il paziente abbia assunto prima di ogni ap- puntamento i farmaci antiepilet- tici, non sia troppo stanco e abbia mangiato regolarmente. Deve accertarsi che il paziente riceva regolarmente e preventi- vamente cure odontoiatriche per diminuire o eliminare il rischio di carie, gengiviti ecc.25 . Occorre trat- tare preventivamente fenomeni di gengivite associata a placca o far- maco dipendente26 . È bene ricordare che la possibile ipertrofia gengivale può causare ritardi nell’eruzione dei denti per- manenti e/o affollamenti e maloc- clusioni nei bimbi con dentatura mista28 . Per quanto concerne le apparec- chiature rimovibili, esse devono essere utilizzate con attenzione, con cautela e, eventualmente, pro- gettate con la massima cura e per la massima ritenzione possibile, in quanto possono essere inghiottite durante un episodio di crisi27,30 . Conclusioni Da questo lavoro di revisione si evince che l’approccio a problema- tiche sistemiche con complicanze odontoiatriche come quelle del paziente epilettico si riscontrino quotidianamente e sempre più frequentemente anche in ambito ambulatoriale. Diventa pertanto molto importan- te per un odontoiatra e/o un or- todontista conoscere le principali manifestazioni cliniche dell’epi- lessia per potersi approcciare nel modo più corretto e sicuro al pic- colo paziente. Importante e necessario, sebbene non trattato in questo lavoro, l’ap- profondimento sulla gestione am- bulatoriale delle crisi in situazioni di emergenza. La bibliografia è disponibile presso l’Editore.