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Dental Tribune Italian Edition

31SpecialePerio Tribune Italian Edition - Ottobre 2014 Sollievo immediato* e duraturo dall’ipersensibilità dentinale L’innovativa Tecnologia Pro-Argin® agisce direttamente sulla causa dell’ipersensibilità occludendo immediatamente i tubuli dentinali. Sollievo continuo dallo studio fino a casa già dopo la prima applicazione1 1.HamlinDetal.AmJDent2009,22(SpecIssA):16A-20A. PRIMA DOPO Fotografia al SEM della superficie della dentina non trattata e trattata con Tecnologia Pro-Argin® Tubuli esposti Tubuli sigillati *Per un sollievo immediato, applicare il dentifricio fino a 2 volte al giorno sul dente sensibile e massaggiare per un minuto. (Nathoo S et al. J Clin Dent 2009; 20 (Spec Iss):123-130) Per un sollievo immediato e duraturo in studio, utilizzare elmex® SENSITIVE PROFESSIONAL™ Pasta Desensibilizzante. (Schiff T et al. Am J Dent 2009; 22 (Spec Iss A): 8A-15A) P R O G R A M M A D I T R AT TA M E N T O Tecnologia Pro-Argin® In studio A casa Colgate Palmolive s.r.l. viale A.G. Eiffel n. 15 - 00148 Roma numero verde 800 90 30 10Materiale informativo per Professionisti Dentali www.quidentista.it adv prof SE_PRO_Sistema_210x297_AW_new:adv prof gaba 210x297 9-06-2014 12:59 Pagina 1<< pagina 30 Questi design moderni, combinati con i vantaggi del platform switching, rappre- sentano prodotti innovativi. Il moderno mantenimento dell’osso crestale funzio- nagrazieallaprotezionedell’ossocrestale. Quando gli impianti vengono posizionati sotto o a livello della cresta, sulla piatta- forma si crea un anello di tessuto molle che protegge l’osso sottostante. Quando gli impianti sono posizionati sotto cresta, le opzioni del colletto implantare fissano l’osso crestale sottostante, grazie all’attac- co di fibre di tessuto molle sui loro collet- ti23,24 . Nei casi in cui la chiusura primaria non è possibile o non si vuole la mobi- lizzazione del tessuto molle adiacente mediante altri design di lembo, le protesi provvisorio diventano indispensabili. La modellazione del tessuto molle inizia giù dal primo momento e influisce sul risul- tatoestetico25-27 .Lasituazioneclinicadopo 3 settimane con gli abutment di guarigio- nedovevaesseremodificatabuccalmente alivellodi11e21emanipolataper0,5mm apicalmente.Ciòèstatoottenutomedian- te abutment individuali con base con- vessa e larghezza di 1 mm. Al contrario, i margini gengivali degli incisivi laterali necessitavano di una correzione corona- le. Quindi, abbiamo utilizzato abutment strettiperdarealtessutomollepiùspazio indirezionecoronale13-15 .Lacombinazione di biomateriali appartiene al nostro pro- tocollo di incremento standard ed è ben documentata. I risultati della rigenerazio- ne ossea guidata sono predicibili e posso- no essere pianificati, anche in caso di di- fetti importanti. Oltre alla combinazione dei biomateriali, è molto importante an- che la loro struttura. Le particelle spigo- lose e taglienti aiutano la stabilizzazione interna dell’area di incremento. Spesso, non è necessaria una stabilizzazione esterna con perni o viti. La porosità delle particelle è definita dalla loro biologia. Questoèilmotivopercuipreferiamonon utilizzare biomateriali alloplastici e bene- ficiare dei vantaggi della combinazione di alloinnesti e xenoinnesti. Nello stesso tempo,questisonoirequisitideimoderni biomateriali, accompagnati ovviamente dall’induttività e dalla conduttività28-30 . Le malattie parodontali sono un normale fattore di limite dell’implantologia orale. Quindi, vi sono situazioni in cui la malat- tia parodontale non pone controindica- zioni all’implantologia. Le precondizioni per simili procedure sono la compren- sione e la conoscenza della biologia, della chirurgia e della protesi. Queste procedu- re non hanno alla base algoritmi, bensì diagnosi corrette, analisi e pianificazione di ciascun paziente e la scelta del corretto sistema implantare e dei biomateriali. La moderna implantologia fornisce tutti gli strumentiperilsuccessodeltrattamento. Però, le complicanze sono serie e difficil- mente possono essere risolte senza com- promessi. La bibliografia è disponibile presso l’Editore. Fig. 19 - Formazione di pseudo papilla dopo 3 mesi di carico.Fig. 18 - Protesi finale. Fig. 17 - Prova degli abutment definitivi.

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