Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

34 Dental Tribune Italian Edition - Ottobre 2014 EVENTSwww.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. Meeting & Congressi Prima del Congresso di Parma, uno sguardo sull’endodonzia generale con Pio Bertani Presidente come va l’endodonzia in Italia? Direi piuttosto bene. Probabilmen- te perché in momenti economica- mente difficili si tende a indirizzar- si verso strategie più conservative. Il Congresso SIE di Parma del 6-8 novembre sarà internazionale. Quali opportunità offre a un partecipante straniero? Ci sono iscritti internazionali alla società italiana? Mi inorgoglisce ricordare come un relatore straniero di chiara fama internazionale, come Yves Cochet, ci abbia chiesto di poter presentare i casi per poter diventare socio atti- vo, a dimostrazione del riconosciu- to alto livello scientifico e clinico dell’endodonzia italiana. Peraltro noi già prevediamo la figura del re- sidente all’estero, che siano italia- ni all’estero per motivi di lavoro o colleghi stranieri. Proprio in questi giorni si sono iscritti al Congresso alcuni endodontisti dagli Stati Uniti. A livello internazionale che posto occupa la SIE? Posso dire senza tema di essere smentito che occupi un posto di as- soluto e riconosciuto prestigio in campo in- ternazionale. Per la prima volta il congresso si svolgerà a Parma. Una scelta sentimentale o condivisa? Quando proposi Par- ma come sede di Congresso per la prima volta ricevetti immediata- mente consensi unanimi. È una cit- tà a misura d’uomo, dalla logistica facile, in posizione geografica so- stanzialmente favorevole e con una sede congressuale di assoluto pre- stigio come l’Auditorium Paganini, ristrutturato, con la nota maestria, da Renzo Piano. La prima volta a Parma e il primo Congresso inter- nazionale: una doppia sfida diffici- le ma emozionante da vincere. Il titolo del congresso è “I vantaggi biologici nel mantenimento del dente naturale”. Salvare il dente naturale oggi è una priorità assoluta e questo comporta anche valutare il ritrattamento in caso di fallimento. Ci saranno due relazioni in merito, di cui una di etica e deontologia. L’alternativa implantare ha cam- biato i paradigmi decisionali sulla valutazione di un insuccesso en- dodontico. La, indubbiamente, mi- gliorata affidabilità degli impianti però non deve far dimenticare quello che è un dogma etico di un buon medico: primo, conserva- re, fin quando è ragionevole, quel che la natura ha creato. Occorre quindi un criterio di valutazione scientifico, clinico e morale che sia equilibrato e obiettivo e permetta di prendere la decisione giusta per “quella” situazione e “quel” pazien- te. È sicuramente uno degli argo- menti che mi stanno più a cuore di questo Congresso. In una precedente intervista ha dichiarato che oggi l’endodonzia ha un successo al 90%, il più alto in medicina. Ma alcuni prestigiosi colleghi dicono che con le attuali tecnologie solo l’incuria dell’operatore porta al fallimento. Che ne pensa? In quell’intervista dicevo che un’endodonzia correttamente ese- guita può raggiungere percentuali di successo superiori al 90%. Par- lavo di terapie eseguite scrupolo- samente, con adeguato isolamento del campo operatorio con la diga di gomma, uso di strumenti ingran- denti, rigore scientifico e una inec- cepibile fase diagnostica: parlavo dell’endodonzia SIE! Quanti endodontisti puri ci sono in Italia? La SIE di Pio Bertani si rivolge a loro o anche ai tanti generici che la praticano? Ci sono molti professionisti dentro o vicino alla SIE che si occupano di endodonzia. Ma anche tanti che pur non esercitando esclusivamente questa disciplina, ne fanno un uso quasi quotidiano, perché assoluta- mente basilare in qualsiasi studio. La SIE si rivolge anche a loro per- ché un’endodon- zia corretta può e deve essere alla portata di chiun- que abbia voglia di seguire le linee guida della no- stra Società. A proposito di tecnologie, oggi l’endodonzia le utilizza al massimo. Ma nel Congresso, a differenza di tanti altri, non si parla di “nuove tecnologie”, quanto piuttosto di tendenze e aggiornamenti. È molto facile utilizzare titoli robo- anti per vantare nuove tecnologie, ma noi abbiamo ritenuto più cor- retto sottolineare l’importanza dei concetti, di conservare il prezioso patrimonio biologico naturale pri- ma di occuparsi della sua sostitu- zione e di trasmettere ai giovani questa basilare impostazione. Ab- biamo pensato fosse giusto parlare di scienza, al cui servizio la tecno- logia deve assoggettarsi. Nel suo progetto triennale aveva dichiarato la vostra volontà di rivolgervi e informare i pazienti. Sul vostro sito è attiva la sezione loro dedicata: ricevete molte visite, domande, richieste? Ne riceviamo molte direi, in ma- niera proporzionale alla grande di- sinformazione che viene quotidia- namente messa in atto dai media. Intendo quella comunicazione di parte, mossa da interessi esclusiva- mente commerciali che tende a mi- stificare quello che dovrebbe essere un corretto messaggio sulla salute dei cittadini. Come ha giustamente riportato, era uno dei più impor- tanti punti programmatici del mio mandato, che intendo, se sarà pos- sibile, accentuare ulteriormente. Infine chi è l’endodontista Pio Bertani? Dopo tanti anni di militanza in SIE, avrei il desiderio e l’ambizione di mettere la mia esperienza e il mio lavoro a disposizione della Socie- tà. Per renderla ancora più grande e importante a livello italiano e internazionale, capace di dare un messaggio corretto ai giovani che si avvicinano alla professione e di parlare ai pazienti, per spiegare quanto la salute del cavo orale sia importante per la salute generale della popolazione. Intervista a cura di Patrizia Gatto

Sito